Quando a lungo dovrebbe meditare un principiante?
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In generale si dice, e lo troverai un pò da tutte le parti, che meditare a lungo è utile; spesso vedo che in Italia si dice di meditare venti minuti.
Questo è buono, ma non è quello che io consiglio a un principiante.
Normalmente consiglio a un principiante di privilegiare la qualità alla quantità: piuttosto che stare tanto tempo a scaldare una sedia senza capire bene quello che stai facendo, è meglio focalizzarsi sulla qualità della meditazione.
Cosa auspico per un principiante (ma anche per un avanzato)?
Di riuscire a capire e sperimentare, agendo quindi in maniera empirica; cioè di avere alle spalle un bagaglio di esperienza, un tesoro a cui attingere che permette di replicare le esperienze fatte.
Quindi fare prima una bella esperienza di qualità della meditazione e poi, dopo che hai capito che cosa significa da un punto di vista esperienziale cosa sia davvero la meditazione, ecco che ti sarà più facile replicarla anche per un minutaggio più lungo; quindi è fondamentale anzitutto la qualità della meditazione.
Cos’è la qualità della meditazione?
La qualità della meditazione la ottieni quando sei presente in quello che stai facendo; ad esempio: mi focalizzo sul respiro (e per chi inizia è un ottimo esercizio), in modo da essere pienamente consapevole che stai respirando.
Mi spiedo meglio: normalmente la mente vaga e siamo in balia di mille pensieri che io tecnicamente chiamo “pippe mentali” (è un tecnicismo, non me ne volere, chiarisce molto bene cosa succede quando siamo distratti), non sei solo tu ad essere speciale perchè vaghi nei pensieri: lo facciamo tutti; quando ci mettiamo a meditare, il più delle volte dovremmo cercare di focalizzarci quando più possibile sul respiro, invece di dar retta ai pensieri che ci trascinano via.
Detto questo, però, non significa che tu mentre mediti riesci a eliminare i pensieri: e questo lo capisci proprio esperienzialmente, facendo la meditazione.
Il lavoro della meditazione è proprio questo, accorgerti che stavi pensando e riportare la tua attenzione al respiro; allora i pensieri ripartono (ed è normale: non sei tu particolare che non riesci a non pensare) e tu ti accorgi di nuovo che stavi pensando e ti riporti ancora al respiro e cerchi, quanto più possibile, di mantenere la tua attenzione sull’inspirazione e sull’espirazione; e se riesci a percepire anche le pause tra inspirazione e espirazione: Bingo! tanto meglio.
Poi la mente grossolana torna a farsi sentire e i pensieri ti ritrascinano via e, quando te ne accorgi, ben venga, e ti riporti al respiro.
Ecco quindi cosa si intende per qualità: il riuscire a fare questo tipo di esercizio, il riconoscere i pensieri e non essere quindi in loro balìa, e il riportarsi al respiro quanto più possibile.
Attenzione: non sto dicendo di non avere i pensieri (magari non averceli); il vero lavoro di un principiante è quello di accorgersi dei pensieri e riportare poi l’attenzione al respiro, ma, siccome questo non durerà a lungo, il lavoro successivo sarà quello di riportarti nuovamente al respiro: questa è una meditazione qualitativamente molto buona.
Se riesci a ricordarti questa qualità di attenzione per ricordarti di tornare al respiro ogni volta che ti sei perso: perfetto; falla per almeno cinue/dieci minuti.
Se è proprio la prima volta fallo per cinque minuti, e in seguito cerca di farlo per dieci minuti.
Vedrai quanto è difficile non perdersi nei pensieri e, lo ripeto, non si tratta di non perderci in assoluto, ma di ricordarci quando ci siamo persi…che ci siamo persi.
Questa è, veramente, l’indicazione principale da dare a un principiante.
Detto questo, la qualità di questa esperienza, averla capita e averla fatta per almeno dieci minuti, ci aiuta poi (magari dopo una settimana o anche più se lo ritieni) ad estendere questo minutaggio anche per quindici o venti minuti.
Quindi: focalizzarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
Di solito, a un non esperto, soprattutto nel mio metodo “La meditazione per indaffarati”, consiglio addirittura di meditare un pochino meno, in genere sui sette minuti (che poi diventano una decina tra preparazione e uscita dalla meditazione).
È stato dimostrato, anche scientificamente, che un tempo di sette/otto minuti è il minutaggio minimo indispensabile per ottenere già un certo tipo di risultati.
Nella meditazione per indaffarati oltre a dare l’indicazione per una meditazione di sette minuti, do anche alcuni esercizi per mantenere la presenza e l’attenzione a noi stessi nel quotidiano.
vai su www.meditazioneperindaffarati.it per saperne di più.
La qualità ha la precedenza, e grazie ad essa è possibile apprezzare, in un secondo tempo, anche il benefico influsso della quantità del tempo speso a meditare. [queste parole non ci sono nel parlato, ma servono a me per giustificare consequenzialmente quello che dici dopo]
Se tu dovessi fare un ritiro di meditazione, e ti invito prima o poi a farlo soprattutto dopo le tue prime esperienze da solo, e soprattutto in un ritiro di matrice Vipassana, starai giorni e giorni a meditare; dalla mattina alla sera.
Non hai distrazioni; mangi in silenzio; non usi il cellulare; non ascolti la musica; non leggi: stai focalizzato sulla meditazione ventiquattro ore su ventiquattro per diversi giorni.
Lì la qualità della tua pratica aumenta, e aumenta anche grazie al fatto che la fai effettivamente per tanto tempo; in questo caso ti accorgi che la qualità è al servizio della quantità, e anche che la quantità è al servizio della qualità.
Meditare tanto di aiuta ad accorgerti che ci sono dei momenti della giornata in cui siamo molto distratti dai pensieri, siamo molto insofferenti e ci diciamo: “Ma cosa ci sto a fare qui a meditare seduto come un cretino?” (ed è normale avere di questi pensieri); poi però attraversi questi momenti e ti rendi conto che la qualità della meditazione, e quindi la qualità della tua presenza, aumenta.
Tuttavia, qual’è il pericolo?
In un ritiro si può meditare tranquillamente ventiquattro ore su ventiquattro, ma se siamo dei principianti e se nella vita quotidiana in cui siamo distratti continuamente da mille stimoli, ci sediamo a meditare per venti minuti ma non siamo concentrati perchè poi dobbiamo andare a lavorare, abbiamo mille problemi ecc., in quei venti minuti ci siamo distratti tantissimo e non abbiamo fatto magari nemmeno cinque minuti di quel buon esercizio di ricordarci di riportare l’attenzione al respiro.
Ecco perchè a un principiante dico: comincia con dieci minuti e poi, magari anche solo dopo un settimana se riesci a mantenere questa abitudine, estendi il tempo della meditazione a quindici o venti minuti.
Se invece dopo una settimana vuoi continuare con i dieci minuti: benissimo, continua pure; e se vuoi continuare anche per una terza settimana: perfetto, va bene anche questo.
Magari, dopo un po’ che ti stai allenando e vedi che hai mantenuto questa abitudine dei dieci minuti, puoi provare (per esempio nel fine settimana che hai più tempo) a farne una da venti oppure, anche meglio, ne fai due: la tua solita da dieci e poi una da venti in un’altro momento della giornata; vedrai che quindi la qualità e la quantità, a quel punto, convergono e vanno a braccetto.
A un principiante consiglio di scaricare una meditazione guidata nel sito “www.comemeditare.it“, in cui trovi una meditazione guidata da dieci minuti: ti consiglio di farti guidare dalla voce, perchè ti aiuta a distrarti meno e la mia voce ti può aiutare a riportarti più facilmente al respiro.
Dopo un po’ che avrai fatto la meditazione guidata che ti consiglio, magari potrai usare uno di quei timer che ormai ci sono in tutti i cellulari (mia madre invece, che non era tecnologica, preferiva usare uno di quei vecchi orologi che facevano Tic Tac) e potrai fare prima una meditazione di dieci minuti e poi, quando ti sentirai pronto, fare un saltino ulteriore e passare a un tempo maggiore.
Se vuoi saperne di più su come meditare la prima volta, ti invito ad andare su Google e scrivere: “Come meditare la prima volta sito comemeditare.it“; troverai tra i risultati il sito “comemeditare.it” al cui interno troverai sia una meditazione guidata che ti aiuterà a meditare per la prima volta, e poi delle indicazioni molto precise su come meditare in generale.
vai su www.meditazioneperindaffarati.it per saperne di più.