come meditare senza addormentarsi: perchè succede e cosa fare

Un abbonato al Come Meditare Coaching domanda:

Perché ci si addormenta durante la meditazione?
E come posso evitare di addormentarmi durante la meditazione?

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Perché ci si addormenta durante la meditazione?

come meditare col sonnoIn effetti, uno dei primi aspetti che affrontiamo quando meditiamo è quello di necessariamente sfrondare tutti i pensieri, la sovrapposizione di pensieri, il chiacchiericcio mentale, le cosiddette pippe mentali, che – ripeto – non è una parolaccia, ma rende l’idea. Quindi, diciamo, è un gergo tecnico.

Sfrondato questo proliferare di idee, succede che ci rilassiamo. La mente si rilassa, il corpo si rilassa. Fermiamo anche il corpo per rilassare la mente e, rilassando la mente, rilassiamo ancora di più il corpo, in un circolo virtuoso: mente e corpo si rilassano sempre di più. Quello che può succedere effettivamente è il sorgere di uno stato di torpore.

Torpore: problema o opportunità?

Ora, questo può essere un problema e anche no. Nel senso che, innanzitutto, ci può stare, no? Ci sta. Se sono sempre stato molto stressato, un po’ di sonnolenza forse mi fa anche bene. Mi posso anche abbandonare al sonno, ci può anche stare.

Certo, se ogni volta che medito mi addormento, potrebbe rappresentare un problema ai fini della meditazione stessa, cioè io vorrei meditare per essere consapevole. Se mi addormento, perdo la consapevolezza.

Mi viene in mente che il mio maestro, che è stato monaco per 18 anni, aveva un monaco, anche lui, un suo compagno di monastero, che si addormentava sempre.

Puntualmente finiva con la faccia in avanti. Poi si è smonacato e pare che abbia continuato a meditare, e che da quando si è smonacato ha smesso di addormentarsi. Mi diverte questa storiella che mi ha raccontato il mio maestro tanti anni fa.

samatha_thangkaIl punto è questo: ci sta. Ricordo che esiste nell’iconografia buddhista un percorso, il percorso dell’elefante bianco, dove appare anche simbolicamente la sonnolenza. Quindi, diciamo, è stata codificata. Cioè, a un certo punto, è fisiologico: può fare capolino la sonnolenza, poi va via.

L’esperienza personale del torpore meditativo

E poi, non solo: personalmente – e chi ha fatto con me un percorso sui sogni lucidi può essersene accorto, può avere avuto questa stessa esperienza – può essere addirittura possibile rimanere consapevoli mentre ci si addormenta. So che sembra un ossimoro, cioè una contraddizione in termini, ma non lo è. Perché io posso essere presente in qualsiasi stato mi ritrovi.

Se, a forza di meditare – certo, ci vuole un po’ di allenamento, non è una cosa che fai dall’oggi al domani – le prime volte tendi ad assopirti e basta. Ma piano piano, se cominci a entrare sempre di più in Vipassana e a cogliere i fenomeni per quello che sono, puoi accogliere anche la sonnolenza per quella che è. Quindi non neghi la sonnolenza.

Poi vediamo cosa fare per non addormentarsi. Rispondo dopo alla seconda parte della domanda. Però, diciamo, non voglio mostrificare l’addormentarsi. Sto dicendo che si può rimanere addirittura in meditazione addormentandosi. Non è facilissimo, non capita tutte le volte, può finire che alla fine ci si addormenti sul serio. Però è una cosa possibile che invito, comunque, i più esperti a indagare, a sperimentare.

Le “bolle oniriche” e la fase ipnagogica

Una delle prime cose che ho notato – anche da meno esperto, quindi nei primi anni – è che, per esempio, meditando la sera (io preferisco meditare la sera, mi piace di più rispetto alla mattina), è meno efficace. Cioè, è meno efficace per – dovremmo capire cosa vuol dire essere efficace. Diciamo che mi piace di più perché ho l’impressione, la sera, di essere più centrato, di avere meno pensieri, mentre la mattina sono rintronato, ho mille pensieri.

In realtà, poi, alla fine, finisco per meditare la mattina perché ne ho più giovamento, e tutti questi pensieri, alla fine, non mi danno neanche troppo fastidio, se riesco a trovare ogni tanto un po’ di centratura che mi permetta poi anche di osservarli, questi pensieri. E poi sto meglio durante la giornata. Sono più sereno, sono più tranquillo. La sera mi piace di più, perché lì per lì sono meno frustrato, ho l’impressione di essere più centrato. Ma è anche vero che sono più stanco.

Ci sono state delle sere in cui mi sono accorto – e anche questa è una cosa che richiede un minimo di esperienza, però non tantissima – che rimanere presenti mentre ti stai addormentando può essere interessante. Se cominci a osservare la qualità dei pensieri quando sei stanco, ti accorgi che è un po’ diversa dal chiacchiericcio mentale. Io le chiamo “bolle oniriche”: sono proprio delle suggestioni che emergono.

Invece di un proliferare di pensieri – tipo “adesso vado lì, faccio questo, poi faccio quest’altro” – qui emergono aspetti dall’inconscio, anche cose strane. È la cosiddetta fase ipnagogica, cioè la fase di addormentamento, che produce le cosiddette allucinazioni ipnagogiche.

Io le chiamo bolle oniriche perché hanno un po’ il sapore dei sogni. Emergono delle scene, delle impressioni, delle suggestioni che hanno un po’ questa qualità del sonno. Però di questo ti puoi accorgere un po’ più facilmente che nell’addormentarsi facendo meditazione. È la fase dell’addormentamento. Quindi, di fatto, ti puoi accorgere di queste bolle. È più facile rispetto ad attraversare l’intera fase in presenza mentale.

Come evitare di addormentarsi durante la meditazione?

Abbiamo detto quindi che non è un problema. Addirittura potremmo cavalcare la “tigre” dell’assopimento. Però mi rendo conto che molti di noi, invece, vorrebbero una soluzione. Si vorrebbe capire: ok, ma io sono alle prime armi e voglio essere presente, non voglio addormentarmi. Come posso attraversare il problema del sonno? Cosa posso fare?

Una cosa, tra le righe, l’ho detta: scegli un orario in cui sei meno stanco. Medita lontano dai pasti, perché se mediti subito dopo i pasti è più facile che ci sia questa tendenza ad assopirsi.

Non è sbagliato meditare dopo i pasti, va benissimo, ma nota la differenza. Se mi chiedi quali sono delle soluzioni, ecco: scegli un momento che non sia dopo i pasti, o che non sia quando sei troppo stanco. E, se tendi a sopirti spesso, cambia momento.

Durante la meditazione, cosa puoi fare quando ti accorgi che c’è sonnolenza? Una cosa che può aiutare molto è aggiustare la posizione del corpo. Se ci assopiamo, è probabile che siamo in una posizione sdraiata o in una posizione comoda, con la schiena appoggiata allo schienale.

La posizione, per essere centrati, può fare la differenza. Se siamo sdraiati, potremmo continuare a meditare in questa posizione, ma non ci aiuta a rimanere presenti.

sonnolenza-in-meditazioneSe si vuole continuare da sdraiati, consiglio di girare i palmi delle mani verso l’alto. È una posizione leggermente meno comoda, e da un punto di vista energetico, invece di scaricare energia, si tende ad assorbirla, ricaricandosi un po’ di più.

Inoltre, è un po’ meno facile addormentarsi. Idealmente, però, mettiti dritto. Siediti in posizione retta, senza appoggiarti, trovando la giusta centratura. Aiuta moltissimo.

La giusta centratura aiuta tantissimo perché, se immagini una corda legata alla sommità del capo che ti tira verso l’alto, la schiena rimane eretta ma non rigida. La colonna vertebrale, che è una colonna portante, tiene tutto il peso del corpo. Questo ti permette di abbandonare il peso delle spalle, rilassarti completamente, ma senza perdere presenza.

È una posizione fiera, non una posizione accasciata, abbandonata o “sbrodolata”. Questa fierezza e questa presenza, sostenuta dalla colonna vertebrale, ti permettono di rilassarti senza abbandonarti del tutto. Ogni tanto, se ti accorgi che ti stai assopendo, verifica la posizione della colonna vertebrale e aggiustala. Potresti accorgerti di essere partito bene, ma che poi, senza rendertene conto, sei calato. Rimetterti in posizione aiuta.

Un’altra cosa che consiglio spesso è oscillare il corpo avanti e indietro, o anche lateralmente, per ritrovare la centratura. Questo aiuta tantissimo a non assopirsi.

Occhi e luce: piccoli accorgimenti utili

Per quanto riguarda gli occhi, invece di tenerli chiusi, potresti tenerli socchiusi. Questo fa entrare un po’ di luce, stimolandoti quel tanto che basta per non addormentarti. Se tenerli socchiusi ti distrae troppo, puoi anche aprirli per un momento, riattivarti, e poi richiuderli dolcemente. Aprirli ogni tanto e richiuderli può aiutarti a rimanere presente.

Quando apri gli occhi, però, fai attenzione a non guardarti in giro o distrarti. Lo scopo è semplicemente far entrare luce, non osservare l’ambiente circostante. Sta a te trovare il giusto equilibrio tra stimolazione e rilassamento.

Riassumendo: i trucchi per non addormentarsi

Ecco alcuni trucchi pratici:

  1. Scegli un momento della giornata in cui sei meno stanco.
  2. Evita di meditare subito dopo i pasti.
  3. Mantieni una posizione retta, senza appoggiarti.
  4. Se sei sdraiato, prova a girare i palmi delle mani verso l’alto.
  5. Tieni gli occhi socchiusi o aprili ogni tanto per fare entrare luce.

Questi accorgimenti possono essere di grande aiuto per rimanere presenti durante la meditazione e superare il problema della sonnolenza.

 

Guarda il Video – Perchè ci si addormenta durante la meditazione e Come posso evitare di addormentarmi

 

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