La meditazione spiegata semplicemente
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Il modo migliore per spiegare la meditazione è, semplicemente, quella di farla.
Quindi il mio consiglio principale è quello di non stare troppo a ricevere chissà quali teorie sulla meditazione, perché ti confonderebbero e renderebbero la pratica più complicata, ma falla.
Falla semplicemente.
Per farla in modo semplice, se non sai come, si può utilizzare una meditazione guidata.
Ecco un link: su “Comemeditare.it” dove trovi una meditazione guidata, gratuita, di dieci minuti; la metti come audio e la fai.
È questo il modo più semplice per spiegare la meditazione: non spiegarla, ma seguire una voce guidata che ti fa fare l’esperienza.
Ora, comunque, ti lascio delle indicazioni molto semplici su come puoi meditare, ma vedrai che già basta quello che ti ho detto.
Già adesso, per quanto siano semplici, le indicazioni che ti darò sono già un di più.
Perciò perché aggiungere e aggiungere continuamente delle cose.
Vedrai che man mano che la farai ti verranno delle curiosità, e magari approfondiamo.
Ma lo facciamo sulla base del fatto che ne hai già fatto esperienza, perciò non serve spiegare troppe cose.
Contenuti
Come meditare Semplicemente da soli in casa
In genere una delle prime cose che dico è: “non ti preoccupare della posizione”.
“Oddio come devo mettermi?”; “Qual è la posizione corretta?”; “Come si fa, come non si fa”.
Siediti su una sedia, va benissimo.
Può essere utile metterti con la schiena dritta, non rigida.
Non sto troppo a spiegarti il perché, però la schiena dritta può esserti d’aiuto.
Ma anche se non segui questo suggerimento, già il sederti su una sedia, normalmente, va benissimo.
Quello che andrai a fare è quello di rimanere fermo, non come una statua, ti puoi anche muovere, ma cercando di non muoverti in modo meccanico e reattivo.
Cercando di essere consapevole e di accorgerti se c’è il desiderio di muoverti e, nel caso, di muoverti.
Cosa fai durante la meditazione?
Cercherai di dare meno retta ai pensieri che escono fuori, e che continueranno a uscire fuori nonostante cerchi di non dargli retta; si tratta infatti di allenarci a non dar loro retta, utilizzando uno stratagemma.
Per esempio l’osservazione del movimento del respiro, quando fai questo stai nell’esperienza che stai vivendo in quel momento: stai respirando.
L’alternativa qual è?
Il dar retta a questi pensieri, che sono solo fantasie e che emergono continuamente nella tua testa (e nella mia, e in quella di tutti) e che sono solo pippe mentali.
Architetture della mente che ci fanno stressare, ci portano un carico di ansie e ripensamenti; pensiamo al passato, oppure ci preoccupiamo perché, oddio, chissà domani che dobbiamo fare.
Tutta roba stressantissima che ci fa paura e non ci fa trovare la pace.
Invece, quando riusciamo a essere presenti a noi stessi nel “qui e ora”, la pace la troviamo.
Vedi che, nonostante lo stia spiegando semplicemente, sono già entrato nella teoria e come si complica la cosa?
Cosa devi fare esattamente?
La risposta è semplice: fai la meditazione.
Se vuoi delle indicazioni, siediti semplicemente su di una sedia e osserva il movimento del respiro.
Ogni volta che ti accorgi che la mente è ripartita (ed è normale) riporti semplicemente, e con santa pazienza, la tua attenzione al respiro.
Come vedi non è difficile.
Attenzione però alle aspettative!
Potresti accorgerti che la tua mente riparte, e allora dirti: “Eh, ma io non ci riesco”.
È normale che tu non ci riesca, nessuno ci riesce: è per questo che ci alleniamo a farlo.
Del resto dirti che non ce la fai… è un altro pensiero.
Quindi con pazienza riporta semplicemente la tua attenzione al respiro.
Perché dobbiamo continuare a dar retta a tutti questi pensieri?
Emerge anche il pensiero che può dirti “Non ce la faccio”, “Non so come si fa”, “Sono confuso” ecc.; allora fai la meditazione guidata così non ti confondi.
Poi dopo che hai capito come si fa, potrai anche smettere di fare e seguire delle istruzioni un po’ più precise e articolate proposte dall’esterno, in fondo un po’ di esperienza te la sei fatta.
Comunque sia il lavoro è questo:
Semplicemente fermarsi un attimo, per cui da seduti va benissimo, ma si può meditare anche in piedi o da sdraiati, persino camminando.
Se puoi chiudi gli occhi, ma nemmeno questo è fondamentale, e osservi dentro di te, cercando di rimanere focalizzato sul movimento del respiro e sul momento presente.
Se noi siamo focalizzati sul respiro stiamo osservando qualcosa che sta accadendo nel “qui e ora”, ovvero il semplice fatto che stiamo respirando; la mente, dopo un po’, riparte, e io indirizzo nuovamente la mia attenzione al respiro.
Poi riparte ancora, e senza giudicarmi, senza dirmi “non va bene” (e se mi giudico va bene lo stesso: non mi giudico per essermi giudicato), riporto nuovamente l’attenzione al respiro.
E faccio questo tante, tante e tante volte.
E questo produce pace.
Serenità.
E quindi il lavoro da fare è semplice: riportare l’attenzione al respiro.
Il mio consiglio è: vai su “Comemeditare.it” e scarica la meditazione guidata che trovi qui:
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