meditazione profonda

scopri:

Giulia chiede: cos’è la meditazione profonda e come si fa.

Cerchiamo di capire cosa intendiamo per meditazione profonda.

Per esempio la meditazione vipassana, che citavo prima, significa proprio: meditazione di visione profonda, quindi è probabilmente una delle tecniche a cui ti riferisci.

La meditazione profonda se riferita alla vipassana ti permette di stare, di raggiungere uno stato molto profondo dentro te stesso.

Se con meditazione profonda intendi uno stato di assorbimento profondo, anche in questo ti aiuta la vipassana:

lo stato di assorbimento profondo -chiamato “samadhi” in lingua pali- si ottiene con una meditazione funzionale alla vipassana che è la Meditazione Samatha di cui qui puoi averne un esempio con la mia meditazione gratuita del calmo dimorare.

Se invece intendi un rilassamento profondo allora forse ti riferisci a un training autogeno, di cui posso darti delle indicazione su come farlo;

se ci sono altre tecniche che si chiamano meditazione profonda non saprei, non so se c’è una tecnica che magari con ogni probabilità deriva dalla vipassana, visto che nell’antica lingua parlata ai tempi del Buddha significa meditazione a visione profonda:

parliamo di una tecnica di 2600 anni fa quindi immagino che una tecnica nuova chiamata in questo modo si riferisca proprio alla vipassana.

Vediamo queste due.

la meditazione profonda per rilassarsi: il training autogeno

Il training autogeno è un modo per rilassarsi.

Proprio prima parlavo di meditare per l’insonnia e diciamo che è molto simile a quello che suggerivo per addormentarsi.

Puoi usarla per addormentarti: ti sdrai, passi in rassegna il tuo corpo, senti le sensazioni corporee.

Prima non l’ho detto ma una cosa che puoi fare quando passi in rassegna il tuo corpo è accorgerti se ci sono delle tensioni: cerca di rilassarle: questo si fa con le tecniche di rilassamento.

Qui però non stiamo parlando di una meditazione per sviluppare una consapevolezza, è un’altra cosa.

Qui trovi una meditazione Body scan simile alla training autogeno, ma focalizzato alla consapevolezza, non direttamente al relax

In questo caso, invece, stiamo cercando di ottenere un risultato specifico, quello di rilassarsi.

La cosa può essere molto diversa. Se mi voglio rilassare e mi accorgo che ci sono delle tensioni, quando passo in rassegna il mio corpo le rilascio.

Ci sono zone in cui c’è più tensione: gambe, cosce, glutei, collo, anche sulla faccia ci sono tantissime tensioni.

Quando passi in queste zone fai attenzione a cosa succede in te momento per momento.

Se ti accorgi che c’è una tensione rilasciala; se non riesci allora fai il contrario, tenendo ancor più il muscolo in questione.

Se passo in rassegna la coscia, mi rendo conto che c’è una tensione: quando la rilascio la sento più pesante, sento che si abbandona come fosse un palloncino pieno d’acqua.

Se ti accorgi che c’è ancora molta tensione cosa fai? Tendi ancor più la coscia, fai ancora più forza e poi rilassa.

Normalmente questa tecnica aiuta tantissimo a rilassarti: senti il corpo bello pesante e questo rende più facile abbandonarsi e restare completamente rilassati. Questo è un modo per rilassarsi profondamente.

La meditazione Profonda: la visione profonda offerta dalla vipassana-mindfulness

meditazione profondaLa meditazione a visione profonda invece ha un altro scopo. Che scopo ha la vipassana?

Quello di sviluppare la consapevolezza, di andare più in profondità dentro di te, scoprendo, essendo sempre più consapevole di come funzioniamo mentre stiamo nel mondo.

Si tratta di un allenamento alla consapevolezza. Per essere consapevoli non possiamo avere un obiettivo specifico, perché se ad esempio voglio rilassarmi, non voglio stare con l’agitazione.

Non posso essere consapevole di quello che c’è in me se in quel momento sono agitato.

Mi spiego meglio: se sono agitato e voglio scoprire cosa succede in me, il mio scopo è osservare cosa succede in me mentre sono agitato. Questo il più delle volte produce calma ma, attenzione, non è il suo scopo.

Il mio scopo non è allontanare quello che c’è, ma al contrario esserne consapevole.

Se mi voglio rilassare abbandono ogni desiderio di stare con la tensione e vado a cercare il rilassamento. Sono cose molto diverse tra loro, c’è una certa diversità, anche se tecnicamente talvolta possono assomigliarsi.

Non tendo e non abbandono i muscoli: magari si rilassano da soli quando li osservo, ma in maniera spontanea. Osservo quello che c’è e se mi accorgo che c’è una tensione, allora osservo quella tensione.

Spesso accade che quando c’è una tensione o un pensiero e io li osservo, questi si fanno piccoli piccoli, tendono ad andarsene per conto proprio, non sono io a cacciarli.

C’è una grande differenza: non sto cacciando né trattenendo niente, semplicemente osservo.

Questo è il grande potere della vipassana, che è strutturata in modo da cominciare da una fase di concentrazione, di rilassamento, che non è un rilassarsi vero e proprio.

Per sapere di più su come funziona la meditazione vipassana clicca qui

Siamo pieni di stimoli, siamo sempre distratti, quindi all’inizio di ogni meditazione, compresa la vipassana, ci ancoriamo un po’ al corpo, che come abbiamo visto per la questione dell’insonnia, vive nel qui ora, mentre con la mente invece siamo con i pensieri, in un mondo di fantasia, a volte nel passato, a volte nel futuro.

Noi possiamo osservare nel qui ora tutto quello che ci succede in vipassana, ci possiamo permettere di osservare persino i pensieri.

Comunque, all’inizio di ogni meditazione, inclusa la vipassana, ci ancoriamo.

Invece di perderci nei pensieri, nei loop mentali, nelle richieste esterne, riportiamo l’attenzione all’interno e usiamo il corpo, soprattutto il respiro, per ancorarci all’adesso.

Ecco come fare la meditazione vipassana. Inizio, osservo il corpo, seguo la posizione se è corretta, dritti non rigidi o sdraiati, qualsiasi posizione alla fine va bene.

Osserviamo cosa succede, osserviamo prima il respiro e poi osserviamo cosa succede. Quando ci distraiamo torniamo al respiro, sempre, durante la meditazione.

Se ci accorgiamo di essere distratti torniamo al respiro. L’inizio della vipassana è fatta deliberatamente con il respiro, poi lentamente ci spostiamo, permettendoci di domandarci come stiamo in generale.

Quali sono i miei pensieri? Quali sono le mie sensazioni, emozioni e sentimenti?

Questo è come funziona la vipassana.

Nel mio secondo sito, meditazionevipassana.it, puoi scoprire di più su questa potente meditazione profonda.

La Visione Profonda: “stare con quello che c’è”

La meditazione profonda vipassana ti permette di andare sempre più in profondità dentro di te. Fa anche un’altra cosa bellissima: ti permette di stare in quella profondità che nel qui ora ti permetti di avere.

Immagina di essere fatto a strati, come una cipolla. Ci sono tanti strati di polvere, tanti strati di non consapevolezza che non ci permettono di scavare e di trovare la luce dentro di noi.

Cosa facciamo? Ci sono giorni in cui siamo più consapevoli e giorni in cui lo siamo meno. C’è sempre uno strato di polvere, o tanti strati, a seconda di come stiamo nel qui ora in quel giorno.

Possiamo andare o meno in profondità ma c’è sempre un altro strato che possiamo scoprire e approfondire.

Se ad esempio un giorno sono molto agitato, se la mia mente è molto agitata, posso accorgermi anche solo di questo: così vado un po’ più in profondità rispetto a quanto non farei se non mi fermassi a meditare.

Credi che sia scontato? Dare questa cosa per scontato significa essere in balia dei pensieri, mentre sapere di essere in balia dei pensieri è diverso.

Un esempio che faccio spesso: se so di essere agitato o in balia dei pensieri starò più attento a chiudere il gas, o starò più attento a come mi rivolgo al capo o al partner.

Se sono agitato e so di esserlo non risponderò in maniera spontanea, come mi verrebbe da fare. Se non so di essere agitato potrei lasciare distrattamente il gas acceso.

Potrei rispondere male perché sono meno tollerante senza assumermi la responsabilità di sapere che sono io ad essere agitato.

Se so di essere agitato metterò un filtro davanti, cercherò di stare più attento e questo è già tanto.

Se un giorno riesco ad essere più presente a me stesso, se riesco ad andare più in profondità, posso scoprire delle cose molto interessanti di me.

L’invito è a meditare secondo questa tecnica di meditazione profonda, assolutamente, e ti consiglio di approfondirla.

 

Ho detto cos’è la meditazione profonda, ho detto come si fa, sia se intesa come meditazione di rilassamento profondo, sia come meditazione di visione profonda, la meditazione vipassana.

Oggi si chiama Mindfulness ma la tecnica più o meno la stessa, anche se Mindfulness è un marchio registrato. Lo scopo, il come si svolge, però, alla fine è questo, è come ti ho detto.

Attenzione al respiro, attenzione a tutto quello che succede momento per momento. Mindfulness significa in piena presenza mentale e l’invito è proprio quello di essere presenti a se stessi momento per momento, ad andare sempre più in profondità nel nostro interno.

 

Un altro pezzo “rubato” al “come meditare coaching” clicca per saperne di più su come funziona: “come meditare coaching

se vuoi tornare a delle semplici istruzioni per fare la meditazione clicca su: come meditare

4 risposte

  1. grazie Claudio io però vorrei frequentare dal vivo
    non fai degli incontri a Roma?
    interessante è dove lo fai per bambini grazie un caro saluto Anna

    1. ciao Anna, in effetti sempre più persone me lo stanno chiedendo.. Adesso vedo se riesco ad organizzarmi e se siamo un minimo per potere partire, ti aggiorno…

      Mi autorizzi a inserirti in una mailing lista fatta apposta per essere avvisata? anzi per te e per..

      tutti coloro che vorrebbero partecipare a degli incontri dal vivo per piacere inserite la vostra preferenza qui:
      http://www.comemeditare.it/eventi/

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