Mio figlio adora uscire a cena o andare in vacanza con tutti e quattro i genitori.

Si hai letto bene 4 e non 2 genitori!

Ebbene sì, sono separato dalla madre di mio figlio e, per “fortuna” abbiamo un ottimo rapporto tutti e 4: io, la mia compagna, la madre di mio figlio ed il suo compagno. Ed amiamo tutti il piccolo che è, ovviamente, al centro dell’attenzione di tutti (e gli piace) .

Ma non è stato sempre tutto così “rosa e fiori”, quando mio figlio aveva appena un anno ci siamo separati con la madre ed è stato uno strappo molto doloroso pieno di rabbia e recriminazioni, in cui era facile cadere in giochi ripicche e contro-ripicche.

Dovevo trovare un modo per relazionarmi con qualcuno che proprio non riuscivo a vedere, con cui ogni parola era fonte di malintesi e liti. Ero deluso, stanco, esausto e molto arrabbiato, ma non potevo farci nulla dovevo per forza trovare un modo per relazionarmi con lei.

Per “fortuna” sapevo di potere attingere ad uno strumento, una pratica antica di 2600 anni messa a punto da quell’uomo passato alla storia con il nome di Buddha, che a suo stesso dire aiuta ad andare oltre, rancore, odio ed attaccamento sentimentale; a Riequilibrare le dipendenze affettive e le distanze emotive.

E così, un po’ controvoglia, non avendo altre possibilità, ho praticato a lungo ed in “Segreto” questa pratica Meditativa. Già perché mi è stata consegnata come una pratica da fare in segreto dal mio stesso maestro, monaco buddhista dell’antica tradizione della foresta ed è così che te la ripropongo: in “segreto”.

Piano piano, col tempo, gli angoli si smussavano e la rabbia andava sempre più nello sfondo e nel cuore emergeva quell’amore di cui volevo nutrire mio figlio.

Già perché alla fine qual’ era l’alternativa, rimanere nel rancore? Fare emergere frasi con sottintesi di disistima reciproca sui genitori davanti al piccoletto? Davvero volevo crescere una meravigliosa piccola creaturina immersa nel rancore o potevo coltivare quell’amore di cui tutti ci nutriamo?

Per prima cosa dovevo ritrovare la pace dentro di me e la meditazione mi è stata di grande aiuto.

Ma una meditazione tra tutte ha la capacità di fare aprire il nostro cuore come un bellissimo fiore si schiude al sole emanando la sua fragranza tutto intorno e illuminando i volti chi la contempla con i colori che solo dei bellissimi fiori possono fare.

Volevo crescere mio figlio circondato da fiori di amore e non da serpi avvelenate. E grazie soprattutto alla meditazione della Pace interiore tutto ciò è stato possibile.

Intendiamoci non ho la pretesa che tutto sia merito mio se andiamo d’accordo in 4 (anzi in 5 con mio figlio) è merito di ciascuno di noi.

Ma cosa sarebbe stato se io non avessi vibrato di amorevolezza e benevolenza? Beh molto probabilmente avrei attirato il peggio dagli altri e avremmo litigato “per un nonnulla”.

Io posso cambiare il mondo intorno a me se comincio da me stesso. E la pratica di Benevolenza, che ai tempi del Buddha si chiamava “Metta”, ha proprio questa funzione.

È una pratica molto piacevole da fare e ci aiuta ad orientare la nostra mente verso la bellezza, chi l’ha fatta ad esempio dice:

“iniziare la giornata con questa meditazione ti permette di affrontare con serenità tutto quello che si presenta” (Marialuisa Bellon)

“[..] e sorrido da sola. Che bello poter scegliere i propri pensieri! I pensieri sono lo schizzo iniziale del quadro che sarà la nostra opera d’arte più bella: la nostra vita!” (Marina Toso)