l’illuminazione, il risvegliato: Corso Buddismo
Tratto dal corso di buddismo “Semplicemente buddismo”
guarda il video o continua a leggerne il contenuto sotto:
Per ricevere buona parte del corso gratis clicca qui. Per acquistare subito il corso completo clicca qui
l’illuminazione, il risvegliato
Fu così che un bel giorno Siddharta si sedette con risolutezza sotto un albero dicendo a sé stesso che non si sarebbe alzato da lì finché non avesse raggiunto l’illuminazione.
Quell’albero (un ficus religiosa una particolare specie di fico) è ancora chiamato albero della Bodhi ovvero albero dell’illuminazione (bodhi significa appunto illuminazione).
Passò una notte tremenda piena di battaglie mentali attraversando tentazioni demoniache di ogni tipo, finché non trovò la pace e il risveglio.
Ma un’ultima tentazione era pronta per lui.. il dubbio; una voce il lui, gli disse: “chi mi dice che sei veramente risvegliato?”
Ma il neo Buddha rispose toccando terra qualcosa di simile a questa frase:
“Demone, ti riconosco, sei una mera illusione, non riuscirai più a costruire strutture ingannevoli, le travi delle tue illusioni si sono infrante per sempre in me e la terra mi è testimone”.
Questa è l’immagine di quel momento in cui il Buddha chiamò a testimonianza la terra, questa immagine tradizionalmente viene chiamata il Buddha Sakyamuni:
Come vedi ancora una volta un richiamo alla terra a qualcosa di concreto, di materiale, di pratico.
Ribadisco che con Buddha non si intende solo Buddha Sakyamuni, ovvero “al secolo” Siddharta Gautama ma la qualità di un essere che si risveglia alla Realtà Ultima delle cose.
Già perché normalmente, o meglio dovrei dire abitualmente, siamo tutti addormentati, persi come siamo nel proliferare dei pensieri che ci fanno passare gran parte della nostra coscienza immersi nel mondo delle idee, delle fantasie, delle illusioni.
Addormentati come in un sogno ad occhi aperti e ci perdiamo la Realtà Ultima delle cose che comunque si dipana sotto i nostri occhi nel suo costante fluire nell’adesso.
Il cosiddetto contatto col “qui ed ora” ci permette di stare serenamente con la realtà, ma quando ci infiliamo in un proliferare di pensieri abbandoniamo questa connessione perdendoci in idee astratte e fantasiose spesso riguardanti il passato o il futuro che sono fonte di ripensamenti e ansie.
“Cogli l’attimo” significa cogliere quel presente che fluisce in continuazione, ma che è sempre qui e sempre adesso alla nostra portata.
Buddha chiamava la “Realtà Ultima delle cose”: Dhamma, in Pali, più comunemente conosciuta col corrispettivo in sanscrito Dharma.
Questo articolo è un estratto del corso di buddismo “Semplicemente buddismo” puoi ricevere gratis gran parte del corso in pillole nella tua casella email cliccando qui: www.comemeditare.it/buddismo-corso-gratis
Se vuoi sostenere la mia attività con una offerta (un caffè o una pizza sono graditi) clicca qui: www.comemeditare.it/offerta
Se vuoi puoi acquistare il corso completo cliccando qui: www.comemeditare.it/buddismo è un altro modo per sostenermi e ricevi tutto il corso completo di meditazioni subito.