Chiarimenti su samatha, samadhi e anapanasati

Mi viene chiesto se alcune tecniche di meditazione siano la stessa cosa o quale differenza ci sia. In particolare si è parlato, si sono usati dei termini tecnici come samadhi e ci si chiede se lo samadhi sia la stessa tecnica dell’anapanasati. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e scopriamo l’essenza della calma con la meditazione..

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Samatha: una tecnica di meditazione

Samatha, Samadhi e AnapanasatiSamatha è una tecnica di meditazione. Samadhi, invece, non è una tecnica di meditazione, ma uno stato della mente. Anapanasati è effettivamente una tecnica di meditazione. Vediamo quindi quali sono le tecniche, quale è lo stato della mente e il significato di queste parole.

Anapanasati: consapevolezza del respiro

Anapanasati è una tecnica molto precisa e specifica che riguarda il respiro. Letteralmente, anapana significa inspirazione ed espirazione, mentre sati significa consapevolezza. Quindi anapanasati è una tecnica focalizzata sul portare la consapevolezza al respiro.

Questa tecnica rientra tra le tecniche di concentrazione, cioè aiuta ad avere come oggetto di attenzione il respiro e a concentrarsi, piuttosto che essere distratti.

Quando siamo distratti, immersi nei pensieri o in uno stato di mente confusa e abitudinaria, piena di distrazioni, abbiamo bisogno di una tecnica che ci aiuti a focalizzarci su un unico oggetto, come il respiro.

Tecniche di concentrazione e samatha

Anapanasati svolge questa funzione e rientra tra le tecniche di concentrazione. Il termine usato ai tempi del Buddha per concentrazione è samatha.

All’interno di samatha troviamo come principale tecnica la concentrazione sul respiro, cioè proprio l’anapanasati.

Portare l’attenzione al respiro è quindi sia una tecnica specifica, sia una tecnica di concentrazione. Possiamo anche usare il corpo o un mantra, ma sicuramente il respiro è il principale oggetto di concentrazione.

Dal respiro allo stato mentale di samadhi

Grazie a questa concentrazione, la mente, che prima era dispersa e frammentata, si focalizza fino a non avere più distrazioni. È uno stato della mente univoco, puro, di pace interiore. Questo stato, non essendo una tecnica di meditazione ma un risultato di alcune pratiche, si chiama samadhi.

Samadhi significa “unione” e ha una desinenza simile a samatha, motivo per cui spesso vengono confuse. Entrambi i termini indicano una tendenza della mente a essere univoca e focalizzata. In samadhi, la mente è assorbita e fusa con l’oggetto di concentrazione, potremmo dire con l’universo.

La meditazione senza un obiettivo fisso

Le tecniche di samatha aiutano a raggiungere lo stato di samadhi, ma non bisogna cercare ossessivamente questo stato. È bello sperimentarlo, ma la meditazione non deve avere come obiettivo il benessere. L’obiettivo principale è ridurre le distrazioni e sviluppare consapevolezza.

La consapevolezza si può ottenere osservando ciò che c’è: distrazioni, fastidi o pensieri. Sviluppare presenza mentale aiuta a osservare meglio quello che succede. Prima ci si concentra (samatha), poi si sviluppa l’attitudine all’osservazione (vipassana).

Ricapitolando..

Ricapitolando: samadhi è uno stato della mente di grande assorbimento mentale. Samatha è una tecnica di focalizzazione, e tra queste la più usata è l’anapanasati, cioè la consapevolezza dell’inspirazione e dell’espirazione. Queste pratiche aiutano a ridurre le distrazioni e a sviluppare consapevolezza nel presente.

Spero di aver fatto chiarezza e di aver fornito spunti utili. Non mi resta altro che salutare.

Guarda il Video – Samatha, Samadhi e Anapanasati: Capire la Meditazione Senza Confusione

 

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