come meditare correttamente – equivoco 1: meditare non è isolarci!
Vediamo oggi un equivoco.
Un equivoco molto comune a chi si approccia alla meditazione, un equivoco abbastanza grave e da sfatare al più preso.
Qual’è questo errore?
Il pensare che noi meditiamo per trovare la pace. e questo vuol dire isolarci o anestetizzarci dal mondo..
Contenuti
Guarda il video – come meditare correttamente equivoco 1: meditare non è isolarsi!
o continua a leggerne la trascrizione sotto
Si, questa è una delle cose che fa (la meditazione), ma con questa pace non si intende l’estraniarsi o l’isolarsi dal mondo.
Guarda in che bel posto mi trovo: riuscire a stare in pace in questo posto è facile.
La vera scommessa sarebbe quella di poterci reinserire nella vita di tutti i giorni: poter stare in pace in mezzo allo stress, con la gente che ti taglia la strada nel traffico e quant’altro.
Quindi quando meditiamo, è vero, c’è un momento in cui fermiamo i pensieri e cerchiamo la pace dentro di noi.
Ma lo scopo è mantenerla questa pace.
Quindi si: chiudiamo gli occhi al mondo, ci raccogliamo per un pochino e ci isoliamo.
Ma ci isoliamo per quel tanto che ci serve per allenare la mente a stare con le cose così come sono.
E quindi, idealmente, questa meditazione significa riuscire a stare in pace anche in mezzo alle situazioni più stressanti.
Se pensiamo di raggiungere la pace in un posto bello, tranquillo e facile…la pace rimane là!
Se la nostra meditazione rimane strettamente legata al momento in cui siamo seduti su una sedia e siamo in pace lì, in realtà non stiamo realmente meditando: stiamo scaldando una sedia.
Il vero scopo della meditazione è quello di allenarci, proprio come facciamo in palestra, in modo da ritrovare quei “muscoli” e quell’allenamento nella vita di tutti i giorni.
Per stare più in pace nella vita quotidiana, in mezzo alle situazioni stressanti ma senza farci “agganciare” da esse.
Ciao Michele, grazie per il tuo articolo, io ho proprio questo problema, sono veramente molto sensibile ai rumori, certamente è una sensibilità maggiore rispetto alla media, sentirli mi crea molto disagio e agitazione, a volte vado in tilt .. difficile meditare con il cuore a 1000 e il respiro affannato!!! Per tranquillizzarmi ho necessità di isolarmi e … eresia! mi metto i tappi … Cosa mi suggerisci? Grazie 1000
Claudio,
perdonami, ho anche sbagliato il tuo nome …. Solo a parlare di rumori non capisco più nulla!!
ahahah, tranquilla
Ciao Mariangela all’inizio, specie per chi è così provato, anche strategie come le tue per tranquillizzarsi possono essere molto utili. Quindi tranquilla se usi i tappi. Ma a lungo andare sarà utile che tu trovi pace a prescindere dagli eventi esterni. Quindi non è affatto una eresia, va bene così..
L’eresia è piuttosto la distrazione che ti ha fatto sbagliare il mio nome :D.
Scherzi a parte è vero che più siamo presenti a noi stessi più ci sara pace, chiarezza e bellezza nelle nostre vite. Quindi ti esorto a continuare misurandoti da sola sul tuo grado di poter fare a meno dei tappi o usarli: solo tu puoi saperlo e questo richiede già una buona capacità di autoosservazione. Prego 1000
Ciao claudio,
ho sempre meditato seguendo solo il respiro ma mi è sorta una curiosità:
se volessi scegliere come oggetto di meditazione un immagine gli effetti sarebbero gli stessi?
come si medita con un immagine?
quali immagini sono più indicate?
Grazie in anticipo!!
ciao Michele, puoi sperimentare, il respiro è molto efficace ma se ti pice puoi sperimentare anche con una immagine, nel come meditare coaching spiego dettagliatamente come fare.
Ti rispondo comunque brevemente anche qui su come puoi meditare con una immagine.
scegli una immagine- può essere la luce di una candela o questa immagine qui che si chiama sri yantra
la guardi fino a che non è fissa bene nella tua testa, poi chiudi gli occhi e continui a “fissarla mentalmente dentro di te” quando svanisce riapri gli occhi e così via..