Come si colloca la meditazione -e la ricerca di sé- nella scala dei bisogni?

 Scopri:

 Secondo Maslow (Abraham Maslow Psicologo Statunitense qui ne parla wikipedia) ogni essere ha dei bisogni a strati. In una piramide dei bisogni gli strati più bassi sono i primi a dovere essere soddisfatti, ma se non hai completato anche quelli più in alto non riesci a sentirti autorealizzato.

 Certo prima devi garantirti la sopravvivenza, se fatichi a realizzare i bisogni più bassi, non riesci a realizzare neanche quelli più in alto.

Questo ci rende insoddisfatti anche se riusciamo ad avere acqua ed un pezzo di pane tutti i giorni.

 Una mia amica mi faceva osservare che qui in Italia (ed in molti paesi occidentali), alla fine se rimedi un euro al semaforo, puoi comprarti del pane (o persino un pezzo di pizza bianca) con cui nutrirti per un’ intera giornata. E l’acqua non ci manca!

 Non siamo in guerra e la salute, almeno per adesso, è buona (a parte qualche acciacchetto di poco conto).

 Andando avanti con gli anni però, la salute, tenderà a peggiorare ed i bisogni primari saranno altri.

 Cosa mi impedisce di cercare di soddisfare adesso anche la parte alta della piramide dei bisogni?

 Ovvero i bisogni di “crescita personale” anziché quelli di “carenza”? Vediamo insieme di cosa si tratta…

 Ecco la piramide dei bisogni di Maslow:

Piramide_dei_Bisogni_di_Maslow_e_la_meditazione_ComeMeditare.it_05

(Se vuoi più dettagli sulla piramide dei bisogni, puoi vedere questo video che ho fatto apposta: Capire come colmare i BISOGNI con la Piramide di Maslow)

Nella parte bassa ci sono i “bisogni di carenza” ovvero quelli che una volta soddisfatti cessano di essere dei bisogni: ad esempio la sete quando ho bevuto a sazietà smetto di avere sete.

 Gli altri, in alto, invece sono dei “bisogni di crescita”: più ce ne nutriamo e più li possiamo accrescere.

 Come l’amore, l’amicizia, il senso di giustizia, il bello, le arti, e altri ma, soprattutto, in cima a tutti: la spiritualità e la crescita di Sè. (la meditazione si colloca proprio quì)

 Oggi come oggi la percezione comune, con la crisi, è quella di essere dentro un tunnel, sotto terra, dentro al buio più pesto.

 Immagino che anche tu come me, possa percepire che, nonostante possa procurarmi un euro per pagarmi il pane, io posso provare un senso del bisogno molto molto primario, un senso di inadeguatezza, di profonda insoddisfazione.

 Il fatto di avere mutui, rate da pagare, uno stipendio insufficiente (per chi ce l’ha!), ci fa percepire la nostra esistenza al pari di chi gli manca proprio il pane e l’acqua. Almeno è così per me!

 Recentemente mi è successo che, per una serie di circostanze, avevo finito i soldi liquidi in banca, non li avevo per fare la spesa è l’ho rimandata di una decina di giorni (per fortuna a casa non manca mai un piatto di pasta). Non è una sensazione piacevole eppure so di essere un privilegiato. Vivo persino in una splendida casa in riva al mare!

 Cosa mi succede?

Ecco cosa succede a me e immagino possa succedere anche a te:

 Sentire la TV parlare di crisi con una certa insistenza cosa ci fa fare? Ci fa vedere il bicchiere mezzo vuoto! Non voglio entrare nei dettagli sul perché la Tv insiste su questo punto, né voglio dire che non dovrebbe parlare di crisi se la crisi c’è.

 Ma voglio solo osservare gli effetti che questa insistenza provoca su di noi, almeno su di me:

 Il bicchiere è a metà!? Ok perché insistere sul mezzo vuoto? Sai cosa succede a vedere il bicchiere mezzo vuoto? Che lo svuoti del tutto!! Non ci credi? Te lo dimostro in questo articolo: Il bicchiere mezzo pieno e la psicologia della gestalt. Se oggettivamente il bicchiere è a metà possiamo guardare ugualmente il bicchiere mezzo pieno, anziché quello mezzo vuoto!

 Ma torniamo al tunnel: Siamo dentro al tunnel e aspettiamo di vivere pienamente la nostra vita finché non ne siamo usciti.

 Finché non ne usciamo??? Ecco l’inganno che vedo anche in me!

 Non c’è una via per la Luce, la Luce è la via! Non c’è una via per la Felicità, la Felicità è la via. Non c’è una via per la Pace la Pace è la via.

 Ecchevordì? Mammamia che paroloni fichi! Quasi quasi mi sento un “Guru”. No sono terra-terra! Anzi sotto-terra: dentro il tunnel!

 Immagina di essere dentro un tunnel se volgi lo sguardo (dove ce lo orientano i giornali e le TV) verso il buio -il bicchiere mezzo vuoto- ciò che vedi è buio! Buio pesto.

 Se, persino dentro il buio della galleria, cerchi la luce, troverai la luce. Ovvero piano piano seguendo il puntino di luce dentro la galleria quella stessa luce ti illuminerà il cammino. -il bicchiere mezzo pieno-

 Non c’è neanche bisogno di essere usciti dalla galleria. Già dentro la galleria filtrerà della luce.

Basta girare lo sguardo: da una parte il buio pesto dall’altra la luce che arriva dall’esterno.

 Quindi terra-terra lo ripeto: Non c’è una via per la Luce, la Luce è la via!

 Non puoi trovare la felicità guardando al buio. Non puoi vivere pienamente la vita rimandandola ad un “domani”.

 Non puoi capire dove va la tua barca se hai mollato il timone per tappare le falle.

 Queste almeno le frasi che mi ripeto ogni volta che mi accorgo che sto rimandando la vita a “domani”.

 Sai perché non amo i “Guru”, perché li immaginiamo fuori dal tunnel mentre noi ci siamo dentro! Tendiamo a idealizzarli e credere che, in fondo in fondo, a noi comuni mortali non è dato l’accesso al paradiso, alla felicità e.. non è così.

 Possiamo essere felici e possiamo esserlo adesso!

 Torniamo alla piramide dei bisogni di Maslow. Possiamo cercare di realizzare i “bisogni di crescita” ricordando che, essendo di crescita, non saranno subito soddisfatti come per la sete, ma hanno bisogno di essere nutriti, accresciuti, innaffiati e coltivati come faremmo per una pianta che cresce.

 Ecco come la “Piramide dei bisogni” aiuta a capire il senso dei bisogni: nella profonda differenza tra i “bisogni di carenza” e i “bisogni di crescita”.

Posso fare crescere: soldi, amore, amicizia, spiritualità all’infinito. Non c’è un vero e proprio punto di arrivo!

 Posso meditare da dentro il tunnel non c’è bisogno di aspettare di uscire, anzi quella è la via: guardare verso la luce, coltivare la parte più alta dei nostri bisogni.

Nei bisogni di crescita è l’avere intrapreso la strada verso l’uscita che ci rende “più illuminati” persino dentro il tunnel! Basta volgere lo sguardo verso la luce che la stessa luce, filtrata dentro la galleria ti aiuta a trovare la strada illuminandola.

 È una assunzione di responsabilità: non aspetto che dall’alto, nel futuro arrivi il giorno in cui sarò felice! Ma volgo lo sguardo e vado incontro alla mia felicità.

E come dicono in molti: la felicità sta anche nell’accettare l’ombra come un normale effetto della luce: non c’è ombra senza luce e non c’è luce (almeno in questa esistenza) che non faccia ombra.

 Ecco un esempio di come io confondo i bisogni di crescita con i bisogni di carenza:

 Per mio figlio sentivo come se non mi potessi permettere di comprare sempre i pannolini di marca, cercavo di trovare tra quelli più economici, quelli che mi garantivano un minimo di qualità.

 A volte questa esperienza la vivevo come una carenza, ma se mi ricordavo che in fondo in fondo non dovevo lavare le fasce che si usavano una volta, ma potevo usare un pannolino, mi permetteva di capire che questo “mio bisogno”, di pannolini di marca è un bisogno di affermarmi, un bisogno di crescita in benessere e non un bisogno di carenza.

 Mi mancano i soldi? Secondo lo Stato no: mi riempie di tasse!

Eppure siamo ormai un po’ tutti indebitati tra mutui, rate e, soprattutto l’indebitamento dello Stato a cui aderiamo (Lo Stato Italiano è indebitato nei confronti delle grandi istituzioni bancarie: Banca d’Italia e BCE) ci rendono carenti di denaro, sempre in debito. (un bambino appena nato ha già sulle sue spalle un grosso debito pubblico da estinguere).

 Ma non è una vera carenza (tanto più che il denaro che ci indebita viene stampato a loro discrezione). Certo io mi sento un po’ angosciato quando mi rendo conto di avere i soldi contati. (Ho il forte sospetto che qualcuno voglia farci crescere proprio dentro questa angoscia).

 Ma il pane e l’acqua li ho. La sopravvivenza è, almeno adesso, garantita, posso volgere lo sguardo verso la Luce, posso innaffiare e fare crescere:

 Amore, Pace, Senso del Bello, di Giustizia, Amicizia, e anche benessere sociale. Posso Meditare e soddisfare i bisogni del Sé

 Io credo fermamente che persino il benessere economico, a dispetto di chi crede che rubare serva a qualcosa, lo si ottiene alimentando assieme l’Amore, la spiritualità e le sfere più alte della piramide.

 Se guardo con fiducia alla crescita personale, necessariamente cresco anche negli altri ambiti, magari meno in alcuni, ma la crescita e l’evoluzione in un clima di serenità e di felicità è garantita.

 Adesso ho bisogno del tuo aiuto.

 Siamo in un sito di meditazione. Molti sono nel tunnel e non riescono a volgere lo sguardo verso la luce.

 Le tecniche di meditazione che ho adottato per me stesso le sto inserendo in un corso di meditazione per chi è dentro al tunnel, per chi non ha tempo.

 Questo mi sta assorbendo molto tempo ed energie, come sai ho deciso di smettere di lavorare da produttore teatrale perché volevo che anche il tempo del lavoro fosse dedicato ad aiutare gli altri. (per questo mi sono diplomato come professionista delle relazioni di aiuto: come counselor)

 Sono felice di avere modo di offrire delle riflessioni e meditazioni gratis, cosa che voglio assolutamente continuare a fare –sia in ComeMeditare.it, sia in FeliceAdesso.com, e anche col volontario nelle carceri- ma adesso mi viene richiesto di fare anche di più.

 Ed è inutile che continuo a rimandare! È venuto il momento di offrire anche corsi e informazioni più approfondite sulla meditazione. Una profondità che richiede un maggiore sforzo da parte mia e un impegno diverso. (un impegno che mi piacerebbe fosse apprezzato solo ed esclusivamente da chi ha altrettanta voglia di impegnarsi)

 È venuto il momento per me di colmare un vuoto: quello che aiuta e stimola a volgere lo sguardo per soddisfare tutta la piramide dei bisogni, inclusi quelli più alti di crescita del Sé, persino da dentro il tunnel.

 Sto mettendo insieme il primo corso di “meditazione per indaffarati” ed ho bisogno del tuo aiuto.

 Non sono un “guru” non sono un indovino, ho bisogno di conoscere il tuo parere e solo chiedendotelo posso conoscerlo, quindi ti prego di farmi sapere cosa ne pensi partecipando a questo breve sondaggio.

 Puoi esprimere il tuo Prezioso parere cliccando qui

Se vuoi saperne di più sulla piramide di Maslow guarda questo video:

 

Image: freedigitalphotos.net / Man Standing In Train Tunnel by adamr

ps
Se credi che possa aiutare qualcuno questa riflessione condividi pure l’articolo 🙂

se vuoi tornare a delle semplici istruzioni per fare la meditazione clicca su: come meditare

 

10 risposte

  1. Ciao Claudio,
    ho letto che tu tieni dei gruppi di meditazione a Piramide, Roma.Ti sarei molto grata se mi potessi dare qualche dettaglio sui costi, date etc. Ti ringrazio di tuquello che stai facendo per me e per tutti.

  2. È possibile parlarti in privato? Leggere queste righe mi ha risollevato leggermente l’umore… ti ringrazio ma vorrei parlarti in privato!

    1. ciao Tommaso, mi fa piacere che ti sia stato di supporto questo articolo. Scrivo sul blog gratuitamente per aiutare più persone possibili per questo rispondo pubblicamente, altrimenti non riuscirei ad avere il tempo per seguire i miei clienti e non potrei più avere quel sostentament che mi permette di fare le cose gratis.

      Ti invito a scrivere qui pubblicamente in modo che rispondendo a te possano beneficiarne anche altri

      tanta gioia

  3. Sono pochi giorni che ti leggo. Sono molto presa. Perché ascoltandoti e leggendoyi riesco a vedere meglio il mio attuale momento di vita. Grazie e continuerò in questo percorso

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