La prospettiva della reincarnazione
La reincarnazione è un concetto presente in molte tradizioni spirituali, tra cui il buddhismo, che offre una risposta a questa domanda. Secondo questa visione, la Cosciernza, che cambia in continuazione, rinasce a nuova vita, magari anche terrena. Quindi la domanda è legittima come posso rivedere una persona cara se essa si è già reincarnata in un nuovo corpo?
Qui entrano in gioco gli studi sugli stati tra le vite, studi che ha dato nuove speranze a chi desidera rivedere i propri cari defunti.
Gli studi sugli stati tra le vite
Tra gli studiosi che hanno approfondito questa tematica, spicca il lavoro di Michael Newton, un ipnotista famoso per le sue ricerche sull’aldilà. Newton si è specializzato nell’ipnosi regressiva, guidando le persone attraverso le vite passate e, soprattutto, nello stato tra una vita e l’altra. Questo stato, secondo i suoi studi, è una sorta di dimensione in cui le anime possono riposarsi e riflettere prima di reincarnarsi.
Le sue ricerche hanno mostrato che, durante questo intervallo, l’anima non perde la sua identità e può persino mantenere una connessione con le persone care ancora in vita. Questo significa che, anche se un’anima si è reincarnata, una parte della sua essenza rimane accessibile.
Ciò spiega come è possibile poter rivedere i propri cari defunti. Ma come funziona questa coscienza?
Il ruolo della coscienza dopo la morte
Secondo Newton e altri ipnotisti che hanno esplorato questi fenomeni, l’anima, o meglio la coscienza, non si dissolve completamente con la reincarnazione. Una parte di essa rimane sempre nel cosiddetto “aldilà”, permettendo alla persona defunta di mantenere una connessione con i propri cari, anche se si reincarna in una nuova vita. Per spiegare meglio questo concetto, può essere utile un esempio concreto.
Immagina di guardare un film avvincente, tanto da essere completamente immerso nella storia. Magari è un film d’azione, come un 007, e per qualche istante ti dimentichi di essere te stesso. Vivi le emozioni e l’esperienza del protagonista, quasi come se fossi lui.
Tuttavia, se qualcuno ti chiama o ti disturba, una parte della tua attenzione torna alla tua normale identità, pur continuando a seguire il film.
Questo è simile a ciò che accade con la coscienza dopo la morte. Anche se l’anima si reincarna, una parte di essa rimane “connessa” all’esperienza precedente e può rispondere se chiamata, proprio come faresti mentre guardi il film. Questa consapevolezza della propria identità continua a esistere, e ciò potrebbe spiegare come sia possibile rivedere i propri cari defunti anche dopo che si sono reincarnati.
Come avviene il contatto con i propri cari defunti?
Un altro aspetto interessante riguarda il concetto di famiglia animica. Secondo gli studi di regressione, ogni anima fa parte di un gruppo più ampio, una sorta di famiglia spirituale con cui ha legami profondi, indipendentemente dalle vite e dalle reincarnazioni che affronta.
Questo gruppo può accompagnarci da una vita all’altra, aiutandoci nei momenti di transizione. Quando una persona muore e attraversa il passaggio verso l’aldilà, è spesso accolta da membri della sua famiglia animica, tra cui i cari defunti.
Anche se un’anima si reincarna, una parte di essa rimane nel “mondo spirituale”. Quindi, è possibile che la coscienza di una persona cara si presenti per darti conforto e guidarti nell’aldilà, anche se si è reincarnata in una nuova vita.
In questo modo, il legame tra te e i tuoi cari defunti non si rompe mai del tutto. L’appuntamento per un saluto e un momento di riconciliazione nell’aldilà non viene perso.
Questo concetto offre una visione confortante: rivedere i propri cari defunti è possibile, perché il legame con le persone importanti della nostra vita continua a esistere su più livelli.
Anche se non possiamo incontrarli fisicamente, l’anima o la coscienza di questi individui continua a vivere, e ciò permette un contatto.
La reincarnazione non preclude la possibilità di rivederli, ma anzi, ci offre una prospettiva più ampia di come le relazioni si sviluppano oltre la vita terrena.
Conclusione: La speranza di rivedere i propri cari
Quando riflettiamo sulla possibilità di rivedere i propri cari defunti, possiamo trovare conforto nella consapevolezza che l’esperienza terrena non rappresenta la fine del legame con loro. Che sia attraverso la reincarnazione o negli stati tra una vita e l’altra, l’anima continua a connettersi con le persone a cui tiene.
Questo ci dà speranza e ci aiuta ad affrontare il dolore della perdita sapendo che, in un modo o nell’altro, il contatto è ancora possibile.
8 risposte
Ciao Claudio questo video non mi è stato molto chiaro nel capire come posso fare io a incontrare mio padre nell’aldilà morto tanti anni prima di me se lui si è nel frattempo reincarnato in qualcos’altro….penso pure che io adesso sono Giusy e sono nell’aldiqua chissà quante volte mi sarò reincarnata ma non mi ricordo nulla delle vite precedenti e delle persone conosciute solo una cosa posso percepire che quando si fa riferimento al periodo medioevale o rinascimentale castelli principi e principesse qualcosa risuona dentro me e poi che le cose di cui parliamo adesso da pochi anni io ne ero certa e sicura di questa vita nell’altra dimensione sia da quando ero bambina…..pensi che significhi qualcosa quello che ti ho scritto ?…..una buona giornata
mi rendo conto che non è facile da capire che la coscienza non sia imbrigliata in un corpo e può essere in più posti, come il pensiero è “multitasking”
Vorrei sperimentare la ipnosi regressiva potreste aiutarmi?
certo, è una bellissima esperienza da fare, senz’altro ti suggerisco di farle con qualcuno dal vivo e non online. Io le faccio in provincia di Roma: https://comemeditare.it/ipnosivitepassate/, non so dove vivi ma qui trovi un elenco di allievi di uno dei miei insegnati: https://www.alexraco.eu/allievi.html in linea di massima ritengo il suo un buon metodo, quindi dovresti capitare bene.
Anche se non è la stessa cosa puoi comunque cogliere già qualche cosina da sola facendo delle meditazioni guidate come questa: https://comemeditare.it/meditazione/tecniche-di-meditazione/risorse/meditazione-guidata-brian-weiss/ Ma se puoi farla con un ipnotista dal vivo è moolto meglio: tutt’altra esperienza!
Ciao Claudio e buon 2025 molto interessante come sempre, anch’io ho provato a vedere cosa succede nel intermezzo tra una incarnazione e l’altra ma non son riuscita a “capirci” molto ri farò l’esperienza e cercherò si darti delle informazioni
ciao Maria Victoria in che modo “hai provato” sei andata da un ipnotista?
Salve.
Esistono corsi tecniche per apprendere bene come uscire veramente dal corpo fisico in sicurezza?
Mauro
Salve Mauro, intendi al momento del trapasso o anche in vita? Esistono entrambe, ma..
Comunque sia in vita tendenzialmente se non lo fai naturalmente sconsiglio altamente di sperimentarle.
La tecnica che più è utile non è specifica ma fondmentale: esercitare la presenza mentale. In assenza di un corpo fisico dovremmo essere allenati a navigare nei meandri della mente: la meditazione in questo è di enorme aiuto