10 Motivi Per Fare La Meditazione Camminata

1) Rilassa

Il primo e principale motivo è: perché rilassa.

Del resto, se ci pensi, quando siamo molto agitati passeggiamo: facciamo su e giù.

L’immagine tipica è, per esempio, il padre nervoso che, con la moglie in sala parto, cammina per la sala d’aspetto.

Quando siamo agitati, camminare ci rilassa; dopo che siamo stati a lungo seduti, il camminare ci aiuta a ricentrarci.

2) ci Focalizza

Il secondo motivo è che ci focalizza.

Noi, in meditazione, cerchiamo anzitutto di focalizzarci; cosa che facciamo, di solito, utilizzando il respiro.

Nella meditazione camminata, infatti, avere come obbligo il portare l’attenzione, non tanto al respiro ma al movimento che si genera nei nostri muscoli, ci aiuta a focalizzarci meglio; quando non riusciamo a stare seduti, metterci in moto, camminare e portare la nostra attenzione al movimento delle gambe e alla pianta dei piedi, ci può aiutare molto nella ricerca della centratura.

3) sostiene la meditazione da seduti

Il terzo motivo è che è di sostegno all’altra meditazione, quella da fermi.

La meditazione camminata è presente soprattutto nelle tradizioni Theravada; come quella dei monaci della foresta in cui, questi monaci, vivono in piccole capanne (Kuti) e davanti a queste capanne hanno il loro corridoio dove fare la loro pratica meditativa; e questo perché la meditazione camminata favorisce la meditazione da seduti e quella da seduti favorisce quella camminata.

Nel tipico ritiro di dieci giorni appartenente a questa antica tradizione della foresta, la meditazione camminata viene utilizzata in alternanza a quella seduta; un po’ si fa l’una e un po’ si fa l’atra.

Fare una meditazione da seduti, dopo averne fatto una camminata, ci aiuta tantissimo a centrarci e ad avere una migliore focalizzazione.

4) è una meditazione Dinamica

Il quarto motivo è che si tratta di una meditazione dinamica.

Viviamo in un mondo che non è statico; con la meditazione da seduti noi cerchiamo di “fotografare” il momento presente, e va benissimo, ma quando stiamo nella vita di tutti i giorni non stiamo fermi, stiamo in una dinamicità e in un movimento quasi continui.

Ed ecco che quindi una meditazione basata sul movimento ci aiuta assolutamente a stare meglio con le cose così come sono; cose che, spesso, sono appunto dinamiche.

5) offre dei potenti insight

Il quinto motivo, che più che un motivo è un insieme di motivi, è che offre degli “insight”.

Cosa sono questi insight?

Sono dei momenti di intuizione che puoi avere soltanto mentre sei in movimento e, queste intuizioni, talvolta possono essere superiori a quelle della meditazioni da fermo.

Io (ma non solo io, anche il mio maestro da quanto mi ha riferito) durante la meditazione camminata ho avuto delle intuizioni potentissime e, se non avessi fatto la meditazione camminata, queste intuizioni senz’altro non mi sarebbero arrivate.

6) aiuta a stare nel “QUI ed ora”

Il sesto motivo per cui fare la meditazione camminata è quello che ti aiuta a stare nel qui e ora.

Anche nella meditazione da seduti cerchiamo di stare nel qui e ora; peccato che in quella meditazione stiamo soltanto qui e il nostro compito sia principalmente quello di ritrovare l’adesso, perché non è che ci muoviamo.

Nella meditazione camminata, invece, il qui e ora comincia ad avere un significato più concreto.

Per chiarire meglio il concetto, andiamo a vedere come fai questa meditazione.

Decidi di fare un percorso, facendo su e giù (almeno in questa tradizione, in altre cammini in circolo) e, il punto fondamentale, è che tu ti focalizzi su ogni passo.

Ogni passo, ogni luogo in cui sei, ha un potere e un’evidenza straordinaria: quindi il qui e l’adesso li ritrovi in ogni passo.

Di conseguenza anche il qui ha un suo motivo d’essere.

In quanto, muovendoti da qua a là, la nostra mente tende ad essere là prima ancora di esserci davvero, e anche il nostro corpo tende ad andare in quella direzione; ma noi, invece, siamo sempre nel qui, passo dopo passo.

Ogni passo ha un suo qui e un suo adesso.

7) l’Alternanza

Un’altra intuizione importante che possiamo avere, la settima, è quella dell’alternanza.

Per camminare alterniamo un piede con un’altro e, se lo facciamo con attenzione, ci rendiamo conto di come per muoverci abbiamo bisogno di cambiare l’equilibrio: dobbiamo spostare il nostro peso da un’altra parte, squilibrarci, andare avanti, trovare un nuovo equilibrio, squilibrarci di nuovo e andare avanti ancora.

Capisci cos’è l’alternanza in movimento e quanto questa affermazione sia vera; e, al di là di quanto possa fartelo capire una affermazione esposta concettualmente, lo puoi realizzare potentemente, come un insight (che nasce appunto da dentro di te), grazie a questa pratica.

Una pratica che, messa in atto quotidianamente, ti fa capire come tutto ciò sia assolutamente vero.

8) interazione ed interdipendenza degli esseri

Veniamo ora all’ottavo motivo: l’interazione con altri esseri.

Se tu fai una camminata nella natura puoi facilmente venire a contatto con: formichine, che potresti schiacciare; vespe, con le quali devi stare attento; qualche creaturina, che ti cammina sopra il piede mentre cammini tu stesso.

Interagisci con altre forme di vita.

Oppure, semplicemente, senti l’impronta che i tuoi passi lasciano sul terreno; magari sopra a quelle che altri hanno lasciato prima e, sopra le tue tracce, altri esseri ancora lasceranno le proprie in futuro.

Inizi a sentire come siamo tutti parte di un unico mondo.

Capisci che siamo tutti interconnessi, che ogni impronta che lasci è impermanente; e tutto questo lo realizzi, in maniera semplice e intuitiva, grazie alla meditazione camminata (questa è semplicemente una suggestione che io ti lascio: sta a te realizzarla, facendo questa pratica).

9) è facile da riproporre nel quotidiano

Il nono motivo, uno dei vantaggi su cui io insisto molto, è l’aiuto che ci offre nella nostra pratica di consapevolezza quotidiana. Quella che è alla base della meditazione per indaffarati www.meditazioneperindaffarati.it

Essendo questa una meditazione dinamica, ed essendo la vita stessa un qualcosa di dinamico, è più facile da riportare alle nostre attività di tutti di tutti i giorni.

Se io mi alleno a fare questa meditazione camminata a casa mia è più facile che, se mi trovo a camminare da dove ho parcheggiato la macchina all’ufficio (o all’interno dello stesso ufficio da una stanza all’altra), ecco che in quei momenti io posso fare qualche passo in consapevolezza e in piena presenza.

Essendovi allenati a mettere in atto la meditazione camminata per tanto tempo, vi sarà più facile fare quei quattro o cinque passi in consapevolezza; trasformando dei semplici momenti di passaggio in momenti di relax e di ricentratura.

E ti assicuro che, nel quotidiano, questo va a costituire un capitale importante, specie se, per esempio, ci stiamo muovendo da una riunione importante ad un’altra; avere un momento di respiro e di focalizzazione, certe volte, è veramente prezioso.

10 fa bene al corpo

Infine abbiamo il decimo e, in apparenza, più banale dei motivi: muoversi fa bene al corpo. (mente sana in corpo sano)

In un ritiro di meditazione si sta molto tempo seduti e, si sa, stare seduti troppo tempo non fa bene né al corpo né alla mente; perciò avere l’occasione di meditare in movimento offre al movimento un benessere oltre che fisico anche mentale e, come si sa, le due cose vanno a braccetto.

 

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