interdipendenza

Tratto dal corso di buddismo “Semplicemente buddismo

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interdipendenza

Quindi come funzioniamo? Cos’è questo sé di cui abbiamo la percezione? Come funziona questa coscienza che tanto assomiglia all’anima? Come funzionano i fenomeni? Chi sono io?

Beh siamo molto più di questo senso del sé, siamo onde o gocce nell’oceano, siamo sia gocce, che onde, che oceano, ovvero siamo in un mare di cose concatenate tra di loro e interdipendenti.

Non esiste un sé assoluto, e al contempo tutto è in continuo cambiamento e interazione tra ogni cosa ed ogni essere.

Tutto esiste in relazione a qualcos’altro.

Nello zen si dice che l’arciere, l’arco e il bersaglio sono un’unica cosa.

Buddha un giorno se ne stava nella foresta a parlare coi suoi allievi quando un frastuono si udì nel bosco: evidentemente da qualche parte nei dintorni era caduto un vecchio tronco di un albero.

Quindi Buddha chiese se era possibile affermare che un albero cade se nessuno è presente per testimoniare l’accaduto.

Pensaci anche tu: puoi veramente dire che un albero è caduto se nessuno è lì a relazionarsi al fenomeno e a testimoniarne l’accaduto? Come fai a saperlo?

Tutto esiste in relazione con altro, nulla esiste in senso assoluto di per sé. Tutto è interdipendente.

Nella fisica moderna si è visto quanto la presenza dell’esaminatore influenzi l’esito stesso dell’esperimento. Nella psicologia della Gestalt si dice che ogni senso dell’io può essere percepito al confine con l’ambiente che lo delimita e gli dà anche senso. Se non ci fosse uno specchio con cui relazionarti o qualcuno che ti fa da specchio, come potresti dire che esisti? Hai per forza bisogno di un ambiente in cui sei immerso per definirti. Hai bisogno di punti di riferimento.

Noi ci identifichiamo con questo corpo e pensiamo che sia delimitato -definito appunto- dalla pelle ovvero il confine percepito, ma la pelle è piena di pori permeabili all’ambiente e dentro di noi vivono creature, batteri, e altro che “non siamo noi” e allo stesso tempo sono “parte di noi”.

Indaga: chi sei tu? Puoi esistere al di fuori di un contesto in cui sei inserito e di cui fai parte? Verifica in prima persona rendi pratici questi insegnamenti grazie all’osservazione e realizza il profondo significato di queste parole.

Come onde di un oceano, non potremmo esistere senza l’oceano e senza le altre onde che lo compongono come noi.

 

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