Come meditare – Come meditare evitando di scoraggiarsi.
Ebbene sì può succedere che dopo un po’ la motivazione a meditare scenda sotto zero…
Ti puoi sentire svogliato, deluso, pensi che non faccia per te.
Stai o sei stato ore intere non riesci proprio a sentire un miglioramento e vorresti smettere.
Tranquillo è normale!!!
La prima cosa che posso dirti è: “Mal comune mezzo gaudio” capita a tutti e capita ancora anche a me (magari non mi dico che voglio smettere ma al limite mi dico: oggi non lo faccio)
Va cosa succede perché succede questo?
La meditazione è una tecnica per sviluppare “consapevolezza”. Che vuol dire?
Che siamo sempre diversi, – se mediti da un pochino, avrai già notato come ogni volta che ti metti a meditare è totalmente diversa dall’altra – e che la consapevolezza mette in luce quello che c’è in quel momento. Persino la “poca consapevolezza”. Ma saperlo, ovvero esserne consapevoli, fa la differenza!!
Ti faccio un esempio.
L’altro giorno sono uscito di casa giusto in tempo per potere arrivare ad un importante appuntamento, e non mi ero ancora messo a meditare.
Salgo in macchina e mi dirigo verso la capitale (abito davanti al mare a qualche chilometro da Roma).
Dopo una decina di chilometri mi sale un dubbio atroce: “La pentola che avevo messo sul fuoco!!! Ho spento il fuoco sotto la pentola??????”
Proprio non mi ricordavo di averlo fatto. Quindi? Quindi sono tornato indietro e mi sono rifatto i 10 chilometri sapendo che avrei dovuto rifarli ancora…
Ed ho pure telefonato, imbarazzato, per avvisare del ritardo (mica gli ho detto il motivo: non ne ho avuto il coraggio 🙂 ).
Non resisto alla tentazione di fare il bastardo e trasformare questo articolo in una tecnica di consapevolezza sulla curiosità 🙂 (eheheh: Come meditare sulla curiosità)
… Secondo te lo avevo chiuso il fuoco? Curiosa/o? Fermati un attimo.. come ti fa stare? Tranquilla/o prima o poi te lo dico. Eheheh 😉
Ma torniamo al discorso: se fossi stato consapevole quando chiudevo il gas non sarei dovuto tornare indietro.
Quando sei in presenza mentale fai meno errori.
Quando siamo distratti e maggiormente inconsapevoli ne facciamo di più e possiamo dare fuoco anche a casa!!!
Supponiamo che invece di uscire senza meditare lo avessi fatto prima, a quel punto per prima cosa mi sarei reso conto di essere poco “centrato” o un po’ distratto, e quindi mi sarei potuto dire: “stai più attento del solito, Claudio, in questo momento puoi fare danni”.
E riuscire a dirmi: “stai attento”, fa una grande differenza!
Anche se… anche se durante e sottolineo la parola “DURANTE” la meditazione i pensieri vanno a mille la distrazione sembra avere il sopravvento. Già il fatto di saperlo aiuta.
Sei consapevole di non essere molto consapevole. Vuoi mettere?
Potevo metterci più attenzione alle mie azioni e mi sarei risparmiato chilometri e avrei anche evitato di bruciare casa!!
Quindi va benissimo meditare anche quando sembra che i pensieri vanno a mille. Basta cercare di riportarci al respiro anche quelle poche volte in cui ci viene in mente.
Diceva un maestro di meditazione: basta anche una sola inspirazione, o una sola espirazione consapevole perché meditare abbia senso. Basta mezzo respiro in consapevolezza!!
Per carità è utile cercare di non adagiarsi e metterci un po’ di “retto sforzo”, allo stesso tempo è utile anche accettare lo stato delle cose per quello che è.
Quindi se quello che percepiamo durante è: “distrazione”, è un buon motivo per meditare ancora di più.
Cosa, per quanto logica, quasi ovvia, mentre mediti ti sembra la cosa meno logica.
Si perché mentre stai li a cercare di meditare ed i pensieri vanno a mille, quello che ti dici è: “non serve a niente tanto vale smettere”.
Siamo talmente abituati a fare una azione solo per vederne subito un risultato, da non pensare che in realtà è la nostra intera giornata, settimana, mese, o vita a diventare sempre più consapevole.
Proprio come non ci rendiamo conto dei cambiamenti ogni giorno davanti lo specchio. Riguardati le foto di qualche tempo fa!!!
Facci caso. Se hai meditato per un po’ anche poco, (magari non pochissimo) se pensi a come era la qualità della tua giornata prima e come è adesso potrai notare che la tua vita è notevolmente migliorata, è molto più intensa.
I suoni, i colori, i sapori sono sempre gli stessi, ma… hanno un qualcosina in più. Una diversa nitidezza, un gusto più intenso.
Proprio come ti accorgeresti della differenza della tua immagine con la foto catturata tempo fa, anziché con lo specchio quotidiano, ma, rispetto all’esempio,.. in meglio!!!
Questo è il motivo per cui ci fa bene continuare a meditare, anche quando -anzi di più- siamo più distratti o stanchi.
Ma allora perché smettiamo o proviamo quella sensazione?
Per le nostre aspettative.
Ci aspettiamo che dal momento in cui ci mettiamo a meditare dobbiamo subito vedere dei risultati ed invece può capitare che in quel momento siamo solo deconcentrati, distratti, stanchi e svogliati. (Uso il plurale ma si capisce che sto parlando di me, vero?)
Il fatto, tangibile, lampante, che mettendoci a meditare tutto questa distrazione è ancora più evidente ci fa aumentare la voglia di smettere.
Ma è proprio questa “evidenza” che è il risultato! Stiamo diventando ancora più consapevoli di quanto “non siamo consapevoli” Eureka!!!
Guardati dalle aspettative, sono pericolose. Me lo dico spesso, è utile avere una motivazione (esempio di motivazione: medito perché mi rilassa. Leggi: Come meditare – l’atteggiamento mentale – il mindset), ma è anche utile riuscire a consapevolizzare quando la motivazione diventa aspettativa.
Ma ancora di più quando l’ aspettativa restringe il quadro dell’ esperienza limitandola all’ interno della aspettativa. Mi spiego meglio con un paragone..
Come quei giochi ad incastro dei bambini. La realtà che abbiamo sotto gli occhi la vogliamo inserire per forza in una forma prefissata dalle nostre aspettativa. Come posso mettere un gioco triangolare (esperienza) in un una forma quadrata (l’aspettativa)?
L’aspettativa crea una forma, una cornice e l’esperienza la vogliamo per forza costringere in quella cornice. Riesci a inserire un panorama dentro un quadro? Che ne rimane di quell’ esperienza? La cornice è per forza limitante.
Libertà dal conosciuto, diceva Krishnamurti!
Mediti per ottenere qualcosa che stai ottenendo, ma la vuoi subito come te la sei immaginata, non come è nella realtà
Mi spiego meglio. Posso essere consapevole del mio stato di confusione e, come mi metto a meditare, posso capirlo e consapevolizzarlo ancora di più.
Ecco il risultato. Non che ho smesso di essere confuso! So solo consapevole di esserlo.
Mi frega la mia aspettativa che, ancora una volta, invece di permettermi di osservare (e godermi) la realtà per quella che è mi spinge a volerla cambiare o obbligarla nello schema immaginato prima.
C’è dell’altro!
No, non mi riferisco alla risposta alla curiosità se avevo davvero lasciato il fuoco a acceso o no, a quello ho già risposto! Ti sei perso la risposta?
Intanto dimmi come ti ha fatto stare la curiosità, come stai adesso che ti dico che te la sei persa? Vabbè dai non ti rimando su a leggerla te la copio ed incollo.. ecco cosa ho scritto sopra:“se fossi stato consapevole quando chiudevo il gas non sarei dovuto tornare indietro.” Quindi è chiaro cosa avevo fatto, no? Eheheh.
Può darsi che lo hai colto o può essere che la fretta ti ha fatto andare veloce e perderti questo particolare.
È esattamente per questo che io medito per cercare di perdermi meno cose possibili della vita e, per farlo, è utile prima accettare che è così, questa è la normalità.
Meditiamo per essere ancora più normali e goderci meglio la vita vivendola con più attenzione invece che farcela scivolare così, tra le dita delle mani.
Volevo parlarti di alcuni trucchi per riportare l’attenzione quando si è distratti, ma non credo che sia funzionale in questo momento.
Se c’è una cosa che vorrei ti rimanesse di questo articolo è: la capacità di accogliere anche lo stato di distrazione.
È un aspetto importante, per me lo è stato, per permettere alla meditazione di continuare.
Quindi come fare per non scoraggiarsi?
1) Riconoscere che è normale avere dei momenti di minore lucidità
2) Riconoscere le aspettative
3) Stare con le cose così come sono anche se non sono piacevoli
4) Ricordarti di come è cambiata la tua vita da quando mediti.
5) Usare piccoli accorgimenti per imparare come meditare da distratti.. ma questo è un altro argomento… (curioso? 😉 )
Come meditare quindi da distratti?
Insistendo, accettando di esserlo e sviluppando la pazienza. Possiamo svilupparla all’infinito. Pazienza ed accettazione (equanimità). Vai tranquillo e medita lo stesso! Puoi farlo!
Puoi farti aiutare dalla mia voce:
con una voce che ti guida è più facile ritrovare te stesso quando sei distratto, quindi, usa pure la meditazione guidata e fattela inviare gratuitamente mettendo il tuo indirizzo qui sotto:
se vuoi tornare a delle semplici istruzioni per fare la meditazione clicca su: come meditare
Un pienissimo Grazie!
Ho trovato interessantissimo tutto quello che hai detto! Non vedo l’ora di svegliarmi domattina e ricominciare a meditare con la tecnica che hai esposto!
Un grazie ancora e a presto!
Prego Marina a presto!
E se una persona è non udente e non puo’ servirsi né di musiche né di voci e nemmeno del timer con suoneria come si organizza? Grazie!
mio fratello è non udente e, pur non meditando, ha i suoi sistemi per svegliarsi o mettersi i timer con le vibrazioni.
Ma tu sei non udente, Margherita?
Preoccupiamoci del “qui ed ora” con i “se” generici finiamo per essere trascinati da pensieri che si accavallano e che ci complicano la vita le famose: “pippe mentali”. Questo lo dico anche a beneficio di chi legge e che non è sordo (è così che si definisce mio fratello: molto semplicemente).
Se non sei sordo a che ti serve preoccuparti di come fa chi lo è?
Se, invece, tu Margherita fossi non udente dovresti già sapere usare i timer dei cellulari con la vibrazione e poi, in fondo in fondo, si può anche fare senza.. La tecnologia la usiamo per aiutarci non per diventarne schiavi
ho letto il tuo articolo ad alta voce per la mia compagna, e mentre lei ha preso sonno io mi sono eccitato e non ho perso una virgola, grazie infinite un giorno spero possa io aiutare qualcun altro ciao e buona vita
eheheh mi immagino la scena :). Prego Fabio. Gia adesso puoi essere di aiuto offrendo ciò che sei e la tua Presenza agli altri
ciao Claudio , è da poche settimane che medito e sono sempre più convinto
che questa tecnica possa aiutare ad essere più Consapevoli e felici. Le tue
considerazioni e consigli mi saranno utili per continuare a coltivare la
Meditazione .
La frase é ( esattamente per questo che io medito per cercare di perdermi meno cose possibili della vita), bellissima.