Tecniche di Rilassamento Facili da Usare
scopri:
- La tecnica del Respiro (Anapanasati)
- La tecnica del Bodyscan di consapevolezza
- La tecnica di Rilassamento che va oltre il Bodyscan
- Il trucco della maggiore tensione
- Come usare queste tecniche di rilassamento insieme
- Un mini-bodyscan facciale
Guarda il video “rubato” al Come Meditare Coaching o continua a leggere la trascizione:
C’è una domanda online di Shanti: “Esistono delle tecniche di rilassamento facili da usare?”
Certo, sicuramente…ci sono delle tecniche fatte apposta per rilassare, ok?
Specifiche per rilassare proprio i toni muscolari, diciamo che già osservare il respiro e riportare l’attenzione al corpo, quindi le cosiddette samatha, sono tutte tecniche che ti aiutano a rilassare.
Contenuti
La tecnica del Respiro (Anapanasati)
Quindi il respiro, specie all’altezza dell’addome è già un’ottima tecnica di rilassamento, anche recitare un mantra ti può aiutare a rilassare in qualche modo, però diciamo che non sono specifiche per risolvere la questione per esempio del tono muscolare, sono comunque rilassanti, quindi comunque hanno una grande efficacia.
Se invece vuoi fare proprio delle tecniche di rilassamento facili da usare, quello che consiglio è il bodyscan in due versioni diverse.
La tecnica del Bodyscan di consapevolezza
La versione classica del bodyscan è scansionare il corpo, cioè a occhi chiusi, lo puoi fare da sdraiato ma anche in piedi, meglio magari se il corpo è dritto (sia sdraiato che in piedi) piuttosto che seduto, ma si può fare anche col corpo seduto.
Immaginare come la luce di uno scanner che passa in rassegna tutto il nostro corpo, piano piano dalla punta dei piedi fino alla cima della testa e osservare il corpo così come sta.
È una tecnica di consapevolezza, se io registro soltanto il corpo così come sta, se c’è una tensione, prendo nota che esiste una tensione, non vado a intervenire su quella tensione, non vado a rilassarla per forza.
Però diciamo che quando io pongo l’attenzione al mio corpo, a come sto, al respiro o anche al mio corpo, alle tensioni che avverto nel corpo molto spontaneamente il più delle volte il corpo si rilassa da solo.
Già queste che sono tutte tecniche di consapevolezza quelle che ti ho detto fino a adesso, già queste ti aiutano a rilassare.
La tecnica di Rilassamento che va oltre il Bodyscan
C’è un’altra cosa che puoi fare a livello più specifico, simile al bodyscan, quindi comunque osservi il tuo corpo e lo passi in rassegna piano piano tutto quanto..
però invece di non intervenire, nel senso di registrare soltanto come sta il corpo, decidi mano mano che passi il raggio della tua attenzione su quella zona del corpo, decidi di sentirlo..
intanto di immaginarlo più pesante ad esempio, ed è un primo livello di tecnica, cioè immaginarlo proprio più pesante come il piombo, e mano mano che passi in rassegna tutto il corpo, puoi rilassare tutti i muscoli che stai passando in rassegna sentendoli come piombo.
Il trucco della maggiore tensione
Un’altra tecnica ancora, oppure complementare a queste qui ,cioè le puoi fare tutte insieme e adesso ti dico anche come, comunque quest’altra tecnica è molto potente quando noti che pur volendo rilassare una parte del corpo che è tesa, ti accorgi che non si è rilassata, allora decidi di tenderla di più, quindi non so…
ho un muscolo teso, lo tendo di più e rilascio di nuovo, mi sembra che è ancora teso, lo tendo di più, lo tengo teso per un pochino e poi rilasso.
In questo modo è ancora più facile rilassare di più anche i muscoli.
Come usare queste tecniche di rilassamento insieme
Ti dicevo che puoi farle tutte insieme, che cosa voglio dire con questo, che per esempio passando in rassegna il corpo, vedo, noto la faccia…
spesso ci sono gravi tensioni a livello della faccia eh, le zone dove c’ha più tensioni la faccia sono le mandibole, spesso la fronte, intorno agli occhi spesso c’è molta tensione, quindi nella faccia ci sono tante fasce muscolari ed è spesso la zona dove si racchiudono di più le nostre tensioni.
Un mini-bodyscan facciale
Una bella tecnica, questa è aggiuntiva, poi torno a come metterle insieme, però questa è in più, questa la possiamo fare anche durante il giorno, ogni tanto chiederci come stiamo e osservare com’è la nostra faccia per vedere se ci sono tensioni e rilasciarle nel caso.
Tornando a quello che dicevamo delle tre tecniche da mettere insieme, quindi passo in rassegna il corpo, noto delle tensioni a livello del collo che è un altro luogo dove ce ne sono tante di tensioni, e noto che il collo è teso e decido di rilassarlo.
Prima registro, prendo nota con consapevolezza che c’è tensione, quindi è un momento di consapevolezza, poi decido di intervenire, quindi lascio per un attimo la tecnica di consapevolezza e decido di rilassare il corpo, quindi non sto più facendo un bodyscan puro, una pura tecnica di consapevolezza, ma sto intervenendo e lo faccio comunque deliberatamente e rilasso il collo.
Noto che c’è ancora tensione a livello del collo e allora tendo di nuovo i muscoli del collo per rilassarli ancora e lo faccio tutte le volte che sento necessarie per rilassarlo definitivamente.
Ed ecco che ho usato tutte e tre le tecniche contemporaneamente, quindi ecco come fare…diventa alla fine un’unica tecnica.
Ecco sono degli usi diversi poi alla fine, di una tecnica che è la scansione del corpo che è il cosiddetto bodyscan.
Estratto dal Come Meditare Coaching
Ciao Claudio,
restando in argomento volevo chiederti:cosa ne pensi dei rilassamenti con visualizzazioni?
(tipo quella con la luce che si espande nel corpo,oppure quella della bolla custode blu)
ciao Michele, normalmente prediligo sviluppare l’attenzione e la consapevolezza a tutto tondo in stile vipassana, quindi non faccio spesso uso di visualizzazioni. Tuttavia quando le faccio le apprezzo. In metta, la pratica di apertura del cuore, mi piace visualizzare una luce che si espande dall’interno a tutto tondo. Alcune meditazioni di matrice tibetana usano altre visualizzazioni con luci colorare che ci ripuliscono ad esempio, da “malattie” (questo termine non deve essere interpretato in senso della medicina tradizionale, ovviamente).
che ne penso quindi: ne penso bene, anche se caldeggio primariamente la presenza, la vipassana, la mindfulness (stiamo parlando comunque di ricordo di se)