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Come ci appariranno i nostri cari nell'aldilà?

Una domanda che ci poniamo spesso è: cosa succede dopo la morte? E soprattutto, come ci appariranno i nostri cari nell’aldilà?

Questa domanda è carica di emozione e speranza. Molti si interrogano su come sarà il ricongiungimento con chi abbiamo amato, se saranno riconoscibili e in che forma li vedremo.

In questo articolo, esploreremo come si manifestano i nostri cari dopo la morte, con un focus su temi come il corpo idealizzato, la percezione telepatica e il riconoscimento affettivo.

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Il corpo idealizzato nell’aldilà

come ci appariranno i nostri cari nell'aldilàUna delle idee più diffuse è che nell’aldilà non esista una vera e propria età fisica.

Spesso si immagina che, dopo la morte, ci venga restituito un corpo idealizzato, che non ha più i limiti e le imperfezioni del corpo terreno.

Molti credono che questo corpo si avvicini a un’età ideale, generalmente intorno ai trent’anni.

Queste teorie ci appaiono decisamente più vere se pensi a ciò che viviamo nei sogni: quando sogniamo, non ci percepiamo con i segni dell’età o con le limitazioni fisiche che possiamo avere nella vita reale.

Pensiamo a quando ci vediamo nei sogni: raramente ci percepiamo anziani o malati, anche se nella vita reale potremmo esserlo.

Nei sogni, il nostro corpo sembra rappresentare una versione ottimale di noi stessi, e questo concetto si applica anche a come ci vedremo nell’aldilà.

Non ci sono rughe, malattie, disabilità. Se in vita qualcuno ha perso un arto o sofferto per una malattia, nell’aldilà verrà restituito integro e in salute.

Come riconosceremo i nostri cari?

Questa è una delle preoccupazioni principali: riusciremo a riconoscere i nostri cari? La risposta più rassicurante è che sì, nell’aldilà il riconoscimento sarà possibile e avverrà in modo naturale.

Anche se il nostro aspetto potrebbe essere diverso da quello che avevamo al momento della morte, la nostra essenza rimarrà la stessa.

Immagina un genitore che si ricongiunge con il figlio: anche se entrambi avranno un aspetto idealizzato, il legame che li unisce sarà così forte da permettere un riconoscimento immediato.

Un elemento interessante è la possibilità di scegliere come apparire. Secondo alcuni, le anime nell’aldilà possono modificare il loro aspetto per essere riconosciute da chi incontrano.

Ad esempio, una madre potrebbe decidere di apparire ai suoi figli nell’aspetto che aveva quando loro erano piccoli, per facilitare il riconoscimento oppure assumere tutt’altro aspetto fisico ma che evidenzia e suggerisce in noi alcune qualità della persona. Questo concetto di scelta dell’aspetto si riflette anche in esempi cinematografici, come nel film “Al di là dei sogni”, dove le anime appaiono in forme rassicuranti e familiari per aiutare i loro cari a riconoscerne non tanto l’aspetto esteriore ma certe qualità psicologiche e caratteriali.

La telepatia nell’aldilà

Un aspetto affascinante di come ci percepiremo nell’aldilà è che il riconoscimento non avverrà attraverso i sensi fisici come la vista. Non avremo più occhi fisici per vedere, né orecchie per sentire. Al contrario, tutto si svolgerà tramite una forma di connessione telepatica.

Ciò significa che, quando incontreremo i nostri cari, li riconosceremo non per il loro aspetto esteriore, ma per la loro essenza interiore.

Questa modalità di percezione può essere paragonata all’esperienza onirica. Spesso, nei sogni, capita di incontrare persone che sappiamo essere, ad esempio, un fratello o un amico, anche se non appaiono esattamente come li ricordiamo, o addirittura con altre sembianze.

Nei sogni, la mente riconosce queste persone non per come le vede, ma per come le percepisce. Allo stesso modo, nell’aldilà riconosceremo chi amiamo senza bisogno di vederlo con gli occhi.

Questo concetto può sembrare difficile da comprendere perché siamo abituati a un mondo fisico, dove l’aspetto è fondamentale per riconoscere qualcuno. Ma nell’aldilà, il legame sarà di tipo mentale ed emotivo, qualcosa di molto più profondo di un semplice sguardo.

Il legame affettivo come chiave di riconoscimento

La forza del legame affettivo gioca un ruolo centrale nel processo di riconoscimento. Nell’aldilà, non è l’aspetto fisico a determinare chi siamo, ma la nostra energia e i nostri ricordi emotivi.

Questo significa che, anche se il nostro aspetto è idealizzato o diverso da quello che avevamo in vita, il legame che ci univa ai nostri cari rimane intatto. Potremo sentirli e percepirli in modo istantaneo, senza bisogno di parole o di sguardi.

Immagina di rivedere una persona cara: anche se il suo aspetto può sembrare cambiato, il sentimento che provi sarà lo stesso. Ti sentirai immediatamente in pace, come se la riconoscessi a un livello molto più profondo di quello fisico.

È questa connessione affettiva che rende l’idea dell’aldilà così rassicurante per molti. Non importa l’aspetto, conta l’amore e l’affetto che ci legano.

In sintesi

In conclusione, l’idea di come ci appariranno i nostri cari nell’aldilà è profondamente connessa con il concetto di un corpo idealizzato, privo di limiti fisici, ma anche con una percezione telepatica, ovvero una connessione che va oltre l’aspetto fisico.

Nell’aldilà, ciò che conta non è come ci vediamo, ma come ci sentiamo e come siamo collegati emotivamente. I legami affettivi saranno la chiave del riconoscimento, e questo ci offre una visione confortante del ricongiungimento con chi amiamo.

 

Guarda il Video – come ci appariranno i nostri cari nell’aldilà

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4 risposte

  1. Ciao Claudio sono Giusy per me è tutto chiaro quando parli del nostro aspetto fisico nell’aldilà o di nostri cari che appaiono sotto altre sembianze….ciao al prossimo video

  2. Scusa ma tu come fai a sapere con questa precisione tutte queste cose? Chi te le ha dette? Quale è stata la tua fonte di informazione? Come faccio a sapere se tutto quello che dici è vero?

    1. ciao Sonia, razionalmente non lo saprai mai perchè la mente razionale dubita per sua natura, ma se ascolti il tuo cuore ti accorgi quando una presunta “verità” la senti realistica o ti stona. Questo perche dall’aldilà arrivi e in fondo a te stessa nella tua anima quella “verità” è presente.
      Da parte mia ho studiato, molto, ho assistito molti clienti in ipnosi e.. ci sono stato.. non con una NDE, ma in altri modi, che preferisco tenere per me.
      Non credermi perchè sono più o meno autorevole, ascolta il tuo cuore.

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