Meditazione Guidata per Dimagrire

Come forse saprai la meditazione può essere un potente strumento per risolvere alla radice i problemi con il cibo.

Giorgio, ad esempio, ha perso definitivamente 60 chili arrivando a 80 da 140 che ne pesava. Questo grazie alla meditazione che per dimagrire definitivamente si è rivelata più eficace della dieta con la quale, dimagriva sì, ma poi ringrassava.

In questo periodo vedo che in molti vorrebbero avere una meditazione guidata per dimagrire, ed ho pensato potese farti piacere farla anche tu la trovi qui:

Guarda il video o continua a leggerne la trascrizione sotto:

qui puoi scaricare la meditazione guidata per dimagrire in pdf: clicca qui

La meditazione guidata per dimagrire difatto funziona anche per altre dipendenze. Basta sostituire la parola “cibo” con “alcool” e si trasforma difatto in una meditazione guidata per smettere di bere.

Oppure si trasforma da “meditazione guidata per dimagrire” in “meditazione guidata per smettere di fumare” usando la parola “sigaretta” al posto di “cibo”.

Il meccanismo non cambia.

MEDITAZIONE GUIDATA PER DIMAGRIRE

 Oggi ti voglio offrire, visto che sono in molti a chiederlo, una meditazione guidata per dimagrire.

Quindi ti guiderò in questo in modo che poi, quando lo avrai visto tutte le volte che vuoi e fatto tuo, tu possa seguire le indicazioni a casa anche estendendolo; ma, paradossalmente, rispetto a questa modalità c’è anche di meglio: nel senso che, essendo questa meditazione focalizzata sul dimagrire, la cosa può essere limitante.

Quello che voglio proporti, lo vedremo meglio alla fine, è infatti un percorso più ampio e profondo.

Però, procediamo per gradi: iniziamo a soddisfare il tuo bisogno specifico di avere una meditazione guidata per dimagrire.

 

Ora, adesso che ti guido, puoi rimanere tranquillamente seduto o seduta su una sedia, seguendo la mia voce e chiudendo gli occhi; una volta che la avrai fatta tua, potrai farla da sdraiato, perchè può risultare una posizione migliore per scansionare il tuo corpo.

Cominceremo, infatti, proprio dal tuo corpo: aiuta a radicare l’attenzione nell’adesso, con il doppio beneficio di familiarizzare meglio con esso (chi vuole dimagrire, talvolta ha qualche difficoltà nel rapporto col corpo) in modo da avere più consapevolezza del corpo e, in questo modo, cominciare ad amarlo meglio e spostarci, in questo modo, verso una maggiore benevolenza e una migliore alimentazione.

Cominciamo.

 

Il mio consiglio è quello di tenere la schiena dritta ma non rigida, senza adagiarti troppo, va bene anche da sdraiato ma cerca sempre di non stare rannicchiato e di avere la colonna dritta (anche questo favorisce una certa presenza mentale).

Chiudi gli occhi, se riesci, oppure tienili socchiusi ma senza disperdere lo sguardo in giro.

Focalizza poi la tua attenzione sulle sensazioni corporee: comincia dalla punta dei piedi, spesso non ci accorgiamo nemmeno delle sensazioni che ci arrivano, per esempio, dagli alluci: senti cosa arriva come sensazione dall’alluce destro e da quello sinistro (può essere una vibrazione, calore, un senso di costrizione della scarpa) qualunque sensazione ti arriva, tu prendine nota senza cercare di cambiarla e stando con quello che c’è.

Quindi comincia con il piede destro, estendi la tua attenzione a tutte le dita del piede, nota se ci sono tensioni; senti le sensazioni derivanti dalla pianta del piede destro (magari è poggiata per terra: inizia dal tallone), passa poi alla parte superiore del piede; facciamo slittare l’attenzione al piede sinistro e facciamo la stessa cosa di prima: notiamo la sensazione dell’alluce, poi passiamo al resto delle dita, poi la pianta del piede notando se ci sono tensioni, il tallone e la parte superiore del piede.

In questa meditazione guidata andiamo un po’ di corsa, ma tu a casa puoi rallentare quanto vuoi e considerare pezzi più piccoli del tuo corpo e scansionarlo in maniera più particolareggiata: adesso andiamo un pochino veloci, in modo da capire il meccanismo.

Andiamo alla parte inferiore delle gambe: stinco e caviglie, a destra e a sinistra; poi sul polpaccio: prima il destro e poi il sinistro, sopra e sotto.

Rimanendo sulla sinistra andiamo un pò su e notiamo il ginocchio, facciamo caso alla sua parte interna e poi al davanti; spesso qui ci sono dei dolori, legati alle articolazioni: prendiamone nota, senza cercare di cambiare lo stato delle cose.

È possibile che quando portiamo la nostra attenzione ad alcune parti del nostro corpo, queste ultime si rilassino; ma se non dovesse accadere, non importa, lascia perdere: va bene anche così.

Spostiamoci sulla destra e facciamo lo stesso di prima.

Notiamo l’articolazione, il retro e il davanti.

Restando sulla destra, saliamo e notiamo le cosce: puoi notarne l’appoggio sulla sedia, il divano o deve altro stai; passa poi all’altra gamba: e sali anche sui glutei.

Passa davanti: nota le sensazioni all’altezza del sesso; il basso ventre: ci possono essere tensioni, gorgoglii, rumorini, prendi nota e non cercare di cambiare alcunché; la pancia, cerca di focalizzarti un attimo sull’ombelico; poi sali sul petto e prendi nota delle sensazioni; le spalle: possono essere tese, se si rilassano va bene altrimenti va bene lo stesso.

Cerca ora di passare in rassegna la parte dorsale del corpo.

Riparti dal basso e torna ai glutei, se sei sul materasso senti l’alternanza degli appoggi, sui reni potrai magari sentire una pressione minore; potrai sentire anche se ci sono tensioni o dolorini.

 Poi sali sulla parte più alta della schiena, fino ad arrivare al collo: il collo consideralo sia dietro che davanti; anche qui possono esserci tensioni, piccoli dolori, cervicale (se vanno via lasciale andare, non c’è bisogno di trattenere nulla).

Poi sali verso il volto, spesso qui ci sono tante tensioni.

Tieni rilassate le mandibole; intorno alla bocca possono esserci tensioni, prendine nota; la fronte; la nuca; le pupille.

Dopo aver preso nota di tutto ciò, autorizziamoci a rilassare.

In un primo momento abbiamo portato solo la nostra consapevolezza, adesso facciamo qualcosa di diverso e rilassiamo.

Sentiamo il peso del corpo, possiamo sentirlo plumbeo e bello adagiato sul materasso o la sedia, e ci autorizziamo a lasciarlo pesare: rilassandolo completamente.

 

Se hai mantenuto gli occhi aperti ti consiglio di chiuderli e, dopo questa fase di rilassamento fisico, passiamo ora a una fase di rilassamento mentale.

Quello che ti consiglio è di immaginare un posto dove ti senti sicuro e tranquillo, un posto dove anche il corpo può rilassarsi e abbandonarsi; può essere un mare calmo, per esempio, tutto è calmo e tranquillo, nessuno ci guarda, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno: siamo in pace con noi stessi.

Qualunque posto va bene: un posto che piace a te, dove ti senti rilassato e in pace; usa l’immaginazione per vedere i colori, delle cose vicino a te, senti le sensazioni come il calore o il fresco, i suoni e gli odori: cerca di godere di questo stato.

 

Ora facciamo un passo avanti e, in questa terzo passaggio che segue quello del rilassamento fisico e quello del rilassamento mentale, autorizziamoci ad entrare in una fase di programmazione mentale: questa è una forma di meditazione guidata volta al raggiungimento di un obiettivo; in seguito ti proporrò anche qualcosa di diverso ma, in questo caso, cerchiamo di prendere questa “pillolina” e di aiutare la nostra mente a favorire un clima di attenzione verso noi stessi quando ci avviciniamo al cibo con una certa agitazione e compulsività.

Quindi, se le senti tue, cerca di ripetere le frasi che ti dirò; se non le senti tue, però, evita di ripeterle “a pappagallo”: lasciale andare in sottofondo e rimani in uno stato di tranquillità.

Vedi se senti tue frasi come: “Possa io accorgermi di ogni impulso verso il cibo o una bevanda”; spesso ci avviciniamo al cibo senza attenzione, senza neanche il gusto, ma ci troviamo già col cibo o la bevanda in mano: è più forte di noi.

Spesso ci avviciniamo al cibo in maniera automatica, l’invito invece è: accorgersene, rendersi conto dell’impulso dentro di noi, prima di rispondergli in modo automatico; riguadagniamo la padronanza della nostra vita.

Non neghiamo l’impulso, proprio come abbiamo fatto con il corpo, lo osserviamo, sappiamo che c’è questo impulso; l’invito è: se dovesse capitarci, renderci conto che ci sta capitando.

Quindi, ricapitolando: “Possa io accorgermi di ogni impulso verso il cibo o una bevanda”; trova magari parole tue per questo concetto e formula una frase che senti appropriata a te.

Un altro invito può essere: “Possa io capire se ho sete piuttosto che fame”; certe volte aggrediamo il cibo per idratarci e cerchiamo di farlo con esso invece che con un semplice bicchiere d’acqua che, da solo. basterebbe a saziarci.

Quindi: “Possa io capire se ho sete piuttosto che fame”; cerca parole tue per esprimere il concetto e ripeti la frase dentro di te.

Certe volte, abbiamo fame di qualcosa e non sappiamo bene di cosa, in questo caso l’invito è: “Possa io capire di che cosa ho veramente fame”; il primo passo è accorgersi, e poi fermarsi un attimo per capire di cosa si ha realmente bisogno: è il corpo che ha bisogno di alimentarsi o sono, invece, in cerca di qualche altra gratificazione?

Possa io capire di che cosa ho veramente fame”, dicevamo.

Ho forse bisogno di qualcosa e, anche se vado verso il frigo, ho bisogno di altro?

L’invito è, quando senti lo stimolo, a mettere uno spazio di tempo in cui verchi di comprendere la natura dei tuoi reali appetiti; trova delle parole per invitarti, “magicamente”, ad accorgerti di quando hai questo tipo di impulsi.

Una frase può essere: “Possa io trovare lo spazio di tempo prima di aggredire il frigo (o il cibo) per realizzare la vera natura dei miei veri appetiti, prima di cercare di soddisfarli solo con il cibo”.

Magari abbiamo un altro tipo di bisogno e, per coccolarci, ci coccoliamo col cibo.

E quindi: “Possa io riconoscere la vera natura dei miei appetiti”: così possiamo capire se, quando abbiamo un impulso, lo possiamo soddisfare realmente col cibo, oppure se il cibo non ci basterà perchè non è quello di cui abbiamo veramente bisogno; questo non ci impedirà di soddisfare l’appetito del corpo, se c’è realmente: ne saremo, però, realmente consapevoli.

E quindi “Possa io trovare il tempo di capire”: in questo modo posso rendermi veramente conto delle mie reali esigenze, ponendo un intervallo di tempo che ci apre un mondo di possibilità.

Dopo esserti ripetuto questi concetti con parole tue, lasciale pure andare e ritorna a quel luogo immaginario, tranquillo; torna alle sensazioni del corpo e stai un po’ con loro.

Puoi sentire il respiro che gonfia e sgonfia, come un palloncino, il petto e la pancia; poi, quando ti senti pronto, continuando a tenere gli occhi chiusi, puoi iniziare a sgranchirti sentendo le sensazioni del corpo mentre lo fai e infine, quando ti senti pronti, apri dolcemente gli occhi.

 

Spero che questa meditazione ti sia piaciuta.

Il limite di questa meditazione è che tu possa prenderla tipo “pillolina” per farti dimagrire: il vero percorso non è cercare qualcosa che velocemente ti faccia dimagrire; perchè, ammesso che esista, non durerebbe a lungo e alla fine torneresti come prima.

L’invito è quello di fare un lavoro profondo su te stesso che, con la meditazione, puoi fare; non con una meditazione come questa, simile a una auto-ipnosi, ma con una meditazione che ti permetta di andare in profondità dentro te stesso: questa meditazione esiste e si chiama meditazione Vipassana o Mindfulness: perchè si basa proprio sulla consapevolezza.

Quindi ti invito a scoprirla e a fare un percorso di consapevolezza.

Ti faccio l’esempio di Giorgio un amico, che prima pesava 140 Chili e poi è passato a 80 proprio grazie alla meditazione. Prima, con le diete, dimagriva per poi ingrassare nuovamente col tipico “effetto fisarmonica”; ed è riuscito a dimagrire davvero, senza neanche troppi sforzi, proprio grazie alla meditazione, facendo un lavoro profondo su sé stesso e capendo come alimentarsi in maniera adeguata alle sue vere esigenze, raggiungendo una certa pace interiore che gli ha permesso di non riguadagnare più il peso perduto.

Giorgio oggi ha scritto un libro ed aiuta a fare dei percorsi di consapevolezza. Se vuoi entrare in contatto con Giorgio, scrivimi sarò felice di metterti in contatto con lui.

Ti consiglio soprattutto Desi Vladislavova, health Coach ed esperta di nutrizione, oltre ad accompagnarmi da anni nel mondo della meditazione è anche specializzata in percorsi individuali di consapevolezza sul cibo e nutrizionali. Ecco come funziona:

www.desislava.it/programma-health-coaching/

Altrimenti puoi cercare un corso di meditazione di consapevolezza, la Vipassana; Io ne offro uno online  e trovi l’indirizzo qui sotto: https://www.meditazionevipassana.it.

“meditazione guidata per dimagire” vs “meditazione vipassana”

Tuttavia se vuoi usare la meditazione per dimagrire io consiglio caldamente di non usare tanto questa specifica, quanto la meditazione di consapevolezza (mindfulness) ovvero la meditazione vipassana.

Sembra paradossale che una specifica meditazione guidata per dimagrire possa essere meno efficace di una più generica di consapevolezza e di visione profonda, ma il punto è proprio questo.

La consapevolezza e la chiave che può permetterti di portare alla luce certi meccanismi che ti spingono compulsivamente verso il cibo.

E la consapevolezza avviene quando stai con quello che c’è senza volerlo cambiare.

Se ad esempio usi la “meditazione guidata per dimagrire” come una pillolina per eliminare qualcosa -il fatto stesso di eliminare- non ti fa stare con quello che c’è.

Per saperne di più clicca su: La Meditazione Come Dieta

meditazione x dimagrire

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *