Meditazione: “origini culturali” e “il mondo delle idee e il mondo reale”

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2 risposte

  1. Mi chiedevo quale tecnica permettesse di espandere la propria mente oltre il confine corporeo. Mi spiego. Da un po’ di tempo sto passando da una meditazione ad un’altra cercando di capire in quale stato mi trovassi quando sdraiata al buoi persi la sensazione di avere un corpo e la mente si allargò in tutta la stanza. Mi è capitato un paio di volte senza aver cercato questa situazione e quando ho intenzionalmente cercato di riprodurla non sono andata oltre ai momenti iniziali. Puoi aiutarmi? Te ne sarei grata.
    Cinzia

    1. ciao Cinzia, personalmente sconsiglio lo svolgimento di questo genere di pratiche, a favore di un processo naturale.

      Ogni meditazione è diversa in se ed è bello imparare a stare con quello che succede nel “momento presente”.

      In effetti esistono tecniche per uscire dal corpo e fare ad esempio viaggi astrali (come vedersi dentro una sfera luminosa -anzichè nel corpo- e espanderla e proiettarla fuori), ma io non le consiglio.

      Io dopo anni di meditazione ho vissuto raramente esperienze simili e non le vado a cercare, pur non temendole. Ma la paura non è una buona alleata è può sorgere a chi ha poca esperienza.

      Come anche la smania e la brama di riuscire in queste tecniche ci fa perdere quella che dovrebbe essere la nostra priorità: essere felici.

      Almeno questo è quello che ritengo utile per me ed è questo che ti consiglio caldamente di perseguire: viviti ogni esperienza nella sua unicità piuttosto che andare a cercare una esperienza legata ad un momento diverso.

      Questa, secondo me, è la chiave per la felicità.

      che tu sia felice Cinzia

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