Ottuplice Sentiero – Retta Consapevolezza e Retta Concentrazione

Tratto dal corso di buddismo “Semplicemente buddismo

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Retta Consapevolezza o Presenza Mentale (samma sati)

La parola pali Sati è una delle più usate in ambito della pratica buddista e viene tradotta nel 90% dei casi con la parola: Consapevolezza.

In effetti questa è ciò che coltiviamo quando meditiamo, specie con la meditazione di consapevolezza, la mindfulness o la meditazione samatha-vipassana detta anche semplicemente meditazione vipassana, ovvero la meditazione di visione profonda.

Tuttavia la parola Sati tradotta letteralmente ha più il senso di “attenzione” o “ricordo” potremmo tradurlo come “ricordo di sé” (anche se con la parolina da un punto di vista buddista si cadrebbe in errore, ma per il momento per capirci prendiamolo per buono, poi ne riparleremo).

Come vedi il legame con il retto sforzo è molto stretto e sono due qualità, quella dello sforzo e dell’attenzione, inerenti all’ambito della meditazione.

Ma a queste manca un’altra qualità meditativa che è fondamentale coltivare: la concentrazione.

Retta Concentrazione o Contemplazione (samma samadhi)

Se non c’è la qualità dello sforzo, non c’è consapevolezza, ma se non c’è presenza mentale (sati) non c’è nemmeno concentrazione, saremmo distratti.

Per non essere richiamati dalle mille fonti di distrazioni abbiamo bisogno di concentrarci. Samatha -la meditazione concentrativa- ci aiuta a raggiungere Samadhi.

Ma la parola concentrazione può essere fuorviante. Intanto ricordiamoci che anche in questo caso stiamo parlando di “retta concentrazione”, quindi una concentrazione equilibrata, non forzosa.

Anche perché se dovessimo pensare alla concentrazione, immaginandoci con le tempie con le vene rigonfie concentrati come se guidassimo un’auto in mezzo alla nebbia, ci allontaneremmo dal reale significato di samadhi.

Samadhi è uno stato di profondo assorbimento di grande pace contemplativa. Infatti preferisco tradurre questa parola con il meno usato termine: contemplazione.

Quando siamo focalizzati, pienamente uniti con la Realtà Ultima delle cose proveremo un gran senso di pace.

Ecco perché anche quando parliamo di meditazione samatha, la meditazione concentrativa, preferisco usare la parola raccoglimento alla parola concentrazione.

 

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