Un abbonato al Come Meditare Coaching domanda:
Cosa si dice durante la meditazione?


E questa è una domanda che trovo già abbastanza, un pochino buffa.
Perché?
Perché idealmente, in meditazione si cerca il silenzio.. Ma in effetti in certi casi si dice qualcosa come il famoso “OM”.. Ma andiamo per gradi..

questo video è stato estrapolato da una sessione del Come Meditare Coaching qui trovi maggiori informazioni su questo servizio di sostegno nel tempo: http://www.comemeditarecoaching.it

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Il Silenzio in Meditazione

cosa si dice in meditazioneIl silenzio è spesso prezioso in meditazione, però è vero che certe volte, per trovarlo questo silenzio, perché non è che lo si cerca e basta, in qualche modo ogni tanto si possono vivere momenti di assorbimento mentale, diciamo momenti di silenzio.
Ma silenzio da cosa?
Eh, dai rumori che ci sono intorno?
No.
Silenzio: un silenzio interiore, un silenzio da quel chiacchiericcio mentale che normalmente tanto ci disturba, tanto ci distrae, e ci fa inseguire un pensiero, appresso all’altro, come fa una scimmia impazzita che salta da un ramo all’altro in modo incontrollato.

Tecniche di Meditazione: Silenzio o Mantra?

E qualche volta, dipende dalle tecniche ovviamente.
Le tecniche che prediligo sono in silenzio, non sono fatte con musica, non si recitano mantra, quelle che preferisco io.
Ma ne conosco molte che appunto usano i mantra.

Che cosa sono i mantra?
Sono dei suoni, sono delle frasi che possono essere in varie lingue, tra cui anche l’italiano.

Famoso un mantra, per esempio molto spezzato, che viene dalla tradizione hawaiana che è ho’oponopono, che si può benissimo fare in italiano. Qui trovi i dettagli:
Come Fare Ho’Oponopono

Il Potere dei Mantra e delle Lingue Antiche

Comunque, al di là di ho’oponopono, ci sono dei mantra che spesso possono essere in italiano.
Ma lo stesso Rosario, se uno ci pensa, è un mantra.
Però è vero che non a caso un tempo si usava molto il latino.
Cioè, ci sono delle lingue un pochino più nobili, che per quanto riguarda le vibrazioni, e visto che il mantra è una vibrazione, è legata al suono, innalzano un pochino il livello vibrazionale.

E quindi diciamo che il latino teoricamente ha una vibrazione più alta dell’italiano.
Ma questo non leva nulla alla potenza di una preghiera, di un mantra, del significato che questo mantra veicola.

Ci sono quindi due scuole di pensiero:
una scuola di pensiero purista che dice che i mantra si fanno nella loro lingua originale, che spesso è il sanscrito,
e altri che dicono che comunque è utile tradurli.

Comprendere il Significato dei Mantra

Io sono per una via di mezzo.
Nel senso che non appartengo a quella scuola, come quella molto cara alla tradizione trascendentale, per cui nella meditazione trascendentale non c’è neanche bisogno che tu conosca il significato del mantra.

Io invece invito a conoscere il significato, perché al di là della vibrazione, che puoi usare effettivamente una vibrazione importante come quella del sanscrito, allo stesso tempo nessuno ci impedisce di conoscere, se non il significato letterale del mantra, almeno a che cosa serve, a cosa stimola, a cosa evoca.

Ecco, queste sono cose che secondo me possono fare la differenza.
Per questo non disdegno neanche chi traduce il mantra, perché evocare quella vibrazione, evocare anche quello che il mantra vuole evocare appunto, è di aiuto, perché orienti la tua mente e il tuo cuore in quella direzione.

Cosa Si Dice in Meditazione?

Ma tornando un attimo alla domanda:
quindi se qualcuno mi chiede che cosa si dice in meditazione, diciamo che probabilmente ha un ideale in mente.
No?
Un ideale.

Spesso noi vediamo nei cartoni animati, nei film, qualcuno che sta lì in meditazione e fa OM OM OM.
OM.

La parola OM è infatti una di quelle cose che possiamo dire durante una meditazione.

Il Significato di OM

Che cos’è OM?
OM è una parola in sanscrito appunto, e rappresenta in qualche modo la parte più nobile di noi stessi, la parte più divina di noi stessi.
Diciamo quella vibrazione così alta, così divina, così potentemente unica e univoca, che è quello a cui ambiamo.
Chi di noi non vuole tornare nelle braccia di Dio?
Di sentirsi nelle braccia di Dio?

Ecco, OM è sia il veicolo che ti conduce verso le braccia di Dio, insomma verso la parte più nobile di noi stessi, sia il punto di arrivo.
Quindi il punto di arrivo e il modo per raggiungerlo in questo caso coincidono in un mantra.

Cioè il mantra rappresenta il cammino e rappresenta anche in qualche modo il focus, l’aspetto a cui ambire, soprattutto la parola OM.

Mantra e Cammino Spirituale

Quindi già cosa puoi dire durante la meditazione?
Seguendo un po’ questo luogo comune che si dice OM, effettivamente lo si può fare.

Cioè OM è una potente parola che si può usare in meditazione.
C’è anche da dire che molti mantra, c’è uno per esempio a me molto caro che è il mantra della Tara Verde, che è un mantra di stampo buddista.

Molti mantra sono induisti, vedici, insomma sono… talvolta si fondono anche con una tradizione buddista.

E molti mantra cominciano proprio con la parola OM.
Cominciano con la parola OM, come appunto il mantra di Tara Verde che è:

OM tare tuttare tu soha

Dove, ehm, anche lì ci sono due paroline all’inizio e alla fine che in taluni mantra ricorrono:
la parola OM all’inizio, che è appunto l’aspetto più nobile a cui puntare.
Spesso le altre parole, ora non entro nel dettaglio, rappresentano il cammino per raggiungere quell’aspetto più nobile, più divino, più univoco di unione con l’universo, diciamo così.

E viene sigillato alla fine con questo suono che può essere Soha o Sooha.
Infatti si scrive anche in modo diverso questo suono, che è molto simile all’Amen, al “così sia”, ma piuttosto che così sia in futuro, è un richiamo al presente, quasi a dire: “è così”.
È quindi un sigillo, un modo per chiudere questo percorso e enfatizzare questa concretezza di questo cammino, questa possibilità.

Trovare il Proprio Mantra

Perché dico questo?
Perché, come vedi, cosa si può dire in meditazione?
Si possono dire tante cose.
Già solo la parola OM, soprattutto se ne hai capito un po’ il significato e il percorso, può essere un ottimo modo.

Ognuno può scegliere un mantra: nella tradizione della meditazione trascendentale ti viene affidato un mantra che è tuo, vita segreto.
Nelle varie tradizioni, insomma, ognuno poi può usare un mantra ad hoc in qualche modo.

Ma ognuno, in qualche modo, ha un suo mantra preferito.

La Preghiera di Gesù e il Suo Potere Spirituale

Io non disdegno nemmeno quelli della tradizione cristiana. Ce n’è uno particolare che faccio volentieri, ed è quello della preghiera di Gesù, presente in chi ha letto quel bellissimo libro che suggerisco, Il pellegrinaggio di un pellegrino russo, o Pensieri di un pellegrino russo, qualcosa del genere.

In questo libro, il protagonista ripete in continuazione: “Signore Gesù, figlio di Dio, abbi pietà di me, peccatore”. È una frase che ripeto spesso volentieri anche qui, in qualche modo, come vedi. C’è un aspetto nobile a cui rivolgersi, e si chiede, in qualche modo, l’aspetto più terreno di Dio, passando per Gesù che, però, è il figlio di Dio.

Umiltà e il Superamento dell’Ego

“Abbi pietà” è un modo per essere umili, per abbassare un po’ questo ego che è spesso la fonte del chiacchiericcio mentale, e ritrovare in qualche modo una pace. L’aspetto del peccatore non va visto come colui che commette peccati mortali, ma come colui che sta in una dimensione terrena e duale, in cui c’è tanta sofferenza. Per sbarcare il lunario, per vivere nel mondo, ogni tanto ci ritroviamo a sgomitare e, a volte, a fare del male agli altri.

Questo fa parte della nostra natura. Non dobbiamo leggere questo mantra, questa preghiera, come un’enfasi sul peccatore, ma piuttosto come un riconoscere che siamo in una dimensione dove non è facile ricordarsi che possiamo affrancarci da quel chiacchiericcio mentale e raggiungere uno stato di assorbimento mentale, in cui siamo in grazia di Dio, uniti all’universo.

Il Silenzio come Via per la Connessione con Dio

Ritornando all’aspetto più prettamente tecnico, questo è controintuitivo. Ma questo stato, che è silenzioso e di unicità, si può ottenere attraverso il respiro, che è il metodo che preferisco.

Si può ottenere anche con un mantra, ad esempio il mantra “Om”. Perché è controintuitivo? Perché uso un suono per raggiungere il silenzio, ma funziona. Tant’è che la meditazione trascendentale si chiama così, perché questo mantra aiuta a trascendere il chiacchiericcio mentale, ad andare oltre.

La Tradizione della Meditazione con il Mantra

Come si fa? La buona tradizione dice che la prima volta si recita in silenzio, in uno spazio protetto, dove nessuno ti prende per pazzo. Si fa ad alta voce, almeno un pochino, in modo da sentire nel corpo anche la vibrazione di questo mantra. Poi cominci a ripeterlo in silenzio nella tua mente.

La Pratica del Mantra: Concentrarsi sull’Energia

Il mantra, solitamente, non viene recitato ad alta voce, se non la prima volta per farne un minimo di esperienza. Viene recitato dentro la nostra mente e, ogni volta che la mente si distrae, dolcemente, senza darci addosso, riportiamo la nostra attenzione sull’energia del mantra, sulla vibrazione che esso evoca.

Per esempio, la parola “Om” è l’aspetto più nobile di noi stessi. In qualche modo, ritroviamo nella nostra mente e nel nostro cuore questa energia del mantra. La richiamiamo, ci distraiamo, riportiamo l’attenzione, e la riprendiamo dolcemente.

Questo processo può durare, ad esempio, 10 o 20 minuti, a seconda di quanto tempo hai deciso di dedicare alla meditazione. Ecco, quindi, cosa si dice durante la meditazione.

Guarda il Video – cosa si dice durante la meditazione

 

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