Meditazione e Guarigione: Un Viaggio verso la Salute del Corpo e dell’Anima

Scopri:

  • “La meditazione: un toccasana per mente e corpo.”
  • Meditazione e guarigione: il potere della mente nell’affrontare le sfide della salute.”
  • “La consapevolezza come chiave per la guarigione interiore.”
  • “Medita per ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita.”
  • Dall’ansia alla serenità: come la meditazione può trasformare la tua vita.”
  • “La medicina della mente: come la meditazione sta rivoluzionando l’approccio alla salute.”
  • “Guarigione attraverso la consapevolezza: storie di trasformazione personale.”
  • “Il percorso verso la salute attraverso la meditazione di guarigione: scopri il tuo potenziale.”
  • Medita per la contemplazione ed il recupero: una mente calma e equilibrata per una vita più felice.”
  • “La meditazione è la tua alleata per affrontare le sfide della salute: scopri il tuo potere interiore.”

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Meditazione e Guarigione

Questo è il tema principale. Non leggo la domanda, è un po’ più articolata. Ma insomma, il succo è cercare di capire qual è il nesso tra la meditazione e la guarigione. Prima di proseguire ricordo che la meditazione come cura non si sostituisce alle tradizionali terapie mediche, ma al contrario può integrarsi benissimo oltre ad essere salutogenetico. Va da se che è sempre meglio avvalersi di un parere offerta da un terapeuta professionista, un medico o psicologo. Detto ciò voglio offrirti una prospettiva sulla più profonda guarigione che la meditazione può indurre.

Guarigione attraverso la Meditazione

Come si fa a guarire attraverso la meditazione? Perché la meditazione è così benefica, è così studiata in ambito clinico, medico e scientifico ai fini proprio della guarigione, sia psichica che fisica? In certi casi in effetti funziona proprio come terapia, ma magari in altri non si parla di vera e propria guarigione. Comunque, si parla, per esempio, di terapia del dolore attraverso la meditazione.

affermazioni scientifiche di guarigione e meditazioni metafisiche

Ma io sono tra quelli a cui piace dare anche una connotazione non solo medica. Anche perché non sono un medico, quindi non potrei fare altrimenti in quel caso che attenermi alle ricerche scientifiche e che comunque in ambito di benefici e di uso terapeutico della meditazione sta scoprendo cose sempre più interessanti.

“Meditare come Guarigione”

E c’è anche un bellissimo libro che mi pare si chiami “Meditazione come cura“, scritto a quattro mani tra Goleman (quello dell’intelligenza emotiva) e non ricordo chi altro. Insomma, adesso non ricordo benissimo il titolo ehm, però è un libro che ha già raccolto tantissime ricerche scientifiche svolte negli anni. Sono state fatte sulla meditazione prevalentemente negli ultimi anni, si stanno concentrando sui benefici della meditazione anche legati allo studio soprattutto della mindfulness. Quindi, in qualche modo, stiamo parlando della meditazione di consapevolezza.

Visione Personale

Perché da un mio punto di vista, che quindi si scosta un pochino da quello prettamente scientifico, vorrei dare un valore aggiunto.

Da un mio punto di vista è un valore aggiunto che la vera guarigione non è solo fisica o solo psichica. Spesso le due cose si accompagnano, tant’è che parliamo di psicosoma, cioè dell’aspetto animico e dell’aspetto spirituale, l’aspetto psicologico viene da “psiche” che rappresenta in greco il soffio vitale e si traduce come anima.

In qualche modo, la psiche si cura di ciò che ci riguarda, ma non è prettamente corporeo. Quindi, è un aspetto spirituale, eh? Psiche è un aspetto spirituale, non solo psicologico. E “soma” è l’aspetto somatico, è l’aspetto legato al corpo.

Riflessioni sulla Medicina e la Meditazione

Tra l’altro, la medicina ben conosce gli effetti, per esempio, del Placebo. Di una medicina, quindi basta saperlo, è la compliance, anche la capacità del medico di poter far credere al proprio paziente quanto quella medicina possa essere risolutiva per la sua guarigione.

Quindi, già vediamo come un atteggiamento mentale può fare la differenza talvolta, tra guarire o meno. E quindi, già stiamo, ci stiamo avvicinando a quello che è un po’ il core di questo discorso, la parte centrante di questo discorso, perché la meditazione può essere effettivamente guaritrice.

Il Potenziale della Meditazione di Consapevolezza

Meditazione TerapeuticaSecondo me, soprattutto la Vipassana o la mindfulness, quindi la meditazione di consapevolezza, può essere di grandissimo supporto. Non solo queste, credo quasi tutte le meditazioni.

Però, uno degli apporti maggiori che può offrire la meditazione di consapevolezza è che la consapevolezza ci aiuta a non avere più quella del rifiuto. Spesso, quando abbiamo una sofferenza, quando abbiamo una malattia, quando abbiamo un disagio, la prima reazione che abbiamo è di rifiuto e anche di negazione, che è un altro modo di rifiutare. Quindi, non lo voglio, oppure faccio finta che non ho questo problema, mi comporto come se avessi questo problema, specie se è un problema grave.

La consapevolezza, invece, è spietata. La meditazione ci aiuta spietatamente, tra virgolette, perché lo fa con un animo sereno ma è impietosa nel guardare la realtà per quella che è.

Mindfulness e Guarigione

La meditazione, invece, ci aiuta a fare questa magia, che è accogliere il fenomeno per quello che è, senza ingigantirsi. È veramente un esame di realtà quello che facciamo con la meditazione di consapevolezza, detta anche Mindfulness.

Meditazione e Guarigione: azioni benefiche dell’Accoglienza

Analizziamo lo stato delle cose per come nel qui e ora si sta manifestando. Questo accogliere, contrariamente al rifiuto, questa accoglienza rispetto alla circostanza, è già spesso un certo primo livello di guarigione. Magari non è ancora una guarigione fisica, ma è una guarigione del cuore, una guarigione spirituale, una guarigione animica. E’ una forma di interiorizzazione e benessere.

Superare il Disagio con la Consapevolezza

Smettiamo quindi di fare braccio di ferro con il disagio. Buddha parlava di una doppia freccia. Diceva c’è una prima freccia che ci viene scagliata da qualcuno, per esempio, e se noi invece di dire “Non voglio la freccia, chi me l’ha tirata, era un amico, era un nemico, come era vestito”, eccetera, ecco che, invece di fare braccio di ferro con quello che la vita ci offre come fenomeni, come lezioni di vita chiamiamole così, è motivo di sofferenza anche maggiore rispetto alla prima freccia, rispetto al fenomeno in sé.

Vivere Serenamente la Realtà

Quindi, la prima cosa che noi facciamo è non aggiungere ulteriore sofferenza, stiamo con quello che c’è, serenamente, pacificamente. Abbiamo già levato la seconda freccia, che è gran parte del dolore. Quindi, possiamo guardare a occhi sereni la realtà di questo fenomeno doloroso, che chiameremo a questo punto “prima freccia”, tanto per continuare a usare questa storiella.

Guarigione attraverso la Consapevolezza

E questo primo dolore, questa prima freccia, la possiamo attraversare col sereno. E questo è già una forma di guarigione. Talvolta, può produrre addirittura delle guarigioni miracolose. Non dico di aspettarsi miracoli per questo, ma non è questo il punto. Voglio citare una storia reale raccontata molto bene da chi l’ha vissuta, che si chiama Anita Moorjani.

Effetti della medicina e il Potere del Placebo

Tra l’altro, la medicina ben conosce gli effetti, per esempio, del Placebo. Di una medicina, quindi basta saperlo, è la compliance, anche la capacità del medico di poter far credere al proprio paziente quanto quella medicina possa essere risolutiva per la sua guarigione.

Il Core della Meditazione e il Suo Potere Guaritore

Quindi, già vediamo come un atteggiamento mentale può fare la differenza talvolta, tra guarire o meno. E quindi, già stiamo, ci stiamo avvicinando a quello che è un po’ il core di questo discorso, la parte centrante di questo discorso, perché la meditazione può essere effettivamente guaritrice.

La Meditazione di Consapevolezza e il Supporto alla Guarigione

Secondo me, soprattutto la Vipassana o la mindfulness, quindi la meditazione di consapevolezza, può essere di grandissimo supporto. Non solo queste, credo quasi tutte le meditazioni.

La Consapevolezza come Antidoto al Rifiuto

Però, uno degli apporti maggiori che può offrire la meditazione di consapevolezza è che la consapevolezza ci aiuta a non avere più quella del rifiuto. Spesso, quando abbiamo una sofferenza, quando abbiamo una malattia, quando abbiamo un disagio, la prima reazione che abbiamo è di rifiuto e anche di negazione, che è un altro modo di rifiutare.

L’Impietosa Realtà della Consapevolezza

Quindi, non lo voglio, oppure faccio finta che non ho questo problema, mi comporto come se avessi questo problema, specie se è un problema grave. La consapevolezza, invece, è spietata. La meditazione ci aiuta spietatamente, tra virgolette, perché lo fa con un animo sereno ma è impietosa nel guardare la realtà per quella che è. Insomma va ben oltre il solo rilassamento e benessere: è un accogliere la Realtà per quella che è.

La Magia della Meditazione

La meditazione, invece, ci aiuta a fare questa magia, che è accogliere il fenomeno per quello che è, senza ingigantirsi.

L’Esame di Realtà

È veramente un esame di realtà quello che facciamo con la meditazione di consapevolezza. Analizziamo lo stato delle cose per come nel qui e ora si sta manifestando.

L’Accoglienza come Guarigione

meditazione e guarigioneQuesto accogliere, contrariamente al rifiuto, questa accoglienza rispetto alla circostanza, è già spesso un certo primo livello di guarigione. Magari non è ancora una guarigione fisica, ma è una guarigione del cuore, una guarigione spirituale, una guarigione animica di trascendenza e ripristino.

Liberarsi dal Braccio di Ferro

Smettiamo quindi di fare braccio di ferro con il disagio. Buddha parlava di una doppia freccia. Diceva c’è una prima freccia che ci viene scagliata da qualcuno, per esempio, e se noi invece di dire “Non voglio la freccia, chi me l’ha tirata, era un amico, era un nemico, come era vestito”, eccetera, ecco che, invece di fare braccio di ferro con quello che la vita ci offre come fenomeni, come lezioni di vita chiamiamole così, è motivo di sofferenza anche maggiore rispetto alla prima freccia, rispetto al fenomeno in sé.

Attraversare la Prima Freccia

Quindi, la prima cosa che noi facciamo è non aggiungere ulteriore sofferenza, stiamo con quello che c’è, serenamente, pacificamente. Abbiamo già levato la seconda freccia, che è gran parte del dolore. Quindi, possiamo guardare a occhi sereni la realtà di questo fenomeno doloroso, che chiameremo a questo punto “prima freccia”, tanto per continuare a usare questa storiella.

Guarigioni Miracolose

E questo primo dolore, questa prima freccia, la possiamo attraversare col sereno. E questo è già una forma di guarigione. Talvolta, può produrre addirittura delle guarigioni miracolose. Non dico di aspettarsi miracoli per questo, ma non è questo il punto. Voglio citare una storia reale raccontata molto bene da chi l’ha vissuta, che si chiama Anita Moorjani, che ha avuto un’esperienza di quelle che noi potremmo chiamare un’esperienza di premorte.

La Battaglia Contro il Cancro e la Scelta di Anita

Era in fin di vita per via di un cancro, non aveva voluto sottoporsi a chemioterapia e, insomma, il marito la porta in ospedale. In condizioni pietose, con metastasi a fior di pelle che avevano lacerato la pelle con dei bubboni infetti e non si reggeva, non reggeva la testa in piedi e sulla carrozzina l’accompagnano in ospedale.

Un’Esperienza di Premorte Straordinaria

Lei ha un’esperienza di quelle esperienze di premorte, in cui in qualche modo si ritrova in paradiso, vede dall’alto il suo corpo, la classica situazione delle esperienze di premorte.

A un certo punto, sente anche il medico che dice che non ce la farà, che non passerà la notte, che lo dice a suo marito che però stava in un’altra stanza e riporterà poi tutti i dettagli di questo evento in cui lei si trovava, quali erano le parole esatte, cosa stava facendo il marito mentre glielo dicevo, mi pare che stesse leggendo una rivista, ora mi posso confondere, però ecco dei dettagli precisi, per cui anche il marito, in effetti, rimane sorpreso quando poi si riprende.

La Scoperta della Bellezza nella Morte e nella Malattia

Ma che cosa succede nell’aldilà? Quando lei si ritrova in qualche modo in questo paradiso, si accorge della bellezza, si accorge della bellezza della vita, della meravigliosa esperienza di morte, tra virgolette, che sta vivendo, quindi della bellezza anche della morte, si accorge anche della bellezza della malattia, di come questa malattia in qualche modo le serviva. Insomma, vive un’esperienza bellissima, dove tutto è meraviglioso, la vita, la morte, la malattia, è tutto così meraviglioso che nasce in lei una forma di accettazione, di pace con lo stato delle cose.

La Scelta di Ritornare e la Guarigione Miracolosa

Le viene chiesto se vuole tornare indietro o andare avanti nell’aldilà. A chi viene chiesto questo? Spesso capita che tutti quelli che ci raccontano di questa esperienza ci dicono che stavano benissimo all’al di là e che non avevano grande intenzione di tornare indietro, però poi tornano per un motivo o per un altro. Anche Anita Moorjani decide di tornare, decide di tornare e con un cuore sereno, non teme. Attenzione, lei sta rientrando in un corpo martoriato, con metastasi a fior di pelle, con un tumore avanzato che la stava uccidendo di fatto, ma lei non ha paura a quel punto.

La Combinazione di Meditazione e Guarigione

Il suo animo è tale per cui non ne ha paura, sa che andrà tutto bene nel momento in cui torna, andrà tutto bene, infatti, miracolosamente, dopo due settimane solo di degenza in ospedale, torna a casa e non c’è più traccia neanche del tumore. Ci sono anche, la cosa sorprendente, ancora più sorprendente, sono questi bubboni, queste lesioni che aveva a fior di pelle e che invece guariscono con una certa rapidità, anche anch’esse. Tutto in qualche modo.

La Meditazione Come Strumento di Guarigione

Quindi rientra a quel punto, lei, cioè, non c’è più traccia del tumore. Ma le suggeriscono di fare chemioterapia, ma a quel punto non la rifiuta più, dice ‘vabbè, ma che mi farà anche la chemioterapia‘.

L’Invito alla Guarigione a un Livello Profondo

Ecco, questo per dire cosa, per dire che la rifiutava, eh? E quindi va bene tutto. È questa la chiave, quando entri in uno stato d’animo di osservazione del fenomeno equanime, per quello che è, senza giudizio, senza vedere né negativamente né positivamente. Ecco che si apre un po’ a questo stato d’animo in cui tutto è possibile, tutto va bene, ed è questa la guarigione.

Conclusioni sulla Meditazione e la Guarigione

Ovviamente, come nel caso di Anita Moorjani, se tutto va bene, sei già guarito a prescindere. Se poi il mio corpo guarisce o meno, quella è una conseguenza che ci può essere effettivamente, perché ho imparato la lezione, non ho più bisogno, a quel punto, di ammalarmi, ho fatto tesoro dell’esperienza. Ma non è detto. Può darsi, invece, che continuo a essere malato, il punto qui, però, che la guarigione è già avvenuta a un altro livello. Ecco, questo che ci tenevo in qualche modo a passare come informazione.

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