Cosa vuol dire meditare
ciao Claudio, come sai mi piace farti domandi basilari, so che sei in grado di dare risposte esaustive e non mi accontento di credere di sapere cosa significa quindi ti domando: cosa vuol dire meditare? a cosa serve la meditazione? (???? la meditazione è pericolosa?)
(se preferisci vedere il video clicca qui: cosa vuol dire meditare, dura circa 5 minuti, ma con la trascrizione ho aggiunto il significato secondo il dizionario e altre cosette)
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Cosa vuol dire meditare
“Che cosa vuol dire meditare” e questa in effetti sembra una domanda semplice.
Lo è in realtà, ma la risposta è più ricca e più interessante di quanto uno possa immaginare: perché molti pensano che meditare sia “pensare”.
Qualcosa del tipo: “ci medito sopra”; che vuol dire: “ci penso sopra”.
E forse alcuni tipi di meditazione hanno anche questa valenza, tuttavia non è questo, anzi apparente è in qualche misura esattamente l’opposto: cioè meditare vuol dire: “non pensare affatto”!
In realtà non è vera neanche questa affermazione, però diciamo che tra le due ci si avvicina di più..
Il significato della parola “meditare”
Il significato della parola “meditare” è in effetti quello di pensare, di riflettere. Così ci dicono i vari vocabolari. Anche se dicono che viene dalla parola latina “meditari” che sta per “curare o prendersi cura”.
Ad esempio la Treccani ci dice: “Fermare a lungo e con intensa concentrazione spirituale la mente sopra un oggetto del pensiero, considerare profondamente un problema, un argomento, soprattutto di natura religiosa, morale, filosofica, scientifica, allo scopo di intenderne l’essenza, indagarne la natura, o trarne sviluppi, conseguenze, ecc” vedi il significato de “la parola meditazione” su treccani.
“intensa concentrazione” è in realtà molto forviante per chi intende fare una pratica meditativa. Non c’è sforzo concentrativo, (lo sforzo semmai è di ricordarsi di essere presenti: è leggero) e specialmente non è rivolto ad incrementare elementi concettuali o ragionamenti.
Almeno nella stragrande maggioranza delle tecniche meditative.
Cosa significa meditare per chi pratica veramente la meditazione
Quindi se per qualcuno meditare vuol dire “riflettere”, per la stragrande maggioranza delle persone significa esattamente l’opposto: “non avere pensieri affatto”, “non riflettere per niente”.
Come stanno allora veramente le cose?
Apparentemente la seconda affermazione ci si avvicina di più. Ovvero meditare vuol dire: “interrompere quel flusso di pensieri ricorrenti nei quali siamo continuamente immersi”.
Ecco questo in qualche modo significa meditare, poi anche qui si possono dare vari significati, e molto dipende anche dallo scopo dei vari tipi di mediazione che esistono e che ne spostano l’obiettivo e quindi il suo significato profondo.
Su questo poi potremmo vedere delle distinzioni ma appare già evidente che se uso la meditazione per riflettere -e si può fare! (In certe circostanze si stimola una riflessione mentre si è in uno stato meditativo)- è molto diverso che usare una tecnica invece che mi aiuta a interrompere il flusso meccanico dei pensieri.
Ma adesso voglio continuare a rispondere a “cosa vuol dire medicare” dicevamo perché dico che è utile interrompere il flusso dei pensieri?
Perché il flusso dei pensieri ricorrenti ci portano a fare una cosa molto semplice, quanto tremenda: cioè a lasciarci vivere immersi nelle fantasie dei pensieri.
Molto tempo della nostra vita viene trascorso -non mentre la stiamo vivendo- ma in balia delle fantasie perché i pensieri sono fantasie.
Pensieri che ci portano a fantasticare sul futuro, che ancora non è arrivato, che quasi certamente non sarà come l’ho immaginato, comunque sarà diverso, o a rimuginare sul passato.
Noi non possiamo agire sul passato, possiamo agire solo sul presente; non possiamo agire sul futuro se non seminando adesso qualcosa che raccoglieremo nel futuro.
Questo dipende molto da quello che facciamo adesso (la parola “karma” che molti pensano significhi destino, in realtà significa “azione”) quindi è utile smettere di preoccuparci per cominciare a occuparci della nostra vita!
Ecco questa è la fondamentale differenza tra meditare immaginando qualcosa e invece meditare interrompendo quelle fantasie creative non volute.
Perché poi altro conto che è io voglio pensare e io scelgo a cosa pensare che molto diverso da “lasciarmi pensare”.
Ecco questo è uno delle principali tecniche di mediazione: è quello di focalizzare la mia mente -cioè riportare la mia attenzione, la mia parte cognitiva (e alleggelirla)- verso un oggetto che mi permette di stare nel qui e ora: che non è un pensiero (visto che mi porta a fantasticare).
Un oggetto di ancoraggio all’Adesso come per esempio, il mio corpo, o come il respiro (talvolta si una anche il mantra): qui trovi una meditazione guidata gratis basata sul respiro chiamata del calmo dimorare scaricala se non l’hai già fatto
il respiro è un oggetto che io contemplo quindi io porto la mia attenzione al respiro e quando faccio questo ritorno nel “qui e ora” che non nel momento in cui vivo ecco questo significa in qualche modo meditare.
In sintesi cosa vuol dire meditare
Meditare etimologicamente dicevamo che significa “curarsi di” ed in effetti possiamo affermare che meditare vuol dire esercitarsi a prenderci cura di noi per quello che siamo REALMENTE nell’adesso.
Quindi stare nel qui e ora questo direi che è il clou del significato della parola “mediazione” quindi è un esercizio di consapevolezza.
A cosa serve la meditazione
E quindi a che cosa serve una meditazione? Questa è la seconda domanda.
Dipende dalle varie tecniche ovviamente. Comunque la meditazione serve prevalentemente per ritrovarli per ritrovare “me stesso”, per ricordarmi di essere vivo, per essere consapevole di cosa sto vivendo nel “qui e ora”, per vivere meglio, per “vivere più intensamente” per essere più protagonista della mia vita..
Diceva Anthony de Mello citando John Lennon: “la vita è quella cosa che ci accade mentre stiamo inseguendo tutt’altri progetti”
Io trovo questa affermazione incredibilmente vera! Noi veramente ci perdiamo gran parte della nostra vita.
Quindi meditare significa allenarci a essere più vivi, a essere più intensamente consapevoli, a trovare quella pace che solo nel “qui e ora” troviamo.
Mentre nelle fantasie della mente troviamo preoccupazioni.
Appunto invece di “occuparci” della vita nel presente, ci pre-occupiamo del futuro o siamo tristi per quello che è successo nel passato che non possiamo più modificare.
Questo tendenzialmente è quello che ci fanno fare i pensieri.
Certo qualche volta può essere eccitante pensare al futuro, ma ci può anche spaventare molto, mentre nel “qui e adesso” ci occupiamo delle cose e ogni preoccupazione cessa.
Il “qui e ora” è veramente il posto o l dimensione dove viviamo la nostra vita, dove la trascorriamo.
Noi trascorriamo la vita in un susseguirsi di “qui e ora” e troppo spesso ce ne dimentichiamo
//www.youtube.com/watch?v=dUVJxnfsgN4
Un altro pezzo “rubato” al “come meditare coaching” clicca per saperne di più su come funziona: “come meditare coaching”
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