Come capire se stai meditando bene

Come capire se stai meditando bene?
Come entrare in meditazione?

In realtà è molto semplice, anzitutto però dovremmo prima capire cosa significhi entrare in uno stato meditativo.

Guarda il video o continua a leggerne la trascrizione sotto:

Brevemente, possiamo dire che entrare in meditazione significhi entrare in uno stato mentale che non è quello abituale, in cui siamo assorbiti da mille pensieri, cioè quello stato di “schizofrenia normalizzata” a cui tendiamo; uno stato “normale”, in quanto ci riguarda tutti, ma comunque doloroso.

È infatti doloroso essere sempre immersi nei pensieri: pensieri sul domani, sullo ieri… che ci fanno perdere l’unico momento in cui siamo vivi, che è l’adesso.

Quindi entrare in meditazione significa entrare in uno stato della mente che è libero da tutti questi pensieri, ricorrenti e compulsivi, che sono al di fuori del nostro controllo; e che creano ansia.

Mediando, quindi, si genera uno stato di assorbimento, che produce la meditazione quando stiamo nel “qui e ora”, e che è chiamato Samadhi.

Facciamola semplice: il modo migliore per entrare in meditazione è col respiro... e ho finito la risposta!

Osservando il respiro, focalizzandoci sull’esperienza del respirare che avviene nel “qui e ora”, sfrondiamo tutta la nostra attenzione dai pensieri, che tenderebbero a insinuarsi compulsivamente e a spadroneggiare nella nostra testa, e la indirizziamo nell’esperire l’atto respiratorio, che è un qualcosa che avviene nel momento presente.

Questo produce calma.

Questa calma, alimentata da una dose di consapevolezza, può anche portare a uno stato di assorbimento piacevolissimo, come quello di Samadhi, ma anche no.

Se con “come entrare in meditazione” si intende come ci si entra nella pratica, la risposta è: “stai con il respiro”.

Se invece si intende quel particolare stato di assorbimento, il respiro è comunque ineluttabile, in quanto, focalizzando l’attenzione sul corpo, è la chiave più utilizzata e funzionale; ci si può anche focalizzare sul corpo in generale, o talvolta su un mantra, ma il respiro è quello che consiglio.

C’è anche una terza chiave di lettura, ma la risposta non cambia: ovvero, se intendiamo come stato meditativo quello che possiamo misurare con uno strumento come l’elettroencefalogramma, posto sulla testa di un meditante, vedremmo delle onde simili a quelle che si riscontrano quando siamo molto rilassati (tendenzialmente onde alfa, sebbene ne siano state registrate, in misura minore, anche altre).

E anche qui la cosa avviene quando siamo rilassati e, di conseguenza, siccome il respiro serve a rilassarci, lo ritroviamo anche qui.

Sembra semplice questa domanda ma, come vedi, prima di rispondere dobbiamo capirci un pochino.

Veniamo ad un’altra domanda:

“Come capire se stai meditando bene”.

Anche questa può sembrare un domanda banale ma, in realtà, può essere molto interessante dargli una risposta.

Perché il luogo comune, e non quindi la vera risposta, è: “io medito bene quando non ho più pensieri.”

E non è così, sarebbe molto frustrante se la risposta fosse questa: nessuno riuscirebbe a meditare, allora.

È difficilissimo non avere pensieri.

Ci riescono pochissime persone, che poi riescono a pensare a comando, quindi non è che non hanno pensieri; non so se ci riescono sempre, comunque non è questo il caso della stragrande maggioranza delle persone, incluse quelle che meditano.

La stragrande maggioranza delle persone, medita proprio perché si accorge che, normalmente, è in balia dei pensieri; e allora si allena per cercare di dare sempre meno retta ai pensieri e di focalizzarsi su di un qualcosa che è nell’adesso come, lo ripeto spesso e volentieri, il respiro.

Quindi, cosa facciamo?

Poniamo la nostra attenzione al respiro e noteremo che, dopo un po’, qualche pensiero torna a sorgere nuovamente.

Ok, vuol dire che sto meditando male?

No, è normale che sorga un pensiero.

Solo che non gli devo dar retta e non devo farmi trascinare via da esso.

Questo idealmente, cosa succede normalmente?

Che probabilmente, dopo un po’, mi faccio di nuovo trascinare dai pensieri; ma me ne accorgo di nuovo, e quindi torno a riporre la mia attenzione al respiro.

Oserei dire che, per capire se stai meditando bene, devi riuscire a notare i pensieri

È strano, no?

In realtà non è che non devi pensare, non è esattamente così.

Non devi essere in balia dei pensieri.

Quando ti accorgi che c’è un pensiero, è invece un buon momento; quel momento in cui tenderesti a criticarti, e a dirti “Ho sbagliato: non dovevo pensare” (quando, come ti dicevo, nessuno ti dice di non pensare), mentre in realtà, il fatto di accorgerti che stavi pensando, significa che sei tornato a essere presente a te stesso.

Cioè: mentre prima io ero assorbito, trascinato via dai pensieri, quando mi accorgo di stare pensando io torno a essere protagonista della mia vita.

In quel preciso momento, io non sono più in balia dei pensieri; quindi, un buon segnale che ti dice che stai meditando bene, è l’accorgerti che stai pensando, non di non avere pensieri.

Poi, certo, se proprio non hai pensieri, potrebbe essere buono… se fosse davvero così.

E, il più delle volte, non è così.

Potrebbe succederti che non ti accorgi che stavi pensando, che per esempio nei dieci minuti in cui stavi meditando non ti sei accorto dei pensieri perché, semplicemente, eri completamente trascinato via e perso in questo sproloquio della tua mente che ti faceva fantasticare su ogni cosa.

E te ne accorgi solo quando suona la campana finale, e ti rendi conto di essere stato seduto in apparente tranquillità, perché eri seduto e quindi tranquillo, ma la mente non si è acquietata.

Se non ti sei accorto che stavi pensando tutto il tempo, e te ne stavi tutto il tempo abbandonato al fluire dei pensieri, vuol dire che non stavi meditando bene.

Meditare bene significa che devi avere quell’energia e quella capacità di poterti accorgere di quello che succede dentro di te.

Lo ripeto.

Devi avere la capacità di accorgerti di quello che succede dentro di te.

Quindi, quando ti accorgi che stari pensando, stai facendo questo: e va bene.

Perciò direi, per sommi capi, che un buon segnale per capire se stai meditando bene è accorgerti, in generale, di cosa accade in te e, in particolare, di accorgerti se ci sono dei pensieri.

Quello che ci fa dire: “Non riesco a meditare perché ho tanti pensieri”, potrebbe essere una risorsa, un segnale che significa che hai ancora accesa quella dose di attenzione, quel retto sforzo, che fa sì che tu possa accorgerti che un attimo prima eri trascinato dai pensieri.

meditare correttamente

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