Qual è l’obbiettivo della Vipassana?
“Qual è l’obbiettivo in ultima istanza della Vipassana?”
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L’obbiettivo è: Essere consapevoli.
Andare in profondità, sempre di più, nella propria consapevolezza; cercare di capire esattamente chi sono, dove sono (tutte le domante che ti sei posto prima tu, no? Qual è il senso della vita, eccetera).
Vipassana significa “visione profonda”.
Io, per esempio, mi accorgo che sono tanto tanto distratto, oppure che ho tanta tanta ansia; quindi che cosa vedo?
Vedo l’ansia; vedo la distrazione.
Ed è già un livello di consapevolezza: mi sono fermato, ho preso coscienza che c’era ansia, che c’erano pensieri; altrimenti io i pensieri li ho, ma non mi rendo conto di averli.
E se non mi rendo conto di averli, io ci credo ai miei pensieri: se loro mi dicono che sono una nullità, io sono una nullità; se mi dicono che mi devo ammazzare, mi ammazzo.
Ma sono solo pensieri, vanno e vengono, chi di noi non li ha avuti di questi pensieri?
Li abbiamo avuti tutti; ma il punto è che sono solo pensieri, e vanno riconosciuti come tali.
Quando ho di questi pensieri (che a volte abbiamo avuto un po’ tutti: “sono una nullità, mi voglio uccidere”), be’, è un pensiero, solo un pensiero, se ne va, non ho bisogno di cacciarlo via.
Ma intanto lo osservo.
Perché se lo volessi cacciare via, smetterei di osservarlo, e allora non potrei esserne consapevole; posso essere consapevole solo di quello che osservo, ma per osservarlo devo accoglierlo.
Non lo devo trattenere: siccome i pensieri, quando vengono osservati, tendono a svanire, lo lasciamo tranquillamente svanire.
Se svanisce.
E se non svanisce, che si fa?
Se non svanisce, vabbè, non svanisce, io però continuo a osservalo.
Se non svanisce probabilmente è perché, in qualche modo, lo sto nutrendo (magari volendolo eliminare), e quindi continuo a osservarlo finché non capisco come mai questo pensiero insiste.
Ma non lo vado a inseguire.
Anche perché poi cambiano in continuazione, e allora io posso vedere come cambiano in continuazione; magari il pensiero sparisce, e poi ritorna (però, nel frattempo, era andato via).
Ecco quello che facciamo: andiamo sempre più in profondità, e quindi capiamo sempre di più i meccanismi che ci sono dietro i pensieri (e, di conseguenza, me ne affranco, alleggerendomi di tutta una serie di ansie).
Comincio allora a vedere tutti i vari meccanismi – i meccanismi miei, i meccanismi di me nel mondo, i meccanismi del mondo – e magari capisco, come è capitato a qualcuno, l’essenza della vita.
Quindi vai sempre più in profondità, però non voglio dire che cosa ci trovi; intanto perché non lo so fino in fondo: posso però dirti che il solo fare questo percorso ti alleggerisce la vita e ti fa stare meglio, fa vivere meglio te, e vivranno meglio anche le persone che ti circondano; e quindi perché non farlo?
Ma al di là del fatto di cosa troverai o meno in futuro, non hai bisogno che ti dica io di andare avanti, perché, se ti guardi dentro, sai già che stai meglio da quando ha iniziato a fare questo percorso, me lo hai detto.
E quindi fidati di te: abbi fede.
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Guarda il video – Qual è l’obbiettivo della Vipassana?
questo video è stato estrapolato da una sessione del Come Meditare Coaching qui trovi maggiori informazioni su questo servizio di sostegno nel tempo: http://www.comemeditarecoaching.it