Meditazione sul Respiro
meditazione – Respiro su un punto fisso o vado come viene?
Diciamo che ci sono delle regole che dovrebbero servirci come orientamento ma poi le esperienze individuali ci permettono di “conoscere le regole” e trovare ciò che è giusto per noi momento per momento
ecco perchè è utile confrontarci con le esperienze individuali..
ecco quella di Marco un allievo del Come Meditare Coaching
Guarda il video di circa 4 minuti o continua a leggere sotto:
Marco domanda
“Ciao Claudio, ultimamente sto cercando di usare sempre meno le meditazioni guidate e sempre di più il timer, mi capita quanto segue:
l’attenzione e il respiro passa spontaneamente dall’addome alle narici e viceversa durante la sessione di meditazione, è come se spontaneamente si spostasse sull’addome ogni volta che ho bisogno di ancorarmi meglio o addirittura di calmarmi e se si spostasse altrettanto spontaneamente alle narici quando posso permettermi di osservare un po’ di più le famose” cose così come sono”.
La domanda è: va bene procedere in questo modo oppure devo sforzarmi di scegliere o l’addome o le narici e mantenere la scelta fatta per tutta la sessione? Grazie in anticipo per la risposta, spero di ascoltarti dal vivo sennò in mp3.”
Contenuti
Meditazione respiro: casuale o forzato?
Allora Marco, sì secondo me va benissimo come stai facendo, non credo che ci sia bisogno…è vero che io do indicazioni di cercare un ancoraggio e mantenere quello per tutta la durata della sessione ma questo per dare delle indicazioni precise, ma non voglio che questa precisione diventi una forzatura in qualche modo.
Io credo che il fatto che tu dica che ti capita spontaneamente di passare o alla pancia o al naso, però, guarda caso, quando hai bisogno di concentrarti di più lo fai sulla pancia e quando hai bisogno di essere più sottile come sensazioni vai al naso, secondo me non è così spontaneo, diciamo che c’è una certa dose di consapevolezza, secondo me però mi piace pensare che quando dici spontaneo almeno tu lo percepisca come spontaneo.
E sì, io credo che come stai facendo va più che bene, quindi procedi tranquillamente così, è vero che io do delle indicazioni appunto per essere più precisi nella scelta dell’ancoraggio all’inizio della meditazione, ma è per evitare che poi uno si distragga, si metta a pensare
‘ Ah aspetta, io stavo pensando…adesso però mi sono accorto che stavo pensando quindi torno al respiro…ma dov’è che devo tornare, posso scegliere di tornare di qua o di là’.
No, sai qual è stata la tua scelta iniziale e senza perderti troppo in altri pensieri per pensare al dove sentirlo e dove non sentirlo, vai direttamente alla tua scelta iniziale, quindi diciamo che è più uno stratagemma un po’ fine a se stesso, non voglio che poi diventi una legge.
Mi pare che sei già molto presente a te stesso mentre ti sposti spontaneamente come dici tra l’attenzione del respiro alla pancia e quella nel naso, io normalmente do diverse indicazioni, una è quella di osservare dove lo noti prima il respiro, quindi né alla pancia, né all’addome, né al petto, né alla gola, ma uno di questi, dove uno lo percepisce prima, e ogni volta che fai una sessione diversa usare quella come ancoraggio “fisso”, l’importante è tornare al corpo, al respiro, poi dove lo percepisci, va più o meno bene.
detto questo se vuoi sperimentare come meditare col respiro..
Può essere comunque carino, se vuoi Marco, premesso che va bene come stai facendo, se ti va ogni tanto di sperimentare una cosa un po’ più rigida, quindi usare un ancoraggio che rimane quello, beh sperimenta…sperimenta o solo il naso o solo la pancia che sono due ancoraggi semplici e potenti tutti e due, oppure questo che ti ho detto, cioè di vedere dove lo senti prima e mantenere quello.
Questi sono tre ancoraggi diversi, sono quelli che suggerisco di più, poi si possono variare, però come stai facendo, va più che bene Marco, vai più tranquillo.
se vuoi saperne di più su come usare il respiro clicca qui:
Grazie Claudio!
Può essere comunque carino, se vuoi Marco, premesso che va bene come stai facendo, se ti va ogni tanto di sperimentare una cosa un po’ più rigida, quindi usare un ancoraggio che rimane quello, beh sperimenta…sperimenta o solo il naso o solo la pancia che sono due ancoraggi semplici e potenti tutti e due, oppure questo che ti ho detto, cioè di vedere dove lo senti prima e mantenere quello.
La domanda è questa: ma quello che si percepisce prima, può variare tra una sessione e l’altra?
Gianluca
certo!
Grazie Claudio!