Quando inserire un pensiero positivo o una frase di guarigione in meditazione?

 Mary domanda:

“Ho trovato chiare e semplici le spiegazioni fornite, altrettanto la meditazione, volevo però chiedere, qualora all’interno della meditazione si volesse inserire un pensiero o una frase di guarigione fisica o mentale: qual è il momento migliore?”

Sono pratiche diverse.

la meditazione che suggerisco

La meditazione che io normalmente suggerisco è quella di visione profonda ovvero quella di consapevolezza conosciuta come vipassana o mindfulness, e nella meditazione profonda stiamo con le cose così come sono, non andiamo ad aggiungere ideali o auspici; questo in linea generale.

Perché quando ci mettiamo degli ideali o degli auspici, non stiamo più con quello che c’è, ma con quello che vorremmo ci fosse.

È sbagliato questo?

No, non c’è nulla di sbagliato ad aggiungere quello che vorremmo che ci fosse: è semplicemente una tecnica diversa.

Possiamo mescolarle le tecniche?

Certo, basta che sappiamo quello che stiamo facendo.

A dirla tutta, la prima tecnica che io suggerisco in ordine cronologico – è quella del “Calmo dimorare” (la trovi gratuitamente qui se non l’hai già scaricata)– non è neanche una vera Vipassana, è solo propedeutica alla Vipassana; ha anch’essa uno scopo diverso rispetto a quello della pura consapevolezza, che è quello della focalizzazione.

Stare con il respiro – immagino sia a questo tipo di meditazione che facevi riferimento, Mary – ci aiuta a focalizzarci, ci aiuta a calmare la mente e a ritrovare l’adesso; e qui troviamo un senso di pace.

Puoi aggiungere un auspicio?

Come no: lo puoi fare.

Ovviamente, a quel punto, dalla concentrazione volti pagina, tocchi il tuo cuore, e mandi un buon pensiero a qualcuno.

C’è una tecnica che fa proprio questo: Metta, la pratica di benevolenza; con la pratica della benevolenza puoi mandare un buon auspicio a qualcuno.

Clicca qui per saperne di più: www.comemeditare.it/metta

Puoi mescolarle?

Sì, e il modo migliore è dopo; verso la fine – quando ti sei focalizzata e hai fatto la meditazione del Calmo dimorare – a chiusura, prima di aprire gli occhi, contatti tutta la benevolenza del tuo cuore e mandi un pensiero benevolo innanzitutto a te stessa – prendendo contatto con questa benevolenza dentro di te – e porti fuori la benevolenza, con una frase del tipo: “Che io sia felice e che tutti gli esseri siano felici”.

Se poi è un pensiero di guarigione, la tecnica è molto simile, tecnicamente ha un altro nome: si chiama Karuna, e significa “compassione”. (trovi un corso che comprende sia Metta che Karna, la compassione qui: www.comemeditare.it/4dimore

Di fatto è molto simile a Metta (“La benevolenza”), ma ha una angolatura diversa: invece di mandare un buon pensiero e basta, il buon pensiero ha come focus principale non solo la persona, ma la sua sofferenza – il suo stato di difficoltà – e l’auspicio è di stare meglio, di alleviare lo stato di sofferenza.

Di alleviare quanto meno il dolore aggiunto dato dal non accettare questa realtà; o anche solo di guarire, a tutto tondo: spesso poi la guarigione avviene nel momento in cui facciamo pace con quello che c’è, spesso è questa la vera guarigione; e certe volte si guarisce proprio da malattie, attraverso questa pace nel cuore.

Comunque sia, al di là dell’esito che può avere l’auspicio, già il solo fatto di mandare un auspicio è di grande aiuto, e da grande sollievo; ed è bello da fare.

E, ripeto, il momento migliore per farlo è sicuramento dopo esserci focalizzati portando la nostra attenzione al respiro, e mandando poi un pensiero gentile; partendo sempre da noi stessi, attenzione a questa enfasi, altrimenti è vuoto: invece dobbiamo riempire questo auspicio con una sincera benevolenza, che parte dal fatto che sentiamo di amarci.

Sentiamo di poterci amare, e quindi di amare.

E quando siamo a contatto con l’amore lo rivolgiamo, o a qualcuno, o alla sofferenza che questa persona sta vivendo, auspicando che possa risolvere quanto prima e trovare benessere.

Sicuramente avere un buon pensiero per qualcuno aiuta, quindi ti esorto assolutamente a farlo.

Calcola anche che queste pratiche – sia Metta, quella della benevolenza, che Karuna, quella della compassione – si appoggiano a una fase di concentrazione e focalizzazione, quindi al respiro, e quindi ben venga se questo auspicio ce lo metti dopo la pratica che conosci di più, che è quella di consapevolezza.

Tra l’alto, se ti fa piacere, ho creato un corso – che si chiama “Le quattro dimore sublimi” – e che riguarda proprio la Benevolenza, la Compassione, la Gioia e l’Equanimità.

ecco il link: www.comemeditare.it/4dimore

Non mi resta altro che salutare:

che tu sia felice e che tutti gli esseri siano felici.

Guarda il Video – Quando inserire un pensiero Positivo o una frase di guarigione in Meditazione?

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