Come fare la Meditazione Vipassana

Finalmente delle istruzioni semplici e chiare (anzi 3 in una) che ti consentono di scoprire come fare la meditazione vipassana in 2 mosse (1 raccogliti e 2 medita! 🙂 )

Mi piace essere molto molto pratico, e mi rendo conto che più se ne parla di meditazione vipassana e più si complica una meditazione che in realtà nella sua essenza è tecnicamente molto semplice da fare.

Quindi per rispondere alle molte domande su come praticare la meditazione vipassana ecco 3 livelli di risposta differenti, dal più semplice (raccogliti e medita) a quelli che soddisfano di più chi ha voglia di entrare di più nella comprensione più profonda di questa tecnica di meditazione.

Prima di scoprire come fare, ti ricordo che la meditazione guidata che trovi gratis (in alto sulla barra di destra) è un ottimo allenamento alla meditazione vipassana: un primo passo fondamentale per poi fare la vipassana vera e propria (magari in silenzio senza bisogno di alcuna meditazione guidata)

Se vuoi puoi fare direttamente il corso di meditazione vipassana che trovi cliccando qui.

Guarda il video (durata 9 minuti circa) oppure puoi leggere la trascrizione sotto:

Come fare la meditazione Vipassana…

Ti do vari livelli, varie indicazioni, dalle più semplici alle più tecniche:

la più semplice consiste banalmente nel prendere un timer, mettersi lì dieci/quindici/venti minuti, quello che vuoi, in silenzio e nell’osservare quello che succede.

Tutto qua; questo tutto qua in realtà ti aiuterà ad osservare sempre di più dentro te stesso e ad andare sempre più in profondità dentro te stesso e sviluppare consapevolezza.

Questa è già una tecnica Vipassana; Vipassana significa appunto “visione profonda” che è appunto il risultato di questa auto-osservazione.

Se invece trovi queste istruzioni troppo semplici e vuoi degli strumenti in più quello che ti consiglio di fare per un secondo livello, è di scaricare la meditazione audio gratuita che trovi su www.comemeditare.it, e allenarti a fare quella; per esempio puoi ascoltarla in cuffia e allenarti a sentire questa guida.

Questa meditazione che trovi è la meditazione del “Calmo Dimorare” che in realtà non è una vera e propria Vipassana ma è una cornice, è infatti l’allenamento prima di fare la Vipassana; in un primo momento ci si dedica all’osservazione del corpo, del respiro, al rilassamento rispetto agli stimoli esterni, strumento fondamentale per poi entrare in Vipassana, in un secondo momento, dopo un po’ di allenamento sul primo passaggio, si ripete quanto visto in precedenza con il timer; a questo punto si entrerà più facilmente in Vipassana, e il motivo lo vedremo più avanti. Il terzo livello appartiene a un ambito più tecnico e mostra cosa sia tecnicamente una Vipassana, se ciò ti causa confusione ti consiglio di tornare a fare una semplice meditazione in silenzio.

Come funziona una Vipassana: il primo momento di Vipassana è quello del raccoglimento, non è quindi una Vipassana ma è una tecnica che si chiama “Samatha” che equivale al “Calmo Dimorare”, è infatti un modo per non considerare gli stimoli esterni che possono essere Whatsapp, telefonate, pensieri, progetti.

Siamo in balia di tantissimi stimoli in continuazione, ma non c’è Vipassana se prima non c’è auto-osservazione e abbiamo quindi bisogno di una “tavola da surf” che ci stabilizzi per cavalcare queste onde. La meditazione del “Calmo Dimorare” sarà quindi la nostra tavola da surf.

Per permettere l’auto-osservazione noi chiudiamo (o socchiudiamo) gli occhi, chiudendoci quindi agli stimoli esterni, stiamo in silenzio se le cose intorno ce lo permettono, Vipassana vuol dire infatti stare infatti stare con le cose così come sono; ciò significa che va bene anche se intorno a noi c’è caos, quindi noi osserviamo come ci troviamo in quel contesto caotico.

meditazione vipassana guidataSe abbiamo però la possibilità di mettere della musica, di accendere dell’incenso, di accendere una candela si consiglia di non farlo, perché questi rimangono degli stimoli. Il nostro silenzio dovrà comunque essere interno e, se riteniamo, possiamo anche fare le cose sopracitate che, da alcuni, vengono considerate parti di un rituale preparatorio che può aiutarci poi nella meditazione.

Una tecnica usuale per chiuderci agli stimoli esterni è quella di osservare il respiro, osservando il respiro infatti noi ci ancoriamo al presente, recuperando la calma. Quest’ancora noi la useremo successivamente, quando supereremo il primo momento della Vipassana, quello del rilassamento, noto come “Samatha Calmo Dimorare”.

Quando saremo in Vipassana ci verranno degli stimoli, le cose così come sono, pensieri, rumori, sensazioni corporee emergeranno e noi osserveremo come stiamo, come reagiamo a questi stimoli. Appena ci accorgiamo che c’è uno stimolo, un pensiero noi siamo in attenzione, in consapevolezza, e in qualche modo siamo in Vipassana.

Poniamo la nostra concentrazione, l’energia raccolta durante il nostro raccoglimento, agli stimoli; immaginiamo l’energia creata nel raccoglimento come delle pile che poi inseriremo in una torcia per fare, in Vipassana, luce sugli stimoli. Per tornare alla tavola da surf, la usiamo e a quel punto possiamo cavalcare le onde, gli stimoli che altrimenti ci travolgerebbero;

ad esempio un pensiero ci stava trascinando via, ce ne accorgiamo e osserviamo come ci fa stare, smettendo quindi di subirlo iniziando ad osservarlo: il soggetto si sposta dal pensiero a me. Le sensazioni corporee sono un ottimo ancoraggio. Noi osserviamo tutto ciò che ci sta capitando e come noi reagiamo, anche con il corpo, a questi stimoli.

Questa è Vipassana, questo ti apre ad una consapevolezza sempre più sottile, sempre più profonda, che può andare molto in profondità o può rimanere in superficie. Questo non cambia solo in base all’esperienza, ovviamente chi è più esperto andrà più in profondità ma noi stessi, nell’arco della stessa giornata possiamo andare più in profondità o rimanere più in superficie a seconda del nostro grado di attenzione, che è incostante.

La Vipassana è sempre potente, perché anche quando c’è poca consapevolezza, essere consapevoli della poca consapevolezza è già un ottimo modo per ritornare ad essere protagonisti della nostra vita, vera potenza della Vipassana.

Il mio consiglio è di cercare una guida per una meditazione guidata all’inizio, e, appena possibile, fare una Vipassana pura, da soli, con quello che emerge dentro di te.

Sperando di averti dato buone indicazioni mi auguro che tu e tutti gli esseri siate felici.

Se vuoi sapere ancora di più sulla Meditazione Vipassana leggi questi articoli:

Perché farle la Meditazione Vipassana?

Meditazione Vipassana: come funziona

 

se vuoi tornare a delle semplici istruzioni per fare la meditazione clicca su: come meditare

 

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