Come Meditare con la tecnica di meditazione “cogli l’attimo” della doccia:

La meditazione dei Carcerati

Ti sei mai sentito in colpa?
Vorresti un turbo per migliorarti?
Scopri come un semplice gesto quotidiano può migliorare la tua vita.

Ho avuto il piacere di incontrarmi con i carcerati di Regina Coeli per meditare durante il periodo pasquale.

Era tempo di uova, di risurrezioni, di rinascite, di passaggi.

Ormai era da un po’ che ci vediamo con alcuni residenti in carcere e ne è nata da una parte una certa familiarità, dall’altra ho il piacere di costatare l’impegno e la crescita che mi sembra di vedere in alcuni di loro.

meditazione dei carcerati - la meditazione sotto la docciaPino (il nome l’ho cambiato per privacy) è uno degli ultimi arrivati e sembra particolarmente interessato, dimostra anche una certa cultura, e mi ha chiesto che utilità ha stare seduti e meditare…

Ovviamente mi ha invitato “a nozze” vista la mia posizione critica rispetto a chi pratica “solo” standosene seduto a gambe incrociate cercando di non pensare… (come direbbe John Coleman, quello lo fanno le galline: hai mai visto una gallina illuminata? 🙂 )

A Pino ho risposto che per me, quello è solo l’allenamento ma che la pratica di consapevolezza è utile solo se applicata a tutta la giornata.

Per carità anche l’allenamento giornaliero è funzionale, perché serve ad allenare la mente a riportare l’attenzione al “qui ed ora” attraverso le sensazioni del corpo (ottimo rimane il respiro).

Ma che se rimane tutto lì ed uno pensa “di avere già dato” isolandosi dal mondo standosene appollaiato lì a poco serve farlo anche per ore.

Io prediligo pochi minuti (10 minuti? 7? Fai tu) perché è più facile farlo tutti i giorni (chiunque può trovare 7 minuti: corrisponde alla pausa sigaretta), ma quello che tendo a sviluppare in me e in chi mi offre la sua attenzione (Pino in carcere e tu che mi stai ascoltando adesso) è la capacità di riportare l’attenzione ai vari “attimi fuggenti” durante l’intera giornata.

Allora qual è uno degli attimi sfuggenti più potenti in assoluto?

Rullo di tamburi…

Uno dei più potenti… è…
…mentre ti lavi…

Ma che c’entra con i carcerati e la pasqua?

Beh, per quanto chiusi a chiave dietro a vari cancelli a sbarre, quel giorno si respirava il clima pasquale e così abbiamo parlato di come la pasqua rappresenta la trasformazione ed il passaggio al nuovo.

Per gli ebrei è l’attraversata del deserto dalla condizione di schiavitù in Egitto alla Terra Promessa, per i Cristiani è il passaggio dalla morte alla resurrezione di Cristo, ma per.. tutti è l’uovo di pasqua.

L’uovo rappresenta il nuovo che sta per nascere.

Anche la doccia rappresenta un passaggio da una condizione di sporco, da lasciare andare, a una dimensione più pulita, più “alta” (una risurrezione, una terra promessa o una nuova vita).

Tra i meditatori si parla spesso di “impermanenza”. Secondo questo concetto non c’è una realtà sempre uguale a se stessa, ma è in continua evoluzione (ed interdipendenza) ad esempio: Il ladro….

Sto parlando di me.. Da piccolo ed incosciente mi è capitato di fare un paio di furtarelli, ho rubato una o due sciocchezze di cui mi sono pentito.. (Ora sono maniacale, persino troppo: l’altro giorno sono tornato al supermercato a pagare delle caramelle che avevo messo in tasca e dimenticato di pagare mentre ero alla cassa: ci sono tornato apposta!!)

Sono io un ladro? La risposta è ovvia: no, non sono un ladro. Non lo sono “qui ed ora”.

Ma lo ero “li ed allora”. Mentre rubo, sono un ladro. Ma non sono sempre un ladro. E vale per tutti per qualsiasi azione.

Certo “qui ed ora” posso pagare per le conseguenze delle mie azioni passate sia a livello sociale che individuale: ma mentre pago per le mie conseguenze, non sono più “un ladro”, l’azione del “rubare” era precedente.

Non so per quali cause i miei “compagni di meditazione in carcere” sono lì, ma se ci sono, ci saranno molto probabilmente dei motivi.

Questa è la legge di causa ed effetto.

Io ad esempio ho ancora dei sensi di colpa per quel gioco rubato al mio amichetto all’età di otto anni o per il furtarello fatto da ragazzetto.

C’è l’ho ancora adesso (è un effetto legato a quella causa), mi sento ancora un po’ in colpa.

Ma ho un vantaggio rispetto ai carcerati: so che la società ha fiducia in me. So di essere una persona profondamente sincera ed onesta e so che questo arriva. Questo condiziona le mie azioni nel fare il bene.

Cosa succederebbe se io invece mi sentissi ancora “ladro” e se i sensi di colpa mi lacerassero? Credo che finirei per comportarmi “da ladro”.

Certo come tutti ho dei forti condizionamenti: ci sono dei comportamenti in me che sento di potere migliorare anche se tendo a rifarli (è sempre la legge di causa-effetto che riproduce spesso le stesse “cause e condizioni”), ma c’è uno strumento molto molto potente che possiamo usare nel nostro quotidiano per ripartire da zero.

Per rinascere a nuova vita. Una vita sempre più “alta” giorno dopo giorno.

Anche se cause e condizioni mi portano a ricommettere sempre gli stessi errori posso farlo in modo sempre meno dannoso fino a lasciarle andare definitivamente…

Ma non si tratta di arrivare veramente a “lasciarle andare definitivamente” non è quello importante, è il percorso di miglioramento che lo è.

Non c’è un punto di arrivo, ma una pratica che ci spinge a migliorarci, giorno dopo giorno.

La pratica che ho condiviso con i carcerati è proprio la tecnica di meditazione “cogli l’attimo” mentre ti lavi, durante la doccia…
Praticala anche tu.

Non c’è bisogno di essere a pasqua, se t’inspira, puoi farla almeno per una settimana da domani.

Come meditare con la tecnica delle meditazione della doccia?

Semplice: mentre stai sotto, la doccia (o nella vasca da bagno) senti l’acqua che ti ripulisce.
Senti il contatto con l’acqua.
Chiediti: è calda? Fredda? Come ti fa stare?

Immagina che con l’acqua sporca lasci andare tutte le cose di te che non ti piacciono. Falla per tutta la durata della doccia. Sentiti sempre più pulito.

Alla fine della doccia sentiti come un foglio bianco su cui tutto può essere riscritto.

Adesso che sai come meditare con la tecnica di meditazione della doccia: falla! è potente!!

 Image: freedigitalphotos.net / “Jail” by Arvind Balaraman

 

se vuoi tornare a delle semplici istruzioni per fare la meditazione clicca su: come meditare

 

19 risposte

  1. Molto interessante è molto simile alla consapevolezza di cui parla tich nath han nel lavare i piatti o l’esercizio dell’uvetta della Mindfulness!

  2. Cito un brano tratto dal “manuale del guerriero della luce” di Cohelo:

    Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.
    Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
    Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
    Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.
    Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere guerriero della luce.
    Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
    Ogni guerriero della luce ha detto “sì” quando avrebbe dovuto dire “no”.
    Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
    Perciò è un guerriero della luce: perché ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore.

  3. Mi piace molto come condividi con noi…argomenti forse insoliti ancora per la maggior parte della gente ma che in questo modo diventano argomento di conversazione comune tra persone desiderose di vivere l’esistenza dando spazio all’anima e ai suoi desideri. Tutto assume un colore diverso e la gioia pervade la giornata. Grazie. In questi giorni sto seguendo anche i 21 giorni di osho con suggerimenti pratici per utilizzare la meditazione nella vita di tutti i giorni e il tutto mi sta facendo molto bene. Che tu sia felice,che io sia felice e che tutti gli esseri possano essere felici!!!

    1. Ottimo mi fa piacere. Specie l’enfasi per l’uso della meditazione nella vita di tutti i giorni. Io mi sono focalizzato proprio su questo con il sistema della “meditazione per indaffarati”

      che tutti possano essere felici e liberi da sofferenza 😉

  4. Ciao, Claudio,
    le tue riflessioni sono molto interessanti e le condivido in pieno. Io, però, ho imparato che la meditazione consiste nel leggere e rileggere un brano di sacra Scrittura e confrontarlo con la mia vita: esso sta parlando di me, che cosa mi dice? cosa devo cambiare nella mia vita e nel mio rapporto con Dio e con il prossimo? dove sto andando? Che devo fare?, ecc. ecc.
    Mi puoi dire che differenza c’è sulla meditazione che proponi tu e la mia? Sono efficaci entrambe, credo, anche se c’è sempre tanto da imparare da tutto…
    Raccontami, spiegami qualcosa in più e grazie del prezioso servizio che offri a tutti noi.
    Tiziana

    1. Ciao Tiziana, a volte capita anche a me di “meditare” come fai tu, magari dopo una meditazione di “visione profonda” (che apre la mente e il cuore).

      Con la parola “meditazione” si intendono molte cose diverse tra cui anche “pensare, riflettere”: nel caso delle meditazione che uso io si cerca di non assecondare o indugiare troppo nei pensieri o nei concetti (che ci fanno fantasticare e non stare con le cose come sono).

      Al contrario si usa la meditazione come tecnica di consapevolezza. Pura consapevolezza. Ovvero osservare cosa succede in noi ed intorno a noi senza giudizio.

      Pura osservazione e sviluppo della consapevolezza.

      Sotto questo punto di vista la tecnica è laica, ma in effetti viene usata un po’ in tutte le religioni proprio perchè permette un maggiore contatto con noi stessi e con il mondo spirituale.

      ne parlo in questo articolo dei benefici delle meditazione laddove parlo dei benefici quotidiano-spirituali:
      https://comemeditare.it/meditazione/benefici-meditazione/i-benefici-della-meditazione-come-meditare-fa-bene/

  5. Si, la meditazione della doccia la faccio spesso, ancora prima di leggere questo articolo. In realtà anche quando ci si lava i denti è una buona occasione per pensare solo a ciò che stai facendo, per non parlare poi di quando si fa una passegguata.
    I pensieri, quando diventano ossessivi logorano veramente e sono improduttivi. Alla fine della sessione, o a volte durante, le soluzioni possono arrivare all’improvviso come dei flash.
    Grazie Claudio

  6. bellissimo articolo! E’ sempre un gran piacere leggerti e i tuoi consigli sono sempre molto preziosi…
    proverò la meditazione della doccia…il fatto di “ripulirsi” delle cose passate sicuramente mi aiuterà un sacco…via rancori, rimpianti, atteggiamenti errati…bellissimo rinascere come un foglio bianco 🙂
    grazie!
    Manu

  7. Ciao Claudio come sei bravo!
    Sono contentissimo e fiero di avere avuto l’opportunità di conoscerti!
    Se tutti quelli che hanno rubato nei miei supermarket fossero tornati indietro…aiuto mi sa che svenivo!
    Adesso vado in doccia a ripulirmi, come dici tu, poi ti darò un riscontro 🙂
    Sei fortissimo Claudio,ti seguo sempre!

  8. salve,grazie per questo post.vorrei sapere che benefici si riescono a cogliere.ho una domanda da fare.mi piace la meditazione e se devo dire la verita credo che sia la migliore arma per stare bene realmente con se stessi.io cerco una meditazione di 10 20 minuti al massimo come posso trovarla?una volta ho provato dentro una stanza a piedi incrociati.era notte.mi sono concentrato sul non pensare a niente e ho fatto veramente per molto.mi sono sentito bene davvero.il punto e che non ho abitudine.vorrei praticarla spesso natural durante.spero puoi aiutarmi.saluti michele sferra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *