Dedicato a chi vuole indagare il mondo dell' Al di Là

Contattare Entità Nell'Aldilà: sedute, tavole, e altri strumenti

Contattare l’Aldilà: Strumenti tecnici, pericoli e l’unico mezzo sicuro che hai già

Ti è mai venuta voglia di parlare con qualcuno che non c’è più?

Forse un genitore, un amico, un amore perduto. È umano, è naturale. Quando il dolore si fa forte, cerchiamo un segno, una voce, un messaggio. Ma come si fa? Come si entra davvero in contatto con chi è “oltre”? E soprattutto: si può fare in modo sicuro?

C’è chi parla di pendoli, tavole ouija, registratori spiritici. Ma quanto possiamo fidarci? Sono strumenti reali o rischi travestiti? In questo articolo ti racconto tutto quello che devi sapere prima di aprire certe porte. E soprattutto, ti mostro un modo diverso, più autentico, che hai già dentro di te.

clicca qui per andare al video o continua la lettura introduttiva

Strumenti pericolosi: cosa attirano

Contattare Entità Nell'AldilàSpesso si usano strumenti specifici: pendoli, tavole spiritiche, registratori, canalizzazioni, sedute collettive. Questi strumenti, secondo molti, funzionano da “ponte” tra il nostro mondo e quello spirituale. Ma chi c’è davvero dall’altra parte?

La domanda vera è: sai chi stai chiamando?
Perché quando apri un canale, non sempre puoi controllare chi risponde. Come accendere una radio: non scegli tu la frequenza, ti arriva quel che c’è.

Il rischio è quello di attirare entità che si spacciano per altro. Non tutte le presenze sono “luminose” o sagge. Anzi, alcune potrebbero semplicemente approfittarsi della tua vulnerabilità. Hai mai sentito parlare di entità che si nutrono di energia? Ecco, è proprio lì il punto.

Entità ingannatrici: l’aldilà non è solo luce

C’è un’idea molto romantica dell’aldilà, come se fosse solo pace, saggezza, amore. Ma la realtà è più complessa anche ser lo più è prorio così. Tuttavia ci sono molti livelli, molte vibrazioni, molti “mondi”. E proprio come qui sulla Terra, anche di là esistono presenze che vogliono approfittarsi degli altri.

Soprattutto quando chi cerca contatto è fragile, disperato o incosciente o peggio lo fa per divertimento e per vivere quel brivido di paura.
Immagina di essere perso in un bosco e urlare aiuto. Non sai chi potrebbe arrivare. Una guida gentile o… qualcos’altro.

Alcune entità, come dice qualcuno, “ciucciano energia”. Si nutrono delle tue emozioni forti: paura, ansia, desiderio morboso. E non hanno alcun problema a mentire, a fingersi un tuo caro, a darti mezza verità per tenerti agganciato.

Ma vale anche in positivo con entità luminose che si nutrono di energia positiva ampliandola.

Ecco perché è fondamentale non cercare il contatto per gioco, per noia, o per provocazione.

Gusci vuoti e falsi contatti: chi stai davvero chiamando?

C’è un altro aspetto poco noto. A volte, quando si cerca un contatto, non si entra in comunicazione con l’anima vera del defunto… ma con una specie di guscio.

Un “corpo sottile” che contiene le memorie di quella vita. Come una registrazione, una copia. Può darti informazioni vere, sì, ma non ha coscienza, non ha cuore, non ha presenza viva.

Quindi ti può dire com’era la casa, il nome del cane, un episodio della tua infanzia. Ma non sei in contatto con l’essenza del tuo caro.

L’approccio conta più dello strumento

Ora, qui arriva la parte più importante: non è tanto lo strumento, ma l’energia con cui lo usi.

Se ti avvicini con amore, con rispetto, con un cuore pulito… attiri energie simili. Se lo fai per gioco, per sfida, o con leggerezza, rischi di attirare presenze che si nutrono proprio di quello.

È una questione di vibrazione. Come un diapason: ciò che emani, richiami.
Ecco perché chi cerca il brivido o la sensazione forte spesso riceve proprio quello: un brivido vero, ma gelido.

Chiediti: sto cercando conforto o spettacolo? Sto onorando chi amo o voglio solo stupirmi? È lì che si decide tutto.

Esperienze personali e la paura come guida

Da ragazzi si è più incoscienti. C’è chi prova le sedute spiritiche per gioco, per sfida, per “vedere se funziona”.

Non serve sfidare l’invisibile per forza. Anzi, l’approccio giusto non è quello di chi forza la porta, ma di chi bussa con rispetto.

La scelta etica: disturbare i defunti o rispettarne il cammino?

Chi ha lasciato il corpo fisico non ha smesso di vivere. Sta solo facendo altro. Sta seguendo un nuovo percorso, in una dimensione diversa. Ti sei mai chiesto: ma io, al posto loro, vorrei essere disturbato?

Questa vita ci chiama a viverla. Qui. Adesso. Cercare di forzare un contatto con chi ha già oltrepassato il confine è, in certi casi, una mancanza di rispetto. Non sempre, ma spesso.

Non è una regola assoluta, ma è una riflessione onesta: se non c’è un vero bisogno, se è solo curiosità… magari è meglio non farlo.

I sogni: il contatto più sicuro e naturale

E allora, come si fa a sentire qualcuno che ci manca davvero?

La risposta è semplice. Naturale. E accade ogni notte.
I sogni.
Nei sogni possiamo incontrare i nostri cari. E spesso succede spontaneamente. Senza strumenti, senza tavole, senza medium. Solo tu e loro. Un abbraccio. Una frase. Uno sguardo.

I sogni sono uno spazio sacro. Sono “neutri”, non manipolabili. E soprattutto: lì siamo noi ad aprirci, non altri ad aprirci la porta.

Vuoi intensificare questo tipo di contatti? Prima di dormire, pensa intensamente alla persona, parlale dentro di te, chiedi un sogno. Non forzare. Non aspettarti nulla. Ma sii aperto. E qualcosa, spesso, accade.

Conclusione: scegli l’amore, non l’effetto speciale

Contattare l’aldilà è possibile, sì. Ma non tutto ciò che brilla è luce.
Strumenti come pendoli, tavole o registratori possono funzionare, ma aprono anche porte che forse sarebbe meglio non spalancare.

La tua energia è il vero strumento. Il tuo cuore, la tua intenzione.
E i sogni… sono il canale più sicuro, più delicato, più autentico.

Non c’è bisogno di spettacolo, ma di verità. E la verità, quando viene dal cuore, si fa sentire anche senza parlare. “Ama e fa ciò che vuoi” diceva Sant’Agostino.

Guarda il Video – Contattare Entità Nell’Aldilà

iscriviti gratis alla mailing list per ricevere materiale e informazioni sul mondo dell’aldilà

Sostieni il Blog e fai una donazione

anche un “caffè” o una “pizza” possono esser di aiuto

Fai una piccola donazione

torna alla Homepage per istruzioni semplici su come meditare: https://comemeditare.it/

2 risposte

  1. Grazie, Claudio, per le tue spiegazioni che ci aiutano ad avvicinarci a un concetto tanto affascinante quanto complesso come quello del “tempo” nell’aldilà. Per me resta una nozione difficile da afferrare pienamente. Mi chiedo, in particolare: se il tempo nell’aldiquà è profondamente diverso da quello nell’aldilà, e se esistono, come credo, contatti tra i due “mondi”, com’è possibile che questi contatti avvengano, se i due piani temporali non sono sincronizzati?

    1. ti rispondo meglio in video.. intanto ti anticipo che il tempo è illusorio anche nell’aldiquà e ne parla anche un documentario che trovi qui:
      https://comemeditare.it/come-si-medita/meditazione-guidata/meditazione-guidata-per-dimagrire/
      ma se vuoi un capirlo come esperienza basta pensare ai sogni, nei sogni basta pensare ad un luogo che sei subito lì, in un attimo e quando ti svegli capisci che era un sogno. La nostra realtà ordinaria è come “uno sogno” per l’anima nell’aldilà..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altro sull'argomento:

© ComeMeditare.it · All Rights Reserved