Meditazione e Musica: Qual è la Connessione Profonda?

Francesca, mi hai chiesto se esiste una connessione tra meditazione e musica. La risposta migliore che posso darti è: “non lo so”. Ma perché “non lo so”? Perché il concetto stesso di connessione tra musica e meditazione può variare molto, a seconda della prospettiva da cui lo osservi. Parliamo di musica ascoltata, suonata, o utilizzata come sottofondo per la meditazione? Ogni angolatura cambia il tipo di risposta possibile.

Ma una cosa è certa: questa domanda ci apre a diverse interessanti riflessioni..

Guarda il video – connessione tra meditazione e musica

il Silenzio

Amo le meditazioni “pure”, in cui si cerca di stare con le emozioni e le sensazioni così come sono, senza aggiungere stimoli. Questo tipo di pratica invita a chiudersi per un momento, centrarsi e osservare senza intervenire. Nella meditazione classica, l’obiettivo è osservare semplicemente gli stati d’animo e i pensieri che emergono.

Quando aggiungiamo la musica, invece, introduciamo uno stimolo esterno che può modificare le sensazioni e aprire emozioni specifiche. Così, la meditazione potrebbe diventare finalizzata a esplorare certe emozioni o stati d’animo. In rare occasioni ho utilizzato la musica nelle mie pratiche, ma sempre per uno scopo preciso, ad esempio per favorire una consapevolezza particolare. È come se la musica diventasse un mezzo per mediare la consapevolezza.

Musica e meditazione come strumento terapeutico

Meditazione e MusicaUn esempio concreto di questa connessione l’ho vissuto tramite il mio maestro, che da giovane desiderava diventare musicista e poi è diventato monaco. Ha avuto l’opportunità di collaborare con un musicoterapeuta e insieme hanno creato una serie di meditazioni con accompagnamento musicale. Le loro sessioni si svolgono in uno studio, con parole e suoni che fluiscono insieme, creando un’esperienza meditativa e terapeutica.

In questo caso, la musica viene usata per raggiungere un obiettivo terapeutico, per aiutare chi medita a entrare in contatto con certi aspetti interiori. Anche qui, c’è una finalità precisa dietro l’uso della musica, che guida e sostiene il processo di introspezione.

La connessione attraverso il “flusso”

Mi viene anche da pensare a ciò che accade a molti musicisti o ascoltatori quando entrano in uno stato simile alla meditazione, detto “flusso”. Il flusso è uno stato di presenza totale, in cui si è completamente assorbiti nell’esperienza, senza distrazioni o pensieri. Molti musicisti raccontano di vivere questo stato mentre suonano, uno stato che somiglia alla meditazione per la sua natura priva di interruzioni.

In meditazione, cerchiamo di raggiungere uno stato simile, dove ci si trova pienamente nel presente. È forse in questa esperienza condivisa che possiamo individuare una connessione tra meditazione e musica.

Una risposta aperta

Quindi, esiste una connessione tra meditazione e musica? Ancora non posso darti una risposta definitiva, ma spero di averti offerto qualche spunto su cui riflettere. Ciao Francesca, spero di aver soddisfatto almeno un po’ la tua curiosità. A presto!

 

2 risposte

  1. CARO CLAUDIO, MI HANNO INSEGNATO CHE “LA MUSICA E’ UNO DEI PIU’ ALTI ED EFFICACI MEZZI CHE DIO HA DATO ALL’UOMO PER PURIFICARSI ED ELEVARSI…”,
    DURANTE IN CAMMINO, COME DICE IL PAPA FRANCESCO, “TUTTO CONCORRE AL TRIONFO DEL BENE,,,” … TUTTO…-
    MEDITATE GENTE…..
    MEDITIAMO…
    MEDIRATE E’ PREGARE….
    CIAO E GRAZIE
    GIL

    1. grazie Gil del tuo contributo. Sento che la tua risposta innalza il livello della discussione ad un campo più alto e spirituale.

      Quello del suono e dello Spirito è un tema a me molto caro.

      La stessa scienza della materia (la fisica quantistica) afferma che la materia è simile ad un campo vibrazionale, ad una frequenza.

      “Om” in oriente è un suono che rappresenta in se una essenza divina.

      Nella Gensesi, all’inizio della Bibbia si dice:
      “In principio era il Verbo”

      Sono “assetato” di questi temi, allo stesso tempo, il mio sforzo è quello di limitarmi alla tecnica di meditazione, quanto al “fare esperienza” al “percepire” ognuno fa le proprie esperienze.

      Bello è sentire le esperienze di che queste pratiche le fa.

      Quindi sono molto felice di contributi che innalzano il livello delle esperienze a quello spirituale, e lo trovo molto più arricchente se proviene da più voci (e non dalla mia o solo dalla mia)

      Grazie Gigliola 🙂

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