Vuoi sapere come prendere in mano la tua vita al di là del karma? Spesso ci sentiamo impotenti di fronte agli eventi, convinti che il destino sia già scritto.
Ma esiste un modo per uscire da questa sensazione di impotenza e iniziare a vivere davvero. La chiave è nella comprensione e nel controllo del nostro: locus of control.
Cosè, come funziona? Scopriamolo assieme!
questo video è stato estrapolato da una sessione del Come Meditare Coaching qui trovi maggiori informazioni su questo servizio di sostegno nel tempo: http://www.comemeditarecoaching.it
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Contenuti
- come prendere in mano la propria vita al di là del Karma
- Che cos’è il locus of control?
- Come funziona il ciclo di controllo esterno?
- Il ciclo del controllo interno
- La Consapevolezza come chiave
- La Filosofia del Karma: Azione e Conoscenza
- Guarda il Video – Prendere la vita in mano: scopri il locus of control
come prendere in mano la propria vita al di là del Karma
Questa volta un allievo del Come Meditare Coaching vuole sapere come prendere in mano la propria vita al di là del Karma
La domanda è breve, la leggo nella sua essenza:
di fronte alla vita mi sento impotente. Mi capitano molte cose ed ho la sensazione di non poterci fare nulla. È il karma. Come posso prendere in mano la vita?
il “segreto” di prendere la vita in mano
La vita è fatta di alti e bassi. Ci sono delle cose su cui non possiamo fare nulla e altre cose su cui possiamo fare molto. Il modo di approcciare la vita può fare la differenza.
In psicologia si chiama locus of control. Adesso cerchiamo di capire che cos’è questo locus of control misterioso, come funziona e perché è importante capire questo aspetto.
Facciamo di nuovo un passo indietro. Ripartiamo proprio dall’inizio: abbiamo detto che la vita è fatta di alti e bassi, ok? La vita è inevitabilmente fatta di alti e bassi.
Tendiamo a rimandare la vita a un domani: “Quando avrò risolto questo problema sarò felice; quando non ci sarà più questo problema sarò felice; quando guadagnerò quello che dico io sarò felice; quando, quando, quando”. E poi l’asticella si sposta sempre di più. Supponiamo che io raggiunga quello stato economico, ad esempio, e nel frattempo ho già aumentato l’asticella. Sempre che l’abbia raggiunto.
Il punto è questo: dovremmo essere in grado di prenderci la vita nelle nostre mani adesso, per quella che è adesso, con tutti i difetti che nella mia vita ci sono adesso, con tutti i problemi che nella mia vita ci sono adesso. Questo è il segreto.
Un’altra chiave di lettura per capire meglio il fatto che dobbiamo necessariamente avere a che fare con gli alti e bassi della vita è quel detto per cui:
“Se un problema ha una soluzione, non è un problema;
e se un problema non ha una soluzione, non è un problema”.
Questo ci alleggerisce parecchio, no? Perché comunque sia, noi dovremmo capire cosa riusciamo a fare e in cosa ci dobbiamo arrendere del resto.
Ed è quello che dicevo prima: inevitabilmente noi invecchieremo, ci ammaleremo… cioè, la nostra vita non va rimandata a un domani.
Anzi, il fatto di, per esempio, cominciare a meditare adesso mi permetterà, quando starò peggio con la salute, di avere abbastanza meditato da capire come fare, da recuperare quel modus operandi della meditazione che ormai mi è familiare.
Quindi dovrei riuscire a farlo anche nella peggiore delle condizioni, dove peraltro questa meditazione mi sarà maggiormente di aiuto.
Responsabilità e impatto personale
Questo è importante capirlo: non rimandiamo a un domani la meditazione, ma soprattutto non rimandiamo a un domani la vita.
Ora, cerchiamo di capire che ovviamente le circostanze della vita non dipendono tutte da noi. Siamo interdipendenti, siamo immersi in un sistema, però ne facciamo parte. Quindi qualcosa è comunque nel nostro potere.
Se io litigo con qualcuno, sarà anche vero che lui ci mette del suo, ma io ci metto del mio. Allora cerchiamo di far leva su questo.
Siamo nel mondo, magari il mondo non va esattamente come voglio io, ci sono le guerre, c’è tanta bruttezza nel mondo, ma c’è anche tanta bellezza. Però io ne faccio parte, quindi in qualche modo ne sono corresponsabile.
Certo, magari la mia azione non produce subito la pace nel mondo, ma posso lavorare in quella direzione. Ecco, il segreto è questa parolina: posso.
Che cos’è il locus of control?
È un termine psicologico. Cioè, in psicologia, può essere chiamato in modo diverso, credo che questo termine, come lo sto usando io, sia della PNL. Non ricordo bene, però è abbastanza diffuso. È la capacità di vedere gli eventi come interni o esterni. Se il controllo, quindi il locus of control io lo percepisco come esterno, allora, mi dirò delle cose e agirò in un modo disfunzionale, mi lascerò vivere addosso.
Se lo percepisco come interno, sento che invece io posso fare delle cose e mi adopererò per fare del mio meglio affinché io possa ottenere un risultato. Per spiegare meglio, c’è un ciclo dei passi ciclici che possiamo riscontrare con un locus of control esterno.
Come funziona il ciclo di controllo esterno?
Quindi, non ci posso fare niente, eh, non è al di là della mia portata, eh, che è negativo e non fa altro che aumentare esponenzialmente questa sensazione.
Come funziona questo ciclo di controllo esterno?
Il primo passo è dire: ‘Non dipende da me’. Con questa prospettiva, la motivazione sarà bassa. Non dipende da me, e di conseguenza mi dirò: ‘Non ce la posso fare’. Quindi, uno, non dipende da me;
due, motivazione bassa; ‘non ce la posso fare‘;
tre, le azioni che ne conseguono saranno scarse e quindi, da qua, i risultati saranno negativi.
Con dei risultati negativi, il passo quinto sarà un rinforzo maggiore dell’idea iniziale: ‘Non dipende da me’, quindi, mi dirò: ‘Avevo ragione, io non dipende da me‘.
E quindi, ripartiamo da: ‘Non dipende da me’, motivazione bassa; non ce la posso fare, azioni scarse. Con le azioni scarse, avrò i risultati negativi. Con dei risultati negativi, avrò un rinforzo negativo: ‘Avevo ragione, io, non dipende da me, non ci posso fare niente’.
“Vedi che io c’ho provato, ma non ha funzionato” e questo, come potrei capire, fa la differenza perché non faccio altro che entrare in un buco di negatività sempre maggiore.
Il ciclo del controllo interno
Io non dico che dobbiamo illuderci che possiamo fare tutto, ma dobbiamo capire cosa possiamo fare. E comunque, crederci, metterci del nostro, quantomeno per fare il nostro meglio, non posso cambiare la pace del mondo, ma comincio a fare pace col mio vicino, a fare pace con la mia ex-moglie, a fare pace con la mia partner, eh, comincio da quello, e non è poco. È quello che è il mio potere. E ti assicuro che non è poco, ci vuole tanto lavoro, ma lo possiamo fare.
Ecco, questo possiamo fare. È la chiave del ciclo, invece del controllo del locus of control interno.
Che cosa dice questo locus of control interno?
Uno dipende da me e, come vedi, c’è già una differenza.
Quindi, la motivazione (due) sarà alta.
Ce la posso fare con una motivazione alta e mi dico: ‘Ce lo posso fare‘.
Le azioni che io intraprendo saranno adeguate, ci metterò l’energia giusta per fare quella cosa, non la farò con la mano sinistra, controvoglia, la farò credendoci, mettendoci passione, mettendoci tutto me stesso e con delle azioni adeguate, i risultati come saranno? positivi!
Quindi, (quattro) risultati positivi e..
alla fine, ci sarà un rinforzo positivo: ‘Avevo ragione, io ce la posso fare‘.
E quindi, il ciclo, invece di essere un ciclo dove mi metto in dare sempre di più il potere del mio karma all’esterno, piuttosto che prendere in mano la mia vita.
La Consapevolezza come chiave
Quindi, come prendere in mano la mia vita? Noi siamo qui nel Come Meditare Coaching proprio per sviluppare consapevolezza. Io sono un fautore della consapevolezza, credo che la consapevolezza sia la chiave per prendere in mano la propria vita. Altrimenti, ce la lasciamo vivere. Ecco, il locus of control.
Non è un caso che io all’interno del Come Meditare Coaching lasci il test per misurare com’è il locus of control. Perché ci aiuta proprio a capire che il processo per prendere in mano la propria vita dipende da noi, in qualche modo.
E quindi, intanto è utile capire qual è il tuo locus of control. Com’è il tuo locus of control? Se hai fatto il comare, hai fatto il test e riprendilo in mano, verificalo.
Consapevolezza e Azione: Il Primo Passo per Gestire il Karma
La consapevolezza è cruciale nel processo di gestione della propria vita. Quando mettiamo passione e attenzione nelle nostre azioni, la gioia di vedere i risultati positivi è una motivazione in sé.
Esploriamo il concetto di karma: non è solo un sistema di ricompense e punizioni, ma il frutto delle nostre azioni passate che raccogliamo oggi.
Possiamo influenzare il nostro futuro agendo saggiamente ora, seminando oggi per un raccolto diverso domani. Questo principio ci offre la libertà di cambiare il corso delle nostre vite, nonostante le sfide incontrate lungo il cammino.
La Filosofia del Karma: Azione e Conoscenza
La filosofia del karma ci insegna che ogni azione ha una reazione, e che possiamo plasmare il nostro destino agendo consapevolmente nel presente. Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo influenzare il futuro con le nostre scelte di oggi. Questo concetto non è solo una teoria, ma una guida pratica per affrontare le difficoltà della vita con accettazione e determinazione.
Vivere con Gratitudine e Intenzione
Molti di noi affrontano momenti di difficoltà o disgrazie, ma è proprio attraverso queste esperienze che possiamo imparare a vivere pienamente. La malattia, gli incidenti gravi o le sfide quotidiane possono sembrare insormontabili, ma possono anche essere opportunità per crescere e maturare. Cercare il lato positivo di ogni situazione ci permette di ringraziare per le lezioni apprese anziché lamentarci per le difficoltà incontrate.
Accettazione e Trasformazione
Accettare la legge del karma come un principio di azione ci dà il potere di influenzare il nostro destino futuro. Non si tratta solo di accettare passivamente quello che ci capita, ma di scegliere consapevolmente come agire oggi per creare un domani migliore. Ogni gesto, grande o piccolo, ha un impatto sul nostro percorso di vita.
Accettare gli alti e bassi della vita significa sviluppare l’equanimità, questo corso -che include la meditazione sull’equanimità, è pensato per sviluppare 4 qualita (con altrettante tecniche di meditazione) che sono:
gentilezza amorevole
compassione
gioia
equanimità
Trovi la Pratica dell’equanimità o equilibrio (Upekkha) nel corso sulle 4 Dimore Sublimi:
https://comemeditare.it/corsi/4dimore-presentazione/
Conclusioni: Abbracciare il Potere del Karma
Il karma è più di un concetto spirituale; è una guida per vivere in modo consapevole e responsabile. Mentre riflettiamo sulle nostre azioni passate e presenti, possiamo guardare al futuro con ottimismo e determinazione. Prendersi la vita in mano significa riconoscere il potere che abbiamo nel plasmare il nostro destino attraverso le scelte che facciamo ogni giorno.
Guarda il Video – Prendere la vita in mano: scopri il locus of control
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https://comemeditare.it/
Bellissimo, comprensibile a tutti,io ho avuto una vita difficile ma, ho imparato istintivamente a viverla così e sono serena , ottimista e godo del tempo che mi resta con consapevolezza e sempre attenzione per gli altri, non importa chi…
Bravo!! Se il mondo intero vivesse così , sarebbe un Eden…ciao
grazie Niva della tua condivisione, concordo: il mondo può essere migliore e mi piace pensare che tra alti e bassi tenderà a migliorare