uscire dai condizionamenti con la meditazione vipassana

come può la meditazione vipassana estirpare alla radice i condizionamenti (sankhara) (secondo me)

Guarda il video di circa 7 minuti o continua a leggerne la trascrizione sotto:

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Una domanda di Marco che dice:

“Ciao Claudio, nel libro ‘L’arte di vivere: la tecnica di meditazione Vipassanā secondo Goenka’ di William Hart, si parla dei sankhara in pali o samskara in sanscrito…”

quindi sankhara in pali, pali è la lingua della tradizione theravada, quella a cui soprattutto mi riferisco, quella della Vipassanā per intenderci e invece il sanscrito è la lingua più diffusa, in cui per esempio termini come karma, come dharma sono tutti termini in quella lingua lì. E comunque torno…vado avanti

“…e di come la pratica della meditazione Vipassanā possa eliminarli alla radice.”

Quindi ci sono questi sankhara, adesso spiego brevemente a beneficio di chi non sa cosa sono, do un’introduzione anche se è lì che proprio che se avessi dovuto parlare più specificatamente di questi confesso che, insomma, sarei entrato in una zona dottrinale buddhista che mi piace, ma insomma, poi…

non sono un monaco buddhista e farei troppa fatica ad entrare nei dettagli, preferisco lasciare voce a chi ne sa di più, da un punto di vista dottrinale…

però visto che lui mi chiede, Marco mi chiede, che ne penso, rispetto al fatto che la meditazione Vipassanā può permettere di superare questi samskara, ne parliamo quel minimo per capire insieme di che cosa si tratta e di come effettivamente la meditazione Vipassanā, secondo me, ma non solo secondo me, possa sradicarli alla radice.

Che cosa sono questi sankhara?

Ora… voi sapete, cioè chi mi segue sa, che mi piace poi ricondurre certe cose dottrinali anche alla pratica quotidiana, quindi diciamo che la traduzione più pratica di questi sankhara sono i condizionamenti.

I condizionamenti e le coazioni a ripetere

Cioè quelle, quelle…quel gioco, quelle, quello che qualche volta io chiamo… un po’ le coazioni a ripetere possono ricordare queste cose, cioè degli schemi mentali che ci portano a ripetere alcune esperienze, alcuni schemi, alcuni modi di essere al mondo al punto tale, al punto tale da addirittura, farci rinascere.

Cioè sono la causa, la concausa, in qualche modo, sono tanti e sono concatenati l’uno all’altro e sono la concausa delle nostre rinascite nel mondo karmico, nel mondo della cosiddetta sofferenza, dove nel mondo dualistico, dove noi non siamo in fusione con l’Uno, ma ci sentiamo separati, soffriamo, perché cerchiamo sempre di ottenere qualche cosa che ci manca.

E ci sono questi condizionamenti che in qualche modo…ci…ci fregano!

Ci imbrigliano, spesso sono legati comunque, all’ignoranza, l’ignoranza diciamo che è uno dei fattori…non si può dire scatenanti perché per esempio poi si entra nel taglio…chi vuole entrare… capire di più questa dinamica e vuole studiarla di più, consiglio di studiarsi la Ruota della Vita, che è interessantissima, veramente una cosa, veramente fatta molto bene e lì ci sono  questi…

per esempio dodici anelli di condizione, di co-condizione, uno condiziona l’altro e viceversa, ciascun anello condiziona…è un ciclo, per cui uno condiziona l’altro che condiziona l’altro…e l’ultimo condiziona il primo, ammesso che ci sia un ultimo e che ci sia un primo, perché sono tutti estremamente legati l’uno all’altro, e questi ricreano ogni volta la vita e la sofferenza e in qualche modo questi condizionamenti quindi sono cause della sofferenza.

In che modo la meditazione Vipassanā può eliminarli alla radice (secondo me)?

Meditazione vipassana per uscire dai condizionamenti

Allora, eliminarli è un termine un po’ forte e per quanto possa essere corretto…è un… mette un po’ in guardia dall’ idea di contrapporsi rispetto a qualcosa, cioè in realtà fa un lavoro alla radice che è ancora più potente perché non elimina nulla, porta la luce alla radice e semplicemente con questa luce, fa cessare questi condizionamenti, cessano.

Perché?

Perché la meditazione Vipassanā è una tecnica, che poi è quella della meditazione per indaffarati, è quella che in qualche modo noi usiamo come elemento di consapevolezza quotidiana, questa Vipassanā, questa luce, questa luce della consapevolezza ,rischiara ogni esperienza che stiamo vivendo e va sempre più in profondità, infatti significa…

Vipassanā significa ‘meditazione di visione profonda’, quindi va sempre più in profondità e ci permette di andare alla radice dei fenomeni, di andare proprio a…a…a vedere come questi fenomeni si stanno manifestando nel qui e ora e quindi capirne in qualche modo i meccanismi ci permette p

roprio di dissolverli, di andare proprio all’essenza, alla radice.

Sono dei condizionamenti, si li viviamo, li sperimentiamo nel quotidiano, adesso faccio un esempio pratico così diventa molto più evidente, passiamo dalla teoria in qualche modo alla pratica, questi condizionamenti ci condizionano proprio nel quotidiano, noi in qualche modo ponendo la nostra attenzione a come viviamo  l’esperienza piuttosto che perché eh…

questa è sempre una cosa sottile, ma capire il come piuttosto che perché, perché i perché ci danno dei giudizi, cioè ai perché rispondiamo con delle etichette, ma quando osserviamo il come, noi osserviamo il fenomeno e quando noi capiamo come funzioniamo, ecco che noi possiamo…all

a radice del meccanismo, del condizionamento, possiamo intervenire in modo completamente diverso.

Diciamo che queste…sempre rimanendo un attimo, prima di andare nel pratico, rimanendo ancora nel dottrinale, questi, per esempio, dodici anelli che dicevo…di co-condizioni hanno una…fondano molto…uno degli elementi abbastanza pesanti…

il primo che si usa anche se non c’è un vero primo…ma è il primo che si descrive…si descrive…c’è una bella rappresentazione di un uomo, di un cieco, che sta al margine del burrone e rappresenta l’ignoranza, ecco q

uest’ignoranza è spesso una delle causa della nostra sofferenza, quando noi portiamo la luce della consapevolezza nei fenomeni quotidiani, noi smettiamo di essere ignoranti e comprendiamo la realtà così com’è: pura consapevolezza.

Comprendiamo le cose così come sono, comprendiamo le cose così come funzionano.

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